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Game of Thrones: Recensione episodio 4.08- The Mountain and the Viper

Identità: “concezione che un individuo ha di se stesso nella società”

Senza ricorrere a domande filosofiche del tipo “Chi siamo e dove andiamo?” gli interrogativi sulla propria identità giungono nella nostra vita molto spesso e nei momenti meno necessari. Il dubbio su quello che la nostra persona è stata e il modo in cui si è evoluta attraversa spesso i nostri pensieri e si crogiola nella tridimensionalità del carattere di ciascuno.

L’ottavo episodio di Game of Thrones è un caleidoscopico dipinto su questo tema, in cui ogni macchia di colore corrisponde ad un latogot 4x08 3 dei personaggi che improvvisamente appare come nuovo o diverso. Percorriamo strade alla disperata ricerca di una parte di noi che forse non troveremo mai e come noi anche i protagonisti di questa bellissima storia epica.

Possiamo essere stati cattivi o bruti come Ygritte ma non abbiamo mai scordato gli insegnamenti di chi amiamo davvero, e quindi una donna con un bambino non possiamo ucciderla a sangue freddo.

Possiamo essere stati evirati e derubati totalmente della nostra infanzia, ma se dobbiamo ancora cogliere il fiore più bello non importa ricordare quello che non siamo potuti essere ma gioire di quello che siamo, e questo Verme Grigio lo ha capito non solo grazie alle lezioni della bella Missandei, ma anche alla forte personalità della Madre dei draghi che lo ha portato a respirare di nuovo, grazie all’amore.

Possiamo essere stati vessati a tal punto da aver dimenticato chi siamo finendo con l’avere paura della nostra stessa identità. Il povero Greyjoy è tanto debole nelle vesti di se stesso mentre si presenta ai cancelli di Moat Calin, quanto il kraken del suo vessillo fuori dall’acqua, impaurito e preso dal panico trova conforto solo nel nome Reek, che ha tatuato sulla pelle ormai. Per quanti spettacoli orribili veda non trova la forza di ribellarsi, preferendo il rifugio sicuro di quella parte della sua  testa ormai menomata.

Possiamo aver sbagliato in passato e non averne mai subito le conseguenze che arrivano tutte insieme e ci obbligano a cambiare strada, così Jorah, grazie ad un presumibile inganno di Tywin, viene cacciato da Mereen dalla sua adorata Khaalisi dopo essere stato smascherato come spia. Ed è quindi la personalità rigida e ferrea della Targaryen che si pone in forte contrasto, con l’umanità del resto dei protagonisti dell’episodio; lei che ha visto così tanta sofferenza e che ha portato tanta pace dove non c’era altro che oppressione, non riesce a conquistare il perdono vero e commette quello che, mio personale parere, sarà l’errore della vita.

got 4x8Possiamo aver cercato di ripercorrere la strada dei nostri genitori cercando in loro una personalità da imitare, e finendo alla fine per guadagnarci il rispetto meritato. Così il bastardo Bolton corona il suo sogno di prendere il cognome del padre, grazie all’addomesticato Theon e alla sua follia omicida, e questo passo dona al suo personaggio uno spessore molto importante che ci porta a non considerarlo più come semplice folle, ma come reietto alla conquista di un posto mai avuto ed è forse per questo che ora più che mai Bolton ci ricorda proprio quel Theon che bruciò Grande Inverno.

Possiamo essere nel panico di un futuro incerto e non avere altra scelta se non quella di cambiare identità per proteggere quel poco che rimane, del vero “noi”. Così Sansa decide di divenire braccio destro degli intrighi di Ditocorto, confessando tra le lacrime la sua identità e tacendo sull’omicidio della zia, perché se è riuscita a sopravvivere a tutto quello che le è stato fatto forse non è così debole come crede. Ed è così che Sansa si tramuta in Alayne vestita di nero e con un sorriso sbieco che finalmente dona qualcosa di interessante al personaggio.

Possiamo infine, essere consapevoli di una nostra natura che per quanto dannosa ci ha sempre spinto a finire in situazioni spiacevoli, ma nonostante questo non ci vogliamo rinunciare. Così Tyrion che racconta la sua propensione per la curiosità e il sapere tramite unGOT 4x08 ricordo dell’infanzia, e così Oberyn che è rimasto “vipera” per tutto il tempo e non ci rinuncia neanche quando potrebbe ottenere quello che ha sempre desiderato, schiacciare la montagna, la sua propensione a punzecchiare la preda e a uccidere lentamente però non gli consentono di avere la meglio e proprio per questo, come a tutte le vipere, gli viene schiacciata la testa.

