
Game of Thrones: 30 curiosità sull’episodio 8×03 – The Long Night
L’episodio della Battaglia di Winterfell (altrimenti noto come The Long Night) è stato tra i più spettacolari della storia della serie tv. Tanti personaggi ci hanno lasciato, tanti sono sopravvissuti (ancora non si sa bene come). Ma dal punto di vista tecnico (buio a parte), The Long Night è un’ottima prova per la crew di Game of Thrones.
Nel video “Inside the Episode”, gli addetti ai lavori hanno svelato alcune curiosità e retroscena della puntata.
Ecco quindi le 30 curiosità sulla Battaglia di Winterfell e l’episodio The Long Night
Una notte lunga 11 settimane

1 – L’episodio Long Nightè stato girato in 11 settimane di riprese notturne – 55 notti di fila. La crew ed il cast arrivavano sul set verso le sei di sera e le riprese duravano fino alle cinque, sei del mattino.
2 – Il regista dell’episodio è Miguel Sapochnik. Si tratta dello stesso regista che ha girato gli episodi 5×08 – Hardhome e 6×09 – Battle of Bastards. David Benioff ha confermato che sia lui che D.B. Weiss ritenevano essenziale che ci fosse lui alla regia di questo episodio.
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3 – Sapochnik ha detto che non si sarebbe mai aspettato che l’esperienza fosse così difficile e che non ha intenzione di rifarlo mai più.
4 – Le scene di Daenerys (Emilia Clarke) e Jorah (Iain Glen) sono state girate ad una temperatura di -14°. Secondo Emilia, faceva troppo freddo anche per nevicare. È quando l’ha saputo che ha capito di essere nei guai.
5 – Maisie Williams (Arya) ha ricevuto una chiamata da Saponchik circa un anno prima dell’inizio delle riprese. Il regista l’ha avvisata di iniziare ad allenarsi e migliorare la sua resistenza per l’episodio Long Night.
Maisie Williams e le scuse sul set

6 – Nella prima stagione, Maisie aveva scelto di imparare a tirare di scherma con la sinistra perchè Arya è mancina nei libri. In realtà Maisie usa la mano destra. Questo le ha permesso di diventare una combattente ambi-destra ed è per questo che usa con facilità i due bastoni dell’arma realizzata da Gendry.
7 – Maisie Williams, che fa quasi tutti i propri stunt da sola, ha ammesso di essersi scusata tantissime volte con le comparse con cui girava. Più di una volta, infatti, si è lasciata trasportare dal combattimento, colpendoli più forte del previsto. Ouch.
8 – Sapochnik e la Williams hanno ideato insieme la scena della libreria. Il regista ha portato l’attrice sul set, doveva aveva dato a ciascuna delle comparse un preciso percorso da seguire nella libreria, e ha detto a Maisie: “Ok, devi uscirne senza farti vedere.”
9 – Il produttore, Chris Newman, ha detto che la crew ha odiato l’esperienza (di stare svegli, di notte, per 11 settimane). “Ho detto loro: potrete non aver amato quest’esperienza ma non ve ne pentirete. Perchè siete riusciti ad ottenere qualcosa di straordinario!”
10 – La struttura dell’episodio è stata concepita in maniera “concentrica”. Si parte dalle difese esterne, fino ai fossati di fuoco e poi al castello. Ciascun cerchio di difesa che crolla spinge l’azione verso il centro di Winterfell, dove i personaggi organizzano l’ultima difesa.
Un episodio in tre parti

