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Recensioni Serie Tv

Grey’s Anatomy: recensione dell’episodio 13.16 – Who Is He (And What Is He To You?)

Sedicesimo appuntamento per la tredicesima stagione di Grey’s Anatomy.
La puntata, tanto attesa quanto pubblicizzata, vede protagonisti Jackson ed April. Come lo scorso anno, anche il 2017 dedica un episodio della serie a questa amatissima coppia, i Japril, dando loro spazio in una sorta di mini-film.
Il popolo del web ha già ribattezzato questi cortometraggi dando loro dei nomi a tema. La pagina ufficiale di Grey’s ha intitolato quello di questa settimana Japril: The Sequel.

Bando alle ciance, iniziamo.

Questa settimana Grey’s Anatomy ci porta fuori porta, in un contesto totalmente diverso da Seattle. La speciale puntata a tema si focalizza su Jackson. E con lui un’imprevista April.
I due, quindi, sono fuori Seattle. Più precisamente a Bozeman, nel Montana, in uno dei tanti Avery Medical Center. Inizialmente prevista con lui Meredith Grey, Jackson è qui per svolgere un delicato intervento alla laringe di una paziente minorenne. In assenza della Grey, April viene scelta da Catherine per accompagnarlo, ma niente è lasciato al caso.

Jackson, infatti, ha un segreto. È nel Montana anche per conoscere suo padre, Robert Avery. Una figura mai nominata e totalmente assente nella sua vita.
Subito cominciano i problemi. Il trapianto di gola previsto per Caroline (la paziente col tumore alla laringe) non è praticabile a causa delle cattive condizioni dell’organo del donatore. L’unica soluzione sembra essere una laringectomia, operazione che prevede il taglio delle corde vocali e la perdita della capacità di parlare. Le mamme di Caroline sono contrarie e minacciano di far ricoverare la figlia in un altro ospedale.

Contemporaneamente, Jackson affronta il suo personale complesso di Edipo.

Grey's Anatomy_jackson

L’incontro col padre, ex chirurgo che ha cambiato completamente vita, lo turba molto. Dopo non averlo minimamente riconosciuto alla locanda che gestisce, Robert Avery accetta di parlare con suo figlio. Gli racconta di non essere mai stato in grado di portare avanti il nome degli Avery, al contrario della sua ex moglie Catherine. Così, Robert ha voltato pagina. Dalla chirurgia alla gestione di un locale nel Montana.

Sconvolto, Jackson reagisce malissimo. Come un bambino, è ferito che il suo papà non si ricordi di lui, non abbia mai sentito la sua mancanza. Si lascia andare a birre e whisky, si arrende con la sua paziente. Non è più Jackson.

Ma la sua forza è April.

Se dovessimo tracciare una parabola, quella dei Japril sarebbe discendente. Una delle coppie più amate, distrutta da Shonda. Più volte rimessa insieme con episodi improbabili, fino all’attuale convivenza da separati in casa. Con figlia a carico. Una storia in pieno stile Grey’s Anatomy. È quello che amo di questa coppia. Ostacolata ma sempre originale. Forti, singolarmente e insieme. Ho un debole per entrambi, lo ammetto.

In questo Japril: The Sequel i due si riscoprono complici. April è il pilastro di Jackson. Conosce i suoi lati migliori meglio di chiunque altro e lo sprona a parlare con suo padre, in modo da poter dare il meglio di sé a lavoro.

C’è tutto un significato nel caso della bambina senza voce. La sua laringe muta rappresenta Jackson. Le sue parole bloccate in gola sono quelle che Jackson non ha mai rivolto al padre.

Avere il cuore in gola in questo caso diventa letterale, o quasi. Con una trovata dell’ultimo secondo, Jackson ed April usano lo stomaco di Caroline per costruirle delle nuove corde vocali. Le ridanno così la voce senza optare per la laringectomia. Va bene tutto, ma questa volta ho trovato la soluzione medica davvero un po’ troppo poco plausibile e affrettata. I veri medici inorridiscono. Grey’s Anatomy e la sua  libera interpretazione della medicina colpiscono ancora.

Ovviamente poteva mancare lo sperato lieto fine. Dopo il successo dell’intervento, Jackson ed April si lasciano andare ad una notte di passione in hotel, come i vecchi tempi. Che sia l’ennesimo nuovo inizio? O finalmente la volta buona?

Grey's Anatomy

Degno di nota anche il personaggio di Catherine Avery. Stimata da April, amata/odiata da Jackson, superiore a Robert. Catherine è una donna potente che si è creata dal nulla, dimostrando di saper vivere l’ambiente dei ricchi meglio dei ricchi stessi. Una donna dai comportamenti discutibili ma certamente buona e forte.Lei ha mandato appositamente April in trasferta con Jackson, al posto di Meredith. Lei sa che i due sono fatti per stare insieme. Sa che, in fondo, April è l’unica per lui.

Da fan dei Japril ho apprezzato lo sforzo. L’episodio è carino anche se forzatamente monotematico. Dopotutto questa coppia è sempre stata una di quelle che di problemi se ne è creati sempre molti, spesso immotivatamente. Io tifo per loro. Personalmente, a questa puntata Japril, avevo preferito la 12.11 Unbreak My Heart, sempre da me recensita. Ma ripeto, apprezzo lo sforzo, e promuovo l’episodio.

Perché, è vero, certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Ma qui di giri, ne abbiamo fatti fin troppi.

Simone Bottaro

Laureato in Lingue, letterature e culture straniere presso l'Università degli studi Roma Tre, ama leggere e scrivere. Appassionato di musica, cinema e serie tv, adora il mondo anglosassone e in particolar modo quello statunitense, ma ritiene assolutamente insuperabile la bellezza dell'Italia. Amante delle comedies musicali (Glee), segue tra gli altri generi Grey's Anatomy e How to Get Away with Murder.

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