Se un personaggio non ha una tridimensionalità e non è mezzo per raccontare ogni sfumatura dell’essere uomo, per Martin rimane un contenitore superfluo che può essere eliminato senza troppi problemi, ed è per questo che in GOT la maggior parte dei protagonisti che ci hanno lasciato, erano personalità bidimensionali con poche sfaccettature, che alla lunga sarebbero diventate prevedibili (con esclusione di Cat Stark). Preferibile è dunque per questo episodio indagare sul chi siamo, e su quanto la nostra identità vada spesso tenuta celata.

                                                                                          “L’anima non vede, nella vita
                                                                                se non cio’ che è già nell’anima stessa.
                                                                              Non crede se non nella propria vicenda,
                                                                                     e quando sperimenta qualcosa
                                                                                       l’esito diventa parte di essa. “
                                                                                                                  Gibran

Good Luck!

Note:

– Vi aspettavate davvero che avrebbe vinto Oberyn? Io sinceramente no, altrimenti Tyrion sarebbe morto sicuramente.

– Sansa vestita da Evil Queen di OUAT era troppo bella.

– Oberyn è vissuto giusto il tempo di finire su “Ma come ti Vesti?” e per dimostrare di essere l'”eletto”

– Credo che non reggerò per molto le parti su Mereen.

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4.08- The Mountain and the Viper

"Cerebrale"

Valutazione Globale

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La_Seria_

Studentessa universitaria, persa nella sua Firenze,sfoga lo stress da esame nello streaming selvaggio, adora le serie crime e fantasy lasciandosi trasportare a tratti dai teen drama. Cerca ancora di capire perchè le piace la pioggia incessante

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5 Commenti

  1. Cate, questa la candidiamo a miglior recensione della stagione ! 😀

    Non saprei neanche cosa aggiungere e per zittire me ce ne vuole, eh ! 🙂

    Cmq, no, non mi aspettavo che Oberyn vincesse. Dopo quattro anni di GoT siamo ormai entrati nell’ordine di idee che le cose troppo belle per essere vere non accadono mai. Tyrion magari si salverà, ma far vincere Oberyn avrebbe significato far trionfare la giustizia con la libertà per un innocente e la punizione per due colpevoli (la Montagna, ma subito dopo Tywin che sarebbe stato giustiziato dalla lancia di Oberyn). E, come Tyrion aveva detto ad Oberyn, “se cerchi giustizia, sei venuto nel posto sbagliato”. Poi, cmq, e’ un classico di ogni duello : se il cattivo sembra morto e il buono non lo finisce subito, ecco che il buono e’ morto ! E, si, siamo anche vittime di Hannibal : lo splatteroso cranio del fu principe e’ poca cosa per noi !

    Ora arriva la nove con la tanto preannunciata scena di guerra che sarà sicuramente tra i Bruti e i Guardiani della Notte. La curiosità e’ vedere cosa si inventeranno visto che qua un intervento a sorpresa (tipo Tywin che arriva con Loras e i Tyrrell a Blackwater Bay) lo vedo difficile. Ma mai dire mai.

    Cmq, la migliore frase della settimana e’ quella di … Arya : la risata quando sa che la zia e’ morta mentre il Mastino fa quella faccia e’ impagabile ! 😀

    P.S.: grandi novita’ per la vostra rubrica ! Per un principe che se ne va, c’e’ una Alayne Stone alias Sansa Stark versione maleficent piumata che vi fara’ piacere ! 🙂

  2. @Nicola Benvenuto su telefilm central, grazie per i complimenti e continua a seguire le nostre recensioni mi raccomando!!!

  3. Non sono d’accordo sui personaggi bidimensionali sacrificabili. Oberyn era tutt’altro che bidimensionale, anzi ce l’hanno mostrato come un personaggione e fatto amare, seppure per poche scene (tra cui una delle migliori della serie) proprio per farci soffrire maggiormente nel momento della sua cattivissima morte…

  4. @Lorenzo Ciao anche a te e benvenuto! Effettivamente Got è una serie talmente d’impatto che è difficile trovare un’ipotesi sul perchè i personaggi muoiano come mosche che vada bene per tutti. Però ci tengo a precisare che il fatto che un protagonista sia bidimensionale non vuol dire noioso o palloso o piatto, ma che non ha la capacità di mutare ed adattarsi all’ambiente che lo circonda e quindi uscire da quella che è la sua personalità. Oberyn era un personaggio che poteva attrarre molte simpatie per la sua ironia e sete di vendetta, ma in questa serie o si vince o si muore e la vipera non ha saputo accontentarsi della vittoria. D’altra parte è così, e martin non lo fa per il mero scopo di torturare i lettori, ma quanto per descrivere la natura umana.

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