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Grey’s anatomy: Recensione dell’episodio 9.09 – Run, baby, run

Le puntate matrimonio hanno sempre giovato a Grey’s Anatomy. Posso scommettere che molti di voi non hanno ancora dimenticato Izzie che avanza lungo la navata sulle note di “Turn to stone” o Callie e Arizona che si tengono per mano davanti all’altare di fiori. Quello che però va notato è che questo gran bell’episodio natalizio che è anche il mid season finale, non prende il suo valore dall’essere un trionfo di romanticismo anzi, tutt’altro. Grey’s Anatomy sta ritrovando tutto il suo antico splendore, tanti sono gli indizi di “ritorno al passato” che contribuiscono a rendere la storyline piacevole: uno di essi  è il fatto che la gravidanza inattesa ci fa intravedere la vecchia “dark and twisty” Meredith, la Grey teme di abortire ancora una volta ed è quindi molto cauta nell’entusiasmarsi. Ok, comprensibile, ma addirittura non avere alcun tipo di emozione quando per la prima volta sente il cuore del suo bambino? Bah. Un altro personaggio che ci appare tornato quello d’un tempo è la Bailey che dà il meglio di sé ad inizio puntata facendo una sfuriata delle sue alla Kepner che tenta di trovare una scusa per non presentarsi al matrimonio: “Suck it up Kepner! If I have to go, you have to go” le intima Miranda.

“Nazi is back” direbbe qualcuno.

Giornate intense al Seattle Grey’s infatti oltre al matrimonio imminente di Ben e la Bailey, Callie e Shane sono intenti a preparare l’operazione di Derek Sheperd, che comprende anche il prelievo di un nervo dalla sorella di lui, Lizzie, che oltretutto è un personaggio interessante e che spero possa tornare nei prossimi episodi. Tutta la puntata, come del resto il titolo stesso ci aveva anticipato, si gioca sul malinteso che a “scappare” dal suo stesso matrimonio sia la Bailey: inducono a pensare questo la sua chiacchierata con Callie e il suo sfogo con Webber il quale si lancia così in un dolcissimo e profondissimo “pep talk” proprio come quello che lei aveva rivolto alla dottoressa Torres prima del matrimonio con Arizona.

In realtà, come si scoprirà a fine episodio questo è solo uno dei malintesi che rendono intrigante questa puntata in cui cominciano a sciogliersi alcuni dei grandi nodi irrisolti della serie. Sentimenti non dichiarati e disagi tenuti nascosti per troppo tempo hanno complicato la vita di due delle coppie più amate, Callie e Arizona e Owen e Cristina, ma è proprio in questo episodio che la verità emerge: la Torres riesce, rischiando un po’, a far capire ad Arizona di aver sacrificato tutto per lei in questi mesi e voler riavere indietro la sua vita, la Yang invece prende coraggio e dopo aver scoperto da Meredith che la vera causa della richiesta divorzio di Owen è il processo, rivela al marito di volerci “riprovare”.  Tanti, tantissimi gli spunti belli di questo episodio creati da un’ottima sceneggiatura e una regia decisamente sopra la media; in particolare, ci sono due inquadrature da ricordare: certamente il primo piano su Cristina mentre parla con Owen subito dopo l’operazione in cui si nota il suo cambio d’espressione (Sandra Oh è fenomenale) ma soprattutto l’ultimissima inquadratura dell’episodio.

Nella “emergency room” dove è stata portata d’urgenza Adele Webber (è questo in realtà il motivo per cui Miranda non arriva all’altare) vediamo accatastati su un mobiletto il vestito da sposa e un camice sporco di sangue: amore, medicina e morte, Grey’s Anatomy, in fondo, non è nient’altro che questo.

Nel complesso quindi la storia d’amore che doveva essere il “clou” dell’episodio si profila come marginale; poco male, visto e considerato che a me sono sempre parsi abbastanza improbabili come coppia (solo a me lei sembra più sua madre che la fidanzata?)  e si mostra necessaria solo a preparare il consueto cliffhanger di mid season. Certo la “suspence” non è fortissima considerando che Adele pare già essere sulla lista nera di Shonda e Ben non ci metterà molto a capire che Miranda non s’è propriamente data alla fuga, ma non è questo la cosa importante. Se guardiamo dove eravamo, a livello di storyline, un anno fa, possiamo con certezza affermare che Grey’s Anatomy dopo il buio dell’ottava stagione sta rivivendo un altro periodo d’oro, non ci resta che sperare che si continui così.

Ps: i dialoghi sono certamente la punta di diamante dell’episodio, riporto di seguito due frasi simbolo

Best quotes:

Callie: -“You are exactly the same person you were before, just minus a leg.”

Arizona: – “You thik is nothing?”

Callie: -“Oh no, no, no. I think it’s everything. It has been for months, and i have been supportive for months but there comes a point when you have to suck it up and stop whining and star living.”

Cristina: “You’re not responsible

Owen: “But someone has to be.”

Irene Bertelloni

Studentessa di Lettere Moderne presso l' Università di Pisa, nel tempo libero suona la chitarra ma soprattutto scrive sul suo blog e guarda telefilm...Perciò niente le è parso più naturale che cominciare anche a recensire serie! Forse perché il primo amore (ER) non si scorda mai, ha un debole per i medical drama (Grey's anatomy), salvo poi spaziare negli altri generi: Glee, Scandal, Girls, Revenge, Orange is the new black.

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