
Grey’s Anatomy: recensione episodio 11.21 – How To Save A Life
Voi pensate alla morte di Derek, io penso a Shonda Rhimes come a George Martin, o come ha detto qualcuno in rete, a Pinochet, Mao o qualsivoglia altro dittatore sanguinario. Voi pensate ai fazzoletti accartocciati sul comodino, io penso ad un uomo fermo trasversalmente sulla strada per rispondere al telefono. Voi pensate al voler scherzare ironicamente col destino (la morte dopo aver salvato delle vite, pensare al rispondere al telefono invece di levarsi dalla strada, l’arrivo in un ospedale impreparato), io penso a come può una ragazza può rischiare di morire sbudellata dopo un incidente stradale quando i suoi vestiti sono intatti.
Sono passati diversi giorni, l’empatia ormai è svanita, i fazzoletti sono in fondo al cestino. Ora possiamo dirlo tranquillamente. La morte di Derek è raccontata in un episodio veramente brutto, che per mettersi a giocare con l’ironia e col destino, si spinge troppo sopra le righe. Sorvolando sul perché l’ambulanza porti un pluritraumatico in un policlinico senza centro traumatologico specializzato dopo averlo intasato con gli altri pazienti, il contrasto super chirurgo/ospedale inadeguato e inefficiente, l’episodio raggiunge il suo peggio con il neurochirurgo di turno che arriva in ospedale un’ora e mezza dopo la chiamata e Meredith che risponde “avete fatto il meglio che potevate”. Ma che, scherziamo? Roba che se chiami l’avvocato col risarcimento ti ci compri mezza città e l’avvocato l’altra mezza.
Va bene, Patrick Dempsey sul set non era praticamente sopportato più da nessuno, voleva andarsene nonostante il contratto firmato di recente, faceva le bizze. E allora perché non spingerlo giù dal burrone? Almeno ci saremmo evitati questa farsa cucita praticamente addosso alla legge di Murphy.
Finisce l’era della coppia Meredith-Derek. C’è un però a questa frase. Meredith e Derek non erano più quei Meredeith e Derek ormai da tempo. Se la morte di Derek fosse avvenuta qualche stagione fa, il suo addio sarebbe stato certamente molto più straziante, soppesato e narrativamente ben orchestrato. Questo Derek era un personaggio a sé stante in Grey’s Anatomy ormai. Quasi a volerlo sottolineare, la sua morte avviene lontano dagli altri protagonisti della serie. Quasi sempre assente o in secondo piano, tutte le ultime storyline del dottor Stranamore erano in funzione di Meredith o di qualche altro personaggio. A volerla vedere cinicamente, ricollegandoci all’episodio precedente, l’incidente aereo torna a prendere la vittima che non aveva mietuto. Il superstite che più di tutti aveva recitato il ruolo del sopravvissuto dopo la morte degli amici. Derek e Meredith erano morti ormai da tempo. Il Derek che muore in questo ventunesimo episodio è un Derek praticamente degno di un plot messo in scena, così, perché era da fare, senza starlo troppo a pensare o ad approfondire.
Farsa a parte, la morte di Derek viene paragonata all’abbandono della madre di Meredith il giorno della nascita di Maggie, il ricordo che aveva aperto questa undicesima stagione e che alla puntata uno veniva utilizzato per descrivere la sensazione di perdita della protagonista dopo l’abbandono di Cristina. La perdita di Derek come la perdita di Cristina, la perdita della persona di riferimento. Mentre a settembre Meredith reagiva diventando instabile e confusionaria, oggi risponde in maniera molto lucida e presente. Con picchi di concitazione e rabbia, ma comunque comprensiva. Meredith, in un modo o nell’altro, Derek l’aveva già perso in questa undicesima stagione, con un Patrick Dempsey sempre più messo in disparte perché nessuno aveva il coraggio di tirargli un estintore in testa. La settimana successiva la sparizione di Derek, l’episodio inizia con Meredith che ricorda della relazione col marito solo gli abbandoni, le partenze, per poi ritrovarsi nuovamente con le sirene fuori casa. Roba che, se uno fa due conti, ci arriva anche da solo a quello che è successo, non ha bisogno di controllare gli spoiler su internet. Poi il tema dell’abbandono scompare, non se ne fa più niente. Va bene, Derek muore, ma Meredith afferma che se la saprà cavare insieme alle figlie. Vomita, è vero, ma è tutt’altro che una donna abbandonata; è invece molto lucida come spiega attentamente e aggressivamente al chirurgo venuto a porgerle i documenti per la morte cerebrale (forse la scena migliore della puntata). E ancora l’ironia forzata e poco originale del neurochirurgo che muore per morte cerebrale (di quel cervello che avrebbe dovuto mappare), a causa della sottovalutazione delle sue ferite cerebrali (con l’equipe che, come Meredith in prima puntata, si focalizza sui traumi meno importanti, incapace di riconoscere le priorità del paziente) e per mano di un neurochirurgo che lo ammira ma che in realtà nella vita sembra essere attento a ben altro. Al posto dell’abbandono, torna il romanticismo. D’improvviso ci si ricorda che nella visione di questo episodio lo spettatore deve piangere anche le lacrime di domani. E allora giù di brutto con il romantico, con Derek che, durante i soccorsi per l’incidente dove sarebbe stato meglio che morisse, racconta alla bambina e alla ragazzina l’inizio della propria storia d’amore con la moglie. Più avanti è il turno di Meredith invece ricordare i bei momenti trascorsi insieme. E l’abbandono ? Uno si chiede. Va beh, dai, forse la prossima puntata.
