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Game of Thrones: ecco chi è il torturatore di Theon

Attenzione, SPOILER sul finale della terza stagione!

Tra i momenti più raccapriccianti di questa terza stagione di Game of Thrones, ci sono senza dubbio le scene di tortura a scapito di Theon Greyjoy (Alfie Allen), un tempo amico fidato del Re del Nord caduto poi in disgrazia a causa della sua stessa scelleratezza. juego-de-tronos-game-of-thrones-walk-of-punishment-frikarte-theon-greyjoy

Dopo la distruzione di Grande Inverno, il destino di questo personaggio rimane un mistero fino al quarto libro, ma gli autori della serie sono riusciti a inserirlo in molti episodi, suo malgrado. Rinchiuso nelle segrete di un misterioso castello, Theon ha subito torture psicologiche e fisiche di ogni tipo, tra cui la presunta asportazione della sua amata virilità.

Nell’ultima puntata, dopo il massacro di Robb Stark per mano del suo stesso alfiere Roose Bolton, l’identità del misterioso torturatore è stata finalmente rivelata: il giovane psicopatico interpretato da Iwan Rheon, non è altri che Ramsey Snow, il figlio bastardo del Lord traditore, il cui simbolo non a caso è l’uomo scuoiato.

Rheon, che alcuni conoscono dai tempi di Misfits, ha dovuto mantenere il segreto sull’identità del proprio personaggio, ma non è stato facile. La curiosità sul ruolo del sadico torturatore era forse l’unico stimolo che facesse digerire le truculente crudeltà sul povero Theon. iwan-rheon-game-thrones-season-large

‘Ovunque tu vada, la gente cerca di fartelo dire. È stato divertente, un sacco di amici impazzivano per lo show prima [che fossi scritturato]. Adesso mi dicono cose del tipo “tu, orribile piccolo bastardo.’

Nella quarta stagione ci aspettiamo un ruolo da cattivo alla luce del sole per il perfido Ramsay, anche se tutto quello che Rheon riesce a confessare è che ‘non ne ho la più pallida idea. Non vedo l’ora di scoprirlo almeno quanto voi‘.

Puci

La linea comica non le appartiene. Scrive di trash e di serie in costume. Se poi sono trashate in costume, ancora meglio. Ogni tanto twitta @Lucia_Rino

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