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Game of Thrones: recensione dell’episodio 3.04 – And now his Watch is Ended

Di solito non mi premuro di specificarlo, però stavolta lo scriverò a lettere cubitali. Spoiler, spoiler, una marea di spoiler, un universo di spoiler. Vi ho avvisato, quindi vi prego di prenderlo in considerazione prima di leggere.

Cosa dire di quest’episodio? Questa stagione, più delle prime due, sta sviluppando una caratteristica tanto interessante quanto fastidiosa: lascia volare i cinquanta minuti di ogni episodio più velocemente di un battito di ciglia. Neanche stavolta, ovviamente, viene meno questa circostanza.

gotrec_5Il personaggio che ha colpito maggiormente l’attenzione – la mia, ma credo anche la vostra – è stata senza dubbio Dany, per cui inizierei parlando di lei. Sinceramente mi aspettavo fin dall’inizio che avesse un piano, sia quando sorrideva mestamente, sentendo parlare Kraznys mo Nakloz, sia quando ha acconsentito a dar via uno dei suoi draghi. Danearys non è più una bambina: il fuoco che ha bruciato i resti di suo marito ha bruciato anche quanto di debole e infantile restava nella sua persona. E’ una principessa, ora, una donna forte e indipendente che sa cosa vuole ed è disposta a rischiare tutto per ottenerlo. Dopo aver accettato di scambiare uno dei draghi con ottomila Immacolati, Danaerys rivela la sua vera natura al mercante di schiavi: non solo sa parlare il valiryano – sua lingua madre – ma è anche consapevole di non aver mai voluto dar via uno dei suoi “bambini”. Dopo aver ucciso tutti gli schiavisti, infatti, consente agli Immacolati di scegliere: andare via o restare e combattere per lei, come uomini liberi. Un azzardo che tuttavia paga bene: gli ottomila guerrieri seguono la loro condottiera senza esitare, marciando nel deserto come una forza inarrestabile.

Altra marcia che prosegue è quella di Jamie e Brienne. Privato della mano destra, la mano della sua spada, la mano che gli ha procurato il soprannome di King’s Slayer, il maggiore dei figli di Tywin ha ormai ben poco di cui gioire, nella vita. Anche la vita stessa risulta un peso, tanto da spingerlo a ribellarsi ai suoi carcerieri, cercando di fuggire. Solo l’intervento di Brienne li salva entrambi e, quando lei gli rivela di essere a conoscenza dell’inganno da lui architettato, lo stesso che ha salvato la sua virtù, lo punge nel vivo, ferendo il suo orgoglio e spronandolo a resistere alla cattività, restando in vita. Un rapporto, quello tra Brienne e Jamie, che si è evoluto fin dallo scorso episodio in maniera inaspettata ma piacevolmente interessante. Lui l’ha salvata dalle grinfie di un’orda di uomini pronti a stuprarla e lei, stavolta, è pronta a ricordargli che la morte non è una soluzione, lasciarsi morire di fame non servirà a sconfiggere i loro nemici né a liberarli.

gotrec_4Chi crede, invece, di avere la libertà a portata di mano è Theon. Onestamente non mi è mai particolarmente piaciuto. Fin dalla scorsa stagione ho sempre visto le sue scelte come un futile (ed infantile) tentativo di dimostrare al padre una natura che, in realtà, non gli apparteneva affatto. E’ stato proprio il desiderio di compiacere un padre che non lo amava, a portarlo alla sua rovina. Fiducioso nelle parole del giovane che afferma di venire da parte della sorella Yara, Theon scappa dalla prigione in cui viene torturato da uomini a lui sconosciuti. Credendo di essere ormai al sicuro, rivela al giovane ciò che tormenta il suo cuore (e che tutti ormai avevano capito, a parte lui): le scelte che ha commesso erano sbagliate, l’unico padre che avesse mai avuto era morto decapitato ad Approdo del Re. Non so voi, ma sentir parlare di Ned mi ha fatto commuovere, soprattutto il fato che Theon abbia per la prima volta confessato che chi lo ha tenuto prigioniero gli ha voluto più bene di quanto gliene volesse il suo padre naturale.

