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Recensioni Serie Tv

Gomorra: Recensione degli episodi 2.11 – 2.12

A fine d’o juorno sta tutta ccà.

gomorra_12Il rumore generato dal finale di stagione di Gomorra per diverse ragioni ancora non si è placato. Come capita spesso con i finali o le serie controverse, queste polarizzano il gradimento agli estremi. C’è, infatti, chi  ha amato questa serie e questo finale e chi viceversa ha trovato la conclusione di questa seconda stagione prevedibile e scontata. Io mi sono presa qualche giorno per metabolizzare la visione e decidere da che parte stare.
L’intento di Gomorra 2 era quello di raccontare il cambio al vertice, da una forma di Regime, quello dalla famiglia Savastano che amministrava la piazza di Secondigliano come una monarchia, alla Democrazia di Ciro. Gli ultimi due episodi  rappresentano proprio questo scontro tra regimi opposti. Se è vero che Ciro ha fallito, la democrazia gli si è rivoltata contro come era prevedibile. Tutti gli elementi importanti dell’Alleanza sono caduti uno dopo l’altro, prima a causa di lotte intestine con la frangia più giovane e anarchica, poi per la mattanza ordinata da Pietro Savastano: Lelluccio, o’zingariello, cadono tutti, lasciando Ciro solo a combattere una guerra che ormai non ha più ragione di essere.

Dall’altra anche Pietro compie degli errori fatali, il più grave e quello ha generato il rumore di cui parlavo all’inizio, non si è ancora spento: l’uccisione per mano di Malamore, che si premura di baciare il crocifisso prima, della figlia di Ciro. Evento che farà anche da miccia per  l’epilogo.
Questa scena scioccante, giudicata da molti esagerata e non aderente alla realtà ha generato non poche discussioni.  gomorra_12-3Roberto Saviano che si è sempre battuto perché la serie non generasse fascinazione intorno ai protagonisti, ha subito ribadito all’indomani dell’episodio che sì, la camorra uccide i bambini. La cosa inaspettata è stato invece l’odio e le maledizioni riversati verso il povero Fabio De Caro che interpreta Malamore. Questa vicenda ci mostra come l’Italia spettatrice sia ancora acerba. È chiaro che davanti alla tv c’è chiunque, ma proprio chiunque, anche chi evidentemente non ci arriva a capire la differenza tra attore e personaggio.

Al di là di questi problemi di contorno, il finale di stagione muove proprio da quella terribile e inaccettabile uccisione. Questo è il campanello che porta Genny a capire che il padre deve andare in pensione. Questo ovviamente dopo  la richiesta, anzi l’imposizione, di tornare a Napoli e lasciare Ostia.
Le ultime battute si concentrano su Ciro e Genny: se il primo vede sgretolarsi l’alleanza e la sua famiglia, Genny agisce contro il suocero proprio durante il pranzo di nozze, facendolo arrestare per estrometterlo così dal giro di Ostia.

Come era successo anche nella scorsa stagione, la sceneggiatura è sempre attenta a tratteggiare dei personaggi credibili e sfumati e anche le donne sono state centrali in questa stagione. Personaggi complessi interpretate da attrici notevoli, tanto da desiderare che avessero un ruolo più centrale, in certi casi.
Cristina dell’Anna che diventa, anche se per pochi minuti la nuova giovane leonessa, ha caratterizzato il suo personaggio nei minimi particolari (dalla camminata alla postura) ed è quella che è emersa di più, anche grazie allo spazio che è stato dedicato al suo personaggio. Ma non possiamo non citare anche le bravissime Denise Capezza e Cristina Donadio.

gomorraUna seconda stagione, in conclusione, molto bella, ben scritta, ben recitata e ben orchestrata, ma non perfetta come forse era apparsa la prima.
Le morti di alcuni personaggi sono state, a mio avviso, troppo repentine e volutamente sfruttate per creare il cliffhanger scioccante a tutti i costi, vedi la morte di Conte e di O’Principe, due personaggi estremamente interessanti che avrebbero potuto dare maggiore complessità alla trama orizzontale. D’altro canto si capisce che questa stagione di Gomorra nasceva con intenzioni diverse rispetto alla prima: una stagione di transizione, dove l’obiettivo è vedere cosa accade quando il Re se ne va e quando il Re cerca di tornare.
Gomorra 2 è stata accolta all’estero e soprattutto in Gran Bretagna con critiche solo positive a tutto, alla regia, alla sceneggiatura e soprattutto alla recitazione. Dobbiamo quindi essere molto fieri, noi che guardiamo le serie di BBC e ci spertichiamo di lodi per gli attori britannici, a riconoscere sempre il talento anche a casa nostra, quando ci capita davanti.

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Maura Pistello

Fondatore/ Admin Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

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