11 – Il direttore della fotografia, Fabian Wagner, ha spiegato che l’episodio è stato concepito con due palette di colori. All’inizio il blu con la luce fredda di una notte illuminata dalla luna. In una seconda parte, il rosso fuoco dell’inferno con le fiamme della trincea, accese da Melisandre, che inglobano tutto e prendono il sopravvento sul blu della luna. Fino alle note finali dell’episodio, in cui si torna alla luce della luna, perchè le fiamme si stanno estinguendo.
12 – È come se ci fossero delle battaglie più piccole nella Battaglia. Si può suddividere l’episodio in 3 parti distinte. Parte 1: supence; Parte 2: da quando Arya entra nel castello, è il film horror; Parte 3: film d’azione. Ogni parte ha ritmi diversi, che permettono di seguire i personaggi per periodi più lunghi di tempo.
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13 – La trincea è stata realizzata da circa 900 “tronchi di legno metallici”, che quindi potessero bruciare per 11 settimane senza consumarsi. Era lunga quasi 300 metri, dal momento che circondava tutto il castello.
14 – Per creare una fiamma abbastanza alta in esterna sono state utilizzate delle cisterne metalliche con acqua. Era il metodo più veloce, economico e facile di creare una fiamma che durasse a lungo. C’erano circa 16 cisterne.
15 – Bella Thorne (Lyanna Mormont) ha ammesso di essere rimasta molto soddisfatta dalla scena della sua dipartita. “Fin dall’inizio avevo deciso che sarei rimasta contenta solo con una delle due cose: finire sul Trono di Spade, molto improbabile, oppure una morte degna. Quindi sono contenta.”
Una settimana (letteralmente) sotto terra

16 – Nella scena delle cripte, Sophie Turner (Sansa) ha ammesso che i non-morti erano talmente realistici da farla piangere. Per davvero.
17 – La scene nelle cripte ha richiesto una settimana di riprese.
18 – Per riempire il campo di battaglia di corpi morti, a differenza della Battle of Bastards, non sono stati usati corpi singoli ma delle placche create appositamente, che avevano la forma di un gruppo di corpi, che potessero essere trasportati da una parte all’altra del set. Se c’era poi bisogno di primi piani, comparse venivano vestite come corpi morti e lasciati lì per la durata della scena.
19 – Gwendoline Christie (Brienne) ha detto di aver apprezzato particolarmente la sequenza della battaglia in cui lei, Jaime e Podrick sono a spalle contro il muro e combattono contro i non-morti.
20 – Daniel Portman (Podrick) ha rivelato che la sequenza della battaglia, verso la fine, è stata molto claustrofobica.
Kit Harington avrebbe voluto il colpo finale

21 – Kristofer Hivju (Tormund) si è divertito molto nella sequenza in cui combatte sulla pila di corpi. Più di una volta è “morto” mentre girava, perchè colpito da uno degli Estranei.
22 – Durante la sequenza in cui Jon (Kit Harington) corre lungo il cortile di Winterfell, fino agli ex-canili dei mastini di Ramsey, in cui poi si rifugia, è stato necessario coordinare ben 15 comparse perchè gli “cadessero” addosso al momento giusto.
23 – Kit Harington ha ammesso di essere rimasto particolarmente deluso nello scoprire che non sarebbe stato lui ad uccidere il Re della Notte e che, invece, sarebbe stata Arya.
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24 – Dan Weiss e David Benioff hanno ammesso di aver saputo che sarebbe stata Arya ad uccidere il Re della Notte da almeno tre anni a questa parte.
25 – Saponchik ha raccontato che tutti erano d’accordo che la parte pre-uccisione avrebbe dovuto essere la sequenza “sono spacciati”. Tutti i personaggi sono raffigurati al limite della resistenza, come se stessero per morire. Anche se sai che non moriranno, senti la lor fatica e disperazione.
Una colonna sonora spettacolare

26 – La colonna sonora utilizzata per la scena finale è di Ramin Djawadi e si intitola The Night King. È disponibile su Spotify.
27 – Nel combattimento di Daenerys e Jorah, sebbene Daenerys non dovesse sembrare del tutto inetta, tutti erano d’accordo che si trattava del grande momento di Jorah e Iain Glen.
28 – Iain Glen pensa che la scena pià soddisfacente di questa stagione fosse proprio quella del suo ultimo combattimento per proteggere Daenerys. Per lui è stata una scena provante ma anche molto gratificante.
29 – Maisie Williams è contenta che sia stata lei ad uccidere il Re della Notte e non Kit Harington.
30 – Benioff ha rivelato che, sebbene Jon Snow sia sempre stato l’eroe, non volevano scadere nella banalità con le loro scelte. Per questo hanno lasciato che fosse Arya a uccidere il Re della Notte.