
Game of Thrones: Inglorious GoT Awards – Episodio 7.03
Il tanto atteso momento è arrivato infine: gli Inglorious GoT Awards sono tornati. Ah, no, forse il gran momento era quello dell’incontro tra ghiaccio e fuoco? Si, perché le roselline che vengono potate dove vogliamo metterle? E quell’altro che torna e c’ha una contentezza che non ti dico? Si, vabbè, abbiamo scherzato: aspettavate tutti i premi in verità. E quindi eccoli.
Premio Carlo Conti guarda e impara a ser Davos Seyworth che, dopo averci provato vergognosamente con Missandei dicendo che a casa sua non c’è mai stato ma gli hanno detto che ci sono un sacco di belle farfalline, evidentemente stava ancora pensando alla figura rimediata davanti a lei per quel volo di draghi a quindici centimetri dalla sua capoccia; quando gli tocca presentare degnamente il suo re se ne esce con un sinteticissimo “e questo è Jon Snow…. ah, ecco che dovevo dire, il King in the North” e però poi peggiora tutto quando parte in quarta e dice pure quello che era meglio tacere.
Premio Cedi lo passo no cedi lo passo tu a Daenerys Targaryen e Jon Snow che omaggiano il cinema italiano facendo un reboot di una scena topica dell’ Armata Brancaleone con Dana nella parte di Brancaleone da Norcia (tu non sai chi sono io, ora te lo dico, sono questo e quello e quindi inginocchiati e levati che devo andare a prendermi i sette regni che sono miei e basta) e Jon come Teofilatto dei Leonzi (ma chi ti conosce, ma che vuoi, ma vedi a questa, io che sono di nobile famiglia anche se tutti schiattati e comunque ho fatto una carriera io che tu te la sogni).
Premio Curiamola questa insonnia a Cersei Lannister che veramente dovrebbe dormire un poco perché a star sveglia la notte cento ne pensa e cento ne fa e una più bastarda dell’altra e comunque chapeau non tanto per la sottile crudeltà con cui torturerà Ellaria (e noi fessi a pensare alla Montagna), ma per la faccia di c..o con cui dice che quella piccola esplosione che ha sfasciato mezza città e mezza nobiltà dei Sette Regni è stato un incidente, ‘ste fughe di altofuoco so’ proprio difficili da prevedere, signora mia’.
Premio Ma chi io? a Theon Greyjoy che compare stavolta giusto il tempo di essere ripescato come un cefalo alla deriva ma basta a chiarire ogni dubbio sul suo tuffo della settimana scorsa e cioè non è che stava scegliendo la strategia più redditizia per salvare Yara cercando rinforzi, è che proprio se la faceva sotto il che non è che sia molto apprezzato da quella raffinata congrega di velisti che è la ciurma incazzata di una nave superstite.
Premio Ma che bella carriera a Samwell Tarly che è destinato a rimpiangere il giorno in cui gli è venuta questa brillante idea di prendersi la laurea per passare di grado alla Barriera e quindi stavolta come ricompensa per aver curato una malattia incurabile che attacca il cervello togliendo qualche crosticina e passandoci la pomatina si becca il gran premio di fare le fotocopie quando non esisteva la fotocopiatrice e quindi hai voglia a fare calli a scrivere.
Premio Vai a giocare a Risiko che è meglio a Tyrion Lannister che, non essendo più in grado neanche di rifilare le sue battute più riuscite perché lo sgamano subito (e, però, pure tu, ‘sta storia del saggio che ti ha detto la usi a mo’ di tormentone, dopo un po’ non fa ridere più), decide di dimostrare che dopotutto Tywin buonanima non è che avesse tutti i torti a vederlo inadatto dato che in due sole mosse è riuscito a perdersi una intera flotta, due casate alleate e metà dell’esercito di terra e però ancora ci prova a dire che comunque è meglio fare come dice lui perché lui sa come si vince una guerra (eh, si, proprio).
Premio Oh che bello che sei qui ma anche quando te ne vai a Brandon Stark che era così contento di rivedere la sorella dopo anni di sofferenza e peripezie (e mesi che devo sorbirmelo e trascinarlo avanti e indietro, aggiungerebbe una Meera che finalmente riesce a sbolognarlo a qualcun altro) che la prima cosa che gli viene in mente di fare è ricordarle come era bella quando Ramsay l’ha stuprata e comunque, a proposito, neanche te lo spiego che vuol dire che sono il Corvo a Tre Occhi tanto non capisci niente e fammi parlare con Jon sai quanto me ne frega di te e di quello che pensi.
Premio Io rispetto i giuramenti ma anche no a Randyll Tarly che è comparso per tipo dieci secondi che sono comunque più del tempo che è durata la sua recita del tipo inflessibile che mai e poi mai tradirebbe un giuramento fatto perché l’onore non si compra e quindi dove firmo per essere Warden of the South e tranquilli la penna ce la metto io, l’ho già pronta a portata di mano.
Premio Signori si nasce e io non lo nacqui manco per niente a Euron Greyjoy che, signore e signori, è il primo a vincere un doppio premio ma come si fa a non dare il giusto riconoscimento alla finezza di un uomo che, dopo essere entrato a cavallo nella sala del trono (ma almeno il cavallo si è mantenuto a differenza di quello di Tywin), sfoggia un repertorio di alta classe quando, da aspirante marito premuroso, chiede al futuro cognato come la sorella preferisce essere deliziata (e non sapete che ci è voluto per non usare quell’altra parola che vi è venuta in mente mentre leggevate la frase ma qui siamo personcine a modo mica Greyjoy a caso).