
Graceland: Recensione dell’episodio 2.03 – Tinker Bell
C’è forse un qualche problema di fondo se in una serie televisiva ti piacciono tutti i personaggi ad eccezione del protagonista? Perché a me sta succedendo proprio questo! Dalla ripresa di Graceland qualcosa, nell’assetto della serie è cambiato. Da quando Mike è tornato nella grande villa Californiana il suo atteggiamento è mutato. Che abbia subito negativamente l’influenza di Washington? Lo credo possibile. Fatto sta che in questi tre episodi il protagonista maschile non è riuscito proprio a convincere.
Prima di tutto non trovo credibile questo suo nuovo ruolo di Boss della casa. La costatazione nasce da una serie di scene in cui Mike ha dato prova di non essere all’altezza del compito. Basta vedere il modo in cui ha gestito la diatriba tra Jakes e Turba per accorgersene. Premetto di nutrire una naturale simpatia per l’agente della dogana; in fondo si tratta pur sempre di una vecchia conoscenza, impossibile da paragonare al giovane poliziotto appena arrivato. L’episodio si apre proprio con Jakes affranto per le complicate vicende familiari. Lo vediamo ubriacarsi ed inveire contro “l’usurpatore” che si è impossessato della sua camera. Se la reazione dell’agente doganale è quanto mai comprensibile, non si può certo dire lo stesso di Mike. Il presunto leader, ignorando i pareri di tutti gli altri coinquilini, favorisce la permanenza di Jakes, costringendo Turba alla ritirata. Che sia stato un ordine dall’alto oppure no, il comportamento di Mike non è stato dei migliori. Il protagonista ha dimostrato di non avere la personalità carismatica di Briggs, capace di guidare il branco da vero capo! E’ sintomatico il fatto che Mike non volesse occuparsi della faccenda e sia stato il resto della casa a costringerlo.
L’inadeguatezza di Mike raggiunge però il suo culmine nella missione coordinata da Johnny! Ammetto fin da subito di preferire grandemente Johnny a Mike. Il poliziotto sebbene a volte irrequieto, manifesta sempre la propria passione ed il sincero impegno per il proprio lavoro. Johnny è leale ed esuberante, a volte testardo, ma accondiscendente, capace di mettersi da parte per il bene dell’operazione. Tutte qualità sconosciute al caro vecchio Mike che come lo definisce correttamente Paige è fin troppo presuntuoso, vista la sua poca dimestichezza con il ruolo di leader. Fortuna che Mike si sia lasciato convincere da Johnny. La scena in cui il poliziotto si infiltra portando in dono armi francesi/messicane ( grandioso il racconto storico di Johnny )è stata a mio avviso la migliore dell’episodio. Ho apprezzato l’assurdità del presunto duello, il feeling tra Johnny e la proprietaria di casa, ma soprattutto il tutor sul come si carica una pistola del 1800.
Altrettanto interessante è la piega che sta prendendo il caso sulle Fatine (Tinker Bell). Jakes da mezzo ubriaco riesce a scoprire più cose di quanto abbia fatto Mike in mesi e mesi di lavoro a Washington. Il caso sugli autobus prende una svolta importante, quando Jakes e Paige rintracciano una delle fatine ( ragazze nominate tali per uno zainetto con una fatina disegnata). Si tratta di ragazze dell’est desiderose di divenire cittadine americane, che importano droga in cambio di aiuto.
Dovendo decidere il personaggio migliore dell’episodio sceglierei senza dubbio Paige. Forse merito del suo ritrovato sentimento per Mike, la donna si dedica con grinta e determinazione a molteplici missione, uscendone sempre con ottimi successi. È sufficiente vederla rispolverare il vecchio alias della donna bianca per accorgersene, quando con l’aiuto di Briggs, nonostante una mano accoltellata riesce a portare a casa l’obiettivo. Sono, invece, curiosa di capire cosa sia accaduto alla povera Lena, ora che Paige ha ritrovato lo zaino abbandonato!
Nel complesso ho trovato l’episodio il migliore della stagione nonostante la grande mancanza di Briggs e Charlie che non hanno inciso più di tanto! L’episodio mi è sembrato scorrevole e chiaro. Vorrei solo che gli autori lavorassero un po’ di più sul personaggio di Mike: così non si sopporta!
2.03 - Tinker Bell
Tutti tranne Mike
Valutazione globale
concordo che Mike non sia credibile nel ruolo di capo, ma più che altro che non sia capace… si vede che è un ragazzino, e non capisco perchè gli autori lo stanno rendendo così insopportabile! Interessante invece Paige e la storia delle fatine!!