
Graceland: recensione dell’episodio 3.01- B-Positive
Ecco che con l’arrivo del caldo torrido, ritorna anche per la terza stagione Graceland… ve lo ricordate? Quel telefilm un po’ poliziesco un po’ fantasy in cui fighissimi agenti segreti tra un’uscita con il surf ed un falò sulle spiagge californiane risolvono casi e sgominano bande criminali con la semplicità con cui noi potremmo alzarci dal letto….
Ecco, si, proprio lui! Dopo un travagliatissimo finale in cui Paige facendo la spia ci lascia con l’effimera speranza che Mike sia morto, ecco che ci ritroviamo dopo un anno, a tentare di rimettere insieme i pezzi di quello che era successo nelle scorsa stagione.
Perché forse la faccenda più complessa è proprio quella di riuscire a seguire e ricordare le sei storie dei protagonisti, che generalmente sono coinvolti in sei casi diversi, uno più assurdo dell’altro! Così, proviamo a scavare nella memoria per recuperare il ricordo di come fosse finita la storia tra Johnny e Carlito, o più semplicemente cercare di fare mente locale su quale sia l’utilità di Jakes nel telefilm.
Ma ecco che tra un dubbio e l’altro, non si ha neanche tempo di porsi troppe domande, perché subito si è trascinati in un turbinio di eventi, più o meno realistici, che come al solito ci cattura.
Il punto di forza di Graceland è proprio questo; l’azione costante, che non ti lascia neanche il tempo per riflettere sulla veridicità di quello che sta succedendo in scena. Per quando ci siano migliaia di caratteristiche da migliorare, per quando la trama sia altamente surreale; (un esempio su tutti il caso di Paul Briggs che viene mandato allo sbaraglio da solo dal più importante trafficante di armi armeno che ammazza senza scrupoli senza neanche coprirsi il volto, o cercare di celare la propria identità, toglie due reni ad un ragazzino, che prima rapisce e colloca nel bagagliaio della macchina, e poi quasi uccide un agente della polizia) ci diverte il fatto che ci sia così tanta azione e “irrealisticità” che alla fine questo telefilm riesce a fare bene il suo dovere: intrattenerci per 40 minuti senza farci pensare troppo.
È questo quello per cui questo Graceland è stato concepito e questo è quello che fa, credo che nessuno possa aspettarsi di trovare indagini serie o trame sofisticate e complesse, ci accontentiamo di un po’ di picchiaduro all’ombra delle palme californiane.
I cattivi per adesso rimangono gli stessi della scorsa stagione, anche se, se ne aggiunge uno nuovo, di cui ho scritto poco sopra, il temibilissimo (?) Ari Adamian, trafficante d’armi armeno convinto di poter fare tutto ciò che vuole senza incorrere mai in nessun problema con la legge; personaggio estremamente stereotipato, mezzo antisociale, a cui è stato messo Briggs alla calcagna. Il nostro nuovo amico armeno (che sia parente delle Kardashian?) si contende lo scettro di cattivo-fuffa della stagione con Carlitos e Sid, due nostre vecchie conoscenze.
Per ora, visto che non sto capendo il senso di continuare con la storia dei Solanos e di questo noioso “triangolo” tra Johnny Carlitos e Lucia, direi che il titolo di “wannabe bad” se lo aggiudica Sid che, in maniera abbastanza fallimentare, sta tentando di ammazzare tutti coloro che sanno dei suoi loschi traffici con i Solanos: prima tenta di uccidere Mike soffocandolo in ospedale, poi passa a Paige mandano un sicario a spararle da una moto in corsa e, alla fine, ritenta di nuovo con Paige ma arriva stoicamente Mike ancora convalescente a spaventarlo.
Dai Sid…. Applicati un po’ di più!
Invece i buoni sono sempre un po’ troppo superuomini. Se prima almeno giravano con delle squadre di rinforzi e rispettavano un po’ più i protocolli delle forze speciali, ormai in questa stagione sembra che proprio facciano tutto ciò che gli passa per la testa, da Paige che si presenta all’incontro con Sid con un manipolo di persone, a Mike che lascia l’ospedale in cui era sotto copertura e non esita un secondo a farsi vedere dal suo killer, passando per Johnny ormai in missione da solo con i Solanos e Briggs che mangia kebab con il gruppo dei Sarkissian…. Tutto fin troppo esasperato e irrealistico.
Nell’insieme non si può dire che sia noioso, ma di certo come telefilm non si può elevare ad altro che ad essere bel blando intrattenimento estivo!
3.01 B-Positive
movimentato
valutazione globale