
Glee: Recensione dell’ episodio 4.14 – I Do
Lo confesso, ero già abbastanza emozionata ed agitata dal fatto di dover fare la mia prima recensione di Glee ancora prima di vedere la puntata…Cosa dire dopo aver realizzato quale episodio mi è capitato? Il compito è davvero, davvero arduo!. Glee ci ha già in passato abituato bene per quanto riguarda le puntate a tema “St. Valentine’s day” ma posso dire con certezza che “I Do” le supera di gran lunga tutte.
L’episodio dà l’idea di cominciare “in medias res”; fervono i preparativi per il matrimonio ormai alle porte, tutti gli ex alunni sono già tornati in città e vediamo nientemeno che Finn che confida a Rachel (e già li mi sono chiesta…ma proprio a lei dici una cosa del genere?, ma questo è un problema da niente visto il resto della puntata) di aver baciato Emma. Inutile dire che miss Pillsbury, a seguito dell’accaduto, sia in preda al suo OCD e dubiti fortemente delle nozze imminenti: a parer mio il suo personaggio è stato sempre una tra i meglio caratterizzati di tutta la serie e la sua malattia psichiatrica è sempre stato un tema originale e toccante all’interno di Glee. Non dimentichiamoci inoltre che “Mr Shue is back” e pare intenzionato a restare; io lo spero vivamente, il Glee Club con lui aveva tutto un altro spessore.
I personaggi nuovi dal canto loro continuano ad essere mediamente insipidi, solo il triangolo Marley Jake e Ryder dà qualche spunto di interesse grazie all’ambiguo comportamento di quest’ultimo che aiuta l’amico a conquistare la bella compagna nonostante sia anch’egli innamorato di lei. Sono proprio Jake e Marley a cimentarsi nella prima canzone dell’episodio “You’re all I need to get by”: piacevole, anche se caratterizzata da un outfit un po’ kitsch e a mio avviso appesantita dalla voce nasale di Puckerman. Ma questi sono dettagli perché la puntata “vera” inizia più precisamente quando cominciano a farsi notare i primi colpi di genio alla Ryan Murphy, un esempio? Sue Sylvester vestita da sposa che si ingozza mentre Emma si dà alla fuga o che avanza lungo la navata: panico tragicomico in puro stile Glee. Sulle concitate note di (Not) “Getting married today” dal musical “Company” assistiamo ad un trascinante concertato durante il quale, sostanzialmente, il matrimonio va a rotoli. Ma Mr. Shue cosa pensa? “Ma sì, festeggiate lo stesso!” al via dunque il ricevimento in cui succede l’ inenarrabile. Proprio durante la festa Blaine e Kurt interpretano il pezzo “Just can get enough”: certamente non il loro migliore duetto ma niente male soprattutto per la scelta di regia che ci mostra le varie coppie (vecchie o del tutto inedite) scatenarsi in pista. Questi due li avevamo già visti pomiciare ad inizio episodio in macchina e su questo devo dire, non posso che concordare con Mercedes che li definisce “trashy” insomma il loro era, ai miei occhi, un amore romantico e la loro riunione doveva essere un “ritrovarsi” non un limonare sul sedile di una macchina sapendo che tutto finirà di lì a poco. Ma le altre coppie storiche, o per meglio dire Rachel e Finn, come stanno reagendo al clima romantico da San Valentino? Beh i due ex fidanzati ci regalo un’incantevole scena di corteggiamento. Semplice e toccante l’idea del fiore con cui Finn fa il classico gioco del “m’ama – non m’ama” e su cui instaura la calzante metafora dell’amore come un fiore che sboccia, muore e rinasce “…then comes winter and the flower dies, but if you tend that garden spring will come along, and the flower will bloom again”: dopo questa frase resta sulla corolla un unico petalo ma lo spettatore ha ormai perso il conto…l’ama o non l’ama?.
Cosa resta di tutto questo? Certamente la prova che Rachel abbia un concetto tutto suo di “onestà” e “sincerità” in una relazione, e sicuramente il fatto che l’episodio così come probabilmente tutti noi ce lo immaginavamo non s’è mai realizzato. Will e Emma sono stati messi da parte, tutto è stato rivoluzionato tanto da creare un capolavoro di nonsense, che mescola amore, rabbia, sesso, sogni e bugie fino all’inverosimile, ma infondo amiamo Glee proprio per questo. Abbiamo capito quindi, come ci suggerisce l’ultimo brano di questo episodio, “Everything could happen”: tutto può succedere, persino vedere Rachel Berry che fa un test di gravidanza e non sembra affatto, affatto serena su quale sarà il risultato.
Per dirla in breve: puntata di San Valentino? Boom.
Ps: mi dispiace un po’ assegnarle, visto che è la mia prima recensione, ma qui le 5 stelle mi sembrano starci pienamente.
Alla prossima!