
Game of Thrones: Peter Dinklage parla di Tyrion, Obama e Walter White
Il ritorno del fenomeno HBO è alle porte e mentre cresce l’attesa fioccano interviste e curiosità sui protagonisti della saga televisiva.
Peter Dinklage, meglio noto come il nano Tyrion, la pecora nera del clan Lannister, è stata la vera rivelazione della serie e nella quarta stagione vedrà le sue fortune subire un deciso cambio di rotta. Fin qui la sua sagacia l’ha aiutato a sopravvivere e a difendersi dalla perfida sorella Cersei, ma nella quarta stagione “arriva a un punto in cui è difficile avere sense of humor” confida l’attore in esclusiva a Vanity Fair Us, “un punto in cui è stanco delle menzogne. Diventa quanto più insolito può essere un Lannister”.
Dinklage rivela tutta la sua ammirazione per l’imprevidibilità della storia frutto della mente di George R.R. Martin e tradotta sul piccolo schermo da Dan Weiss e David Benioff. “Quello che amo di più di questa serie tv e quello che amo di più in qualsiasi personaggio – la cosa che mi attira, è il cambiamento. Se il personaggio non cambia, in particolare in una serie, non è interessante per me. Il motivo per cui mi piace Breaking Bad, che è forse ancora il mio show preferito, è Walter White. Lo vedi trasformarsi, ed è qualcosa di terribilmente affascinante. E penso che molti show televisivi non abbiano successo perché i personaggi diventano immobili. Se piacciono all’inizio, gli autori continuano con quello che funziona, ma diventa noioso per me, sia da attore che da spettatore. E il nostro materiale di partenza e i nostri autori hanno sposato il cambiamento.”.
Game of Thrones ha colpito al cuore anche chi ha fatto di “change” la sua parola d’ordine, niente di meno che il presidente Obama. Dinklage rivela di essere addirittura stato invitato alla Casa Bianca: “[…] Non sono potuto andare. Non avevo idea del perché fossi stato invitato. Era una conferenza o qualcosa del genere. [L’invito] arrivava da Michelle Obama. Mi piacerebbe pensare, nella mia fantasia, che sia andata così ‘Invita Peter, giusto per avere qui qualcuno di Game of Thrones’.“.
Se ai fan delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è ovvio perchè Dinklage abbia accettatto di recitare nella fortunata serie (chi mai avrebbe potuto rifiutare?), l’attore ha qualche ragione in più, oltre all’amicizia e stima che lo lega a David Benioff.
“Era qualcosa che non avevo mai incontrato, soprattutto nel genere fantasy, nonostante mi rifiuto ancora di chiamarlo fantasy, anche se abbiamo i draghi e tutta questa roba. […] Ha stravolto lo stereotipo del nano nel fantasy. Si tratta di un eroe allo stesso tempo”.
Dinklage ammette di aver adorato capolavori di genere come Il Signore degli Anelli, ma ammette di trovare limitati quei ruoli dal punto di vista umano della propria condizione.
“Ho fatto Le Cronache di Narnia, con la barba lunga e tutto, perché volevo molto esplorare tutto ciò, e ne ho un’opinione dall’interno, ma sento che questo personaggio, Tyrion, era un essere umano completo. Shock!
Penso che esista una responsabilità che riguarda gli attori e i ruoli che interpretano e… non so … non che dovremmo fare tutto per una causa, perché sono assolutamente contro questo; interpreterei un assassino, o qualsiasi cosa. Ma penso che esista una responsabilità, socialmente parlando, di andare a dormire la notte felice con i personaggi che interpreti e il lavoro di cui hai deciso di far parte. E penso che ci siano delle cose là fuori per i nani che credo perpetrino uno stereotipo che credo sia necessario osservare. Alla fine, è una grande parte ed è davvero scritta bene.”.
Le vicende di Tyrion Lannister e gli intrighi all’ombra del Trono di Spade, torneranno il 6 aprile su HBO, con quella anticipata come la stagione più epica di sempre.