Scherzi a parte, una delle poche cose che funziona in questo How To Save a Life è la decisione di sradicare Meredith dal suo guscio protettivo (la casa, il Grey Sloan Memorial Hospital) e di metterla davanti ad un terreno inesplorato, senza un posto dove trovare riparo, senza qualcuno che la possa confortare. Meredith è sola, così come ora sarà sola nel crescere i figli e mandare avanti la famiglia. E la cosa che riesce a fare in questa solitudine è aggredire: aggredisce il chirurgo, come già abbiamo detto, aggredisce la
Ecco, prendendo questi aspetti, la morte di Derek acquista un senso narrativamente logico. Purtroppo però sono aspetti marginali, al cospetto di una puntata che non si fa guardare.
Per restare sempre aggiornati su Grey’s Antomy, con foto, news, interviste e curiosità, vi consigliamo di passare per Grey’s Antomy Italia, Mi nutro di serie tv, Thank God is Tursday – SHONDALAND, Prendi me, scegli me, ama me
11.21 - How To Safe A Life
Valutazione Globale
Hai colto nel segno. A sconvolgere non è il fatto che non rivedremo più il faccione di Patrick Dempsey in Grey’s perchè era assente praticamente da un anno insieme alle sue inesistenti storylines. Che sarebbe sparito definitivamente quindi si sapeva, che dovesse essere narrato da cani no. Una morte stupida, irrispettosa e inverosimile e non parlo per affezione al personaggio che non è mai stato tra i miei preferiti. Possibile che un neurochirurgo di fama mondiale che lavora con Obama possa morire in silenzio in un ospedaletto da 4 soldi in poche ore perchè il neurochirurgo era a cena fuori? Per non parlare del monologo straziante di Derek che si cura mentalmente da solo. Un’ora di puntata con protagonista assoluto Dempsey (cosa che non accadeva da anni) per poi farlo fuori in 2 minuti per palesi disagi sul cast. Se l’attore forse meritava questa uscita il suo personaggio sicuramente no. Perchè come ci hanno ricordato i flashback sulle note di Chasing Cars (unico momento che ho apprezzato) Derek era una colonna dello show e la sua storia con Meredith è stata iconica sotto diversi punti di vista e anche se non fosse stata così importante già il fatto che sia stata presente per 11 anni suoi nostri schermi la dice lunga. Per questo è stata una caduta di stile sbarazzarsi di Derek come se fosse l’ultimo specializzando arrivato (senza offesa) dopo averlo visto quasi quotidianamente fin dal 2005.
Ma ragazzi qualcuno crede ancora nelle abilità narrative della Shonda? Perché fino a quando dieci anni fa GA era un prodotto nuovo, più o meno unico nel suo genere ( medico-telenovelas) e più fresco e non ripetitivo, allora potevamo parlarne. Ma dopo tutti gli altri prodotti mediocri che ci ha propinato e il livello generale della sceneggiatura americana, a me dispiace dirlo ma i fan di GA una morte scritta male così un po’ se la meritano. Avete voluto continuare a vedere GA e a premiarla con gli ascoltoni nonostante il brodo di noia che era diventato? Eccovi serviti…contenti?