Ad Approdo del Re il clima si surriscalda e il sole responsabile di questo cambiamento è Margaery Tyrell. Una ragazza fresca, giovane, divertente, e soprattutto estremamente intelligente. Jeoffrey è sempre più stregato da questa bellezza dai capelli castani e più pende dalle sue labbra, minore diventa la presa che ha su di lui sua madre. Cersei comincia a rendersi conto che il figlio preferisce i consigli della nuova sposa a quelli suoi e la cosa la preoccupa. Maergery, invece, ricorda a Jeoffrey cosa vuol dire essere amato, lo espone davanti ad una folla adorante e la cosa sorprende piacevolmente il nuovo re, che pensava che il pugno di ferro fosse l’unico modo di governare. Impaurita, Cersei (e il suo complesso di Elettra) scappano dal padre, ricordandogli che potrebbe riporre la sua fiducia anche in lei, oltre che nei suoi figli maschi – in particolar modo riguardo alla ricerca di Jamie, guarda un pò. Il patriarca Lannister, dal canto suo, le sbatte in faccia una verità dura ma concreta: la Regina Reggente ha meno potere di quanto effettivamente crede di avere. Maergery, d’altro canto, avvicina Sansa e la persuade ad un piano che si sta man mano delineando nella sua testa: far si che Sansa sposi Loras, suo fratello, e si trasferisca ad Alto Giardino, lontana dalle grinfie dei Lannister. Sansa, d’altra parte, pronta ad afferrare qualsiasi ancora di salvataggio le sia gettata, sorride come una beota. Quand’è stata l’ultima volta che ha sorriso? Ah, giusto, poco prima che suo padre venisse decapitato.

gotrec_2Restando in tema Lannister, pochissimo Tyrion questa settimana – il che non può che essere un dispiacere, ma sappiamo che sta lavorando per trovare le prove che coinvolgono la sorella nel suo tentato assassinio, quindi direi che è soltanto l’inizio di qualcosa di grosso. Inoltre, aggiungerei, Varys con la storiella della sua evirazione mi ha realmente fatto passare l’appetito, per non parlare del responsabile di tale atto chiuso in una cassa. Quanto avrà viaggiato, chiuso li dentro, mi sono domandata? Non ho trovato una risposta. Varys, d’altra parte, è stato anche il responsabile di aver riferito a lady Olenna dell’intenzione di Ditocorto di portar via Sansa. Se Robb cade, ha affermato, è lei la chiave per il Nord. In effetti, la sua logica non fa una piega.

Anche il Mastino rischia di perdere la testa, letteralmente, anche se non mi azzardo ad approfondire, visto che non si è ancora delineata del tutto la situazione in cui Arya e Gendry si sono cacciati. Posso solo dire che Arya continua a restare una che – perdonate il gergo – ha veramente degli attributi! Insomma, parla quando nessun altro uomo si azzarda ad aprir bocca e non per acciuffare mosche ma per accusare il Mastino: quanto coraggio richiede tutto questo, quanto?

Bran sogna cose senza senso… e questo è tutto quello che ho da dire su questa faccenda. Quando Jojen avrà qualche altra battuta, che non comprenda la sua versione “Inception”, potrei quasi riconsiderare di spendere qualche parola in più per il piccolo Lord. Oggi no.

gotrec_3Infine, beyond the Wall, finalmente qualcuno che decide di tappare la bocca a quell’impertinente di Craster. Personalmente l’ho sempre trovato piuttosto sgradevole, come personaggio, se il fatto che si accoppiasse con le figlie non fosse già abbastanza deplorevole. Non appena uno degli uomini di Mormont gli taglia la gola, scoppia il caos generale. Lo stesso Mormont – morte piuttosto patetica, pover’uomo – muore per mano di uno dei suoi uomini. Sam, invece, sapendo di dover proteggere Gilly e il suo bambino appena nato, fugge nella foresta con lei, sperando di proteggerla. Credo che l’idea di un punto di partenza per Sam e Gilly, che crescono insieme questo bambino, sia eccezionale. Dobbiamo solo vedere come si evolverà la cosa. Sam, d’altra parte, ha fatto passi da gigante. Ricordate com’era all’inizio, tutto impaurito e fin troppo nutrito? Se la seconda parte rimane immutata, direi che la prima ha cambiato registro, ma totalmente!

Quest’episodio mi ha letteralmente lasciato senza fiato, spero sia stato lo stesso anche per voi. Aspettiamo con ansia la settimana prossima!

Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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