Beh, perdonami, io oramai seguo GA non perché mi piaccia, ma per inerzia…quando ho voglia di un Gulty Pleasure che non sia Pretty Little Liars, quando non ho un cazzo da vedere…per dirti, l’11° stagione manco l’ho ancora iniziata perché sto vedendo poca roba quest’anno per questioni di tempo e GA è, oramai, verso la fine della scaletta delle priorità. Questo perché, una volta iniziata una cosa, raramente la appendo. Quindi, purtroppo, il mio piccolo ascolto continuo a darlo (in Italia poi, non che questo conti per il rinnovo della serie). Non per questo mi merito robaccia scritta col culo sempre e comunque. Cioè, ben inteso, oramai è robaccia da diverse stagioni, ma qualcosina continuava a tirarla fuori (tu stessa hai seguito la serie fino allo scorso season finale, se non erro), soprattutto in questioni importanti. Ed una dipartita del genere (che io non avrei MAI osato, ma per semplice coerenza, non per altro) non me l’aspettavo manco nella peggiore delle ipotesi!
Ciò detto, mi sembra un tantino ipocrita e paraculo da parte tua, che fino all’anno scorso seguivi il serial, uscirtene con una sentenza del genere…come se fino allo scorso maggio non facessi parte della massa che regalava ascoltoni, parafrasandoti quasi!
Ciò detto, al di là del fatto che a TE non piaccia HTGAWAM, la Shondona è indubbio che, quando ci si metta, è una scrittrice talentuosa. L’ha dimostrato all’epoca con GA, poi con il recente Scandal e, per alcuni, anche con il recentissimo HTGAWAM! Che poi, a dirla tutta, con GA oramai ha poco e niente a che fare, non ne scrive un episodio dai tempi d’oro si può dire! XD Intasca solo i quattrini, ma il lavoraccio lo stanno facendo altri e lei poi si becca le critiche! XD
Oh mi mancava un buon dibattito su TC! Dunque, dunque, è vero io ho regalato ascolti alla shonda fino allo scorso anno e ho iniziato a considerare GA un Guilty Pleasure dopo la sparatoria in ospedale…non mi ricordo che finale di stagione…Però devo dire che le mie recensioni sono sempre state abbastanza ipercritiche (strano XD) e comunque io il modo di scrivere della Shonda non l’ho mai sopportato sempre. Da quel mieloso “Pick me, choose me, love me” fino ai monologhi pop sul dolore e il lutto. GA ha copiato Scrubs, Er, e tutti gli altri medical drama del periodo aggiungendo il tocco rosa che tanto piaceva al pubblico televisivo medio di quegli anni e che ora come ora, non attirerebbe nessuno. Questo per dire che la Rhimes non scrive bene, ha solo avuto e continua ad avere delle intuizioni commerciali pazzesche e capisce cosa vorranno gli spettatori ancora prima che questi lo pensino, e il suo genio è quello, non è nella scrittura, è nel marketing. La Shondona nazionale è stata brava e lo è tuttora nel vedere cosa manca a un prodotto per renderlo interessante e copiarlo. Cosa mancava a ER per fare più ascolti? Gli intrighi amorosi alla liceale e un susseguirsi di attori e attrici belli. Cosa mancava a TGW per essere più popolare (secondo me nulla)? Un bell’inciucio tra politica e amore, alla Kennedy. Cosa mancava a Law and Order per diventare una serie evento? Del thriller da quattro soldi. Ed ecco GA, Scandal, e HTGAWAM. Boom Baby! Brava Applausi, ora se vuole cimentarsi anche nel fantasy si prospetta una versione di GOT al maraschino…
Perdonami, il tuo discorso mi sembra un PELO troppo estremo. Cioè, parliamoci chiaro, già PRIMA di ER esistevano i medical drama, già prima di TGW esistevano i serial a sfondo politico e LOL con il paragone tra HTGAWAM e L&O (come se tutti i crime, ora, fossero mutuati da lui XD)! Secondo il tuo punto di vista, il 99,9% degli show americani del presente del passato e del futuro si copiano a vicenda….and guess what??? Questo è un segreto di pulcinella!!! Quindi, una tua disamina nel vano tentativo di affossare la Shondona (non che per me sia sta cima in tutto, dico solo che è brava e sa benissimo quello che fa) con queste basi non ha davvero alcun senso!
Su una cosa, però, sono d’accordo. La Shondona ha la rara capacità di capire PRIMA di noi cosa piace a noi stessi…e confezionare un prodotto ad hoc. Brava nel marketing? Indubbiamente, ma per fare centro 4 show su 5 e prendere pure votoni dalla critica, vuol dire che è brava anche nello scrivere la roba che ci propone. Non sa semplicemente riconoscere l’idea giusta e sbattercela in faccia a crudo! Questo, imho, è abbastanza innegabile. Però, si sa, non possono piacerci le stesse cose sempre e comunque. 😉