
Game of Thrones: 20 episodi da rivedere prima dell’ottava stagione
Il tempo stringe e il 14 aprile, data d’uscita dell’ottava e ultima stagione di Game of Thrones, si avvicina. I più previdenti avranno già da tempo iniziato il rewatch, prontissimi e gasatissimi per l’uscita dei sei episodi finali. Probabilmente però non tutti saranno stati in grado di essere così previdenti!
Ecco perchè abbiamo pensato di aiutare queste povere anime con una watchlist ridotta. Del lungo elenco di episodi di Game of Thrones ve ne consigliamo un numero limitato. Una quantità ideale, che potrebbe aiutare a rinfrescarvi la memoria sui momenti chiave di queste passate sette stagioni. Queste straordinarie, epiche, indimenticabili stagioni.
Ecco allora i 20 episodi di Game of Thrones da riguardare prima del 14 aprile (qui un po’ di teorie sull’ultima stagione)!
1.01 & 1.02 – L’Inverno sta arrivando & La Strada del Re

Non basta guardare il pilot di Game of Thrones per ricordare l’importanza di questa serie TV. Il primo episodio serve ad introdurre i personaggi, le casate, spiega il non facile funzionamento del mondo di Westeros e introduce in parte la sua storia. È tuttavia l’episodio due quello che inizia ad avvicinare lo spettatore ai protagonisti. Nel primo episodio conosciamo gli Stark, i Lannister, vediamo Daenerys e Drogo per la prima volta, incontriamo Tyrion. Ma è nel secondo episodio che Jon e Robb si vedono per l’ultima volta, così come Ned e quello che da tutti è considerato il suo bastardo.
Diciamo pure che il secondo episodio, inscindibile dal primo, è quello che ti fa realmente capire che, nel bene o nel male, Game of Thrones è entrato nella tua vita. E non può più uscirne. Ah e l’episodio due è anche la prima (ma non ultima) volta in cui Tyrion schiaffeggia Joffrey.
1.09 – Baelor

Il punto di non ritorno per Game of Thrones è senz’altro l’episodio 9, ricordato anche l’episodio in cui Ned Stark ha perso la testa. Episodio chiave anche per la carriera di Sean Bean che, da allora, muore con una costanza allarmante nei suoi progetti di grande e piccolo schermo.
Dopo la morte di Robert, Cersei strappa la delega firmata dal marito che nominava Ned reggente per Joffrey. Lo rinchiude in cella e convince il figlio a mandarlo su al Nord per diventare un confratello dei Guardiani della Notte, a patto che confessi di aver cospirato contro il re. Una menzogna per proteggere Sansa e Arya, che crede ancora nelle mani della regina.
Le promesse di Cersei potranno avere valore ma quelle di Joffrey no. Ned Stark viene giustiziato e… beh, il resto è storia!
1.10 – Fuoco e Sangue


Mentre Tywin manda Tyrion ad Approdo del Re in sua vece come Primo Cavaliere, Jamie Lannister (preso prigioniero dall’esercito di Robb) viene interrogato da Catelyn Stark e confessa di aver fatto volare Bran giù dalla torre. Ouch.
Al nord Jon è ormai il fedele scudiero del Lord Comandante, Jeor Mormont, che decide di organizzare una spedizione al nord con tutti i suoi uomini disponibili. Dall’altra parte del Mare Stretto, Daenerys brucia il corpo di Drogo e dalla sua pira emerge intatta con tre draghi, nati dalle uova che le erano state donate da Illyrio al suo matrimonio.
Insomma, l’episodio che ci fa capire un po’ di cose importanti: non sottovalutare Tyrion, per dirne una; non andare al di là della Barriera, altrettanto importante. Ultima, ma non meno importante, la figaggine della madre dei Draghi.
2.03 – Ciò che è morto non muoia mai

Potrà sembrare un episodio insignificante nell’elenco di quelli di Game of Thrones eppure il terzo della seconda stagione è importante per moltissime ragioni. Prima di tutto è la prima volta che incontriamo Maergery Tyrell, moglie di Renly e quindi Regina (I don’t want to the a queen… I want to be the Queen), ma anche Brienne of Tarth e Sir Loras Tyrell. Brienne sconfigge Loras e Renly la include nella sua Guardia d’Onore.
Ad Approdo del Re, Tyrion testa la fedeltà dei suoi compagni del Consiglio Ristretto e rivela a ciascuno (rispettivamente a Varys, Ditocorto e Maestro Pycelle) che vuole sposare Myrcella con un diverso pretendente. Alla fine è Pycelle a tradirlo e la decisione di spedire Myrcella a Dorne per sposarne il principe viene presa.
Arya, Gendry e Frittella, invece, vengono catturati per essere portati a Harrenhal. Bei ricordi quando Arya era soltanto una piccola coppiera per Tywin, non è vero?
2.06 – Vecchi e Nuovi Dei

Episodio interessante, che muove le fila di diverse figure protagoniste. C’è l’avvicinamento di Robb (promesso ad una delle figlie di Walder Frey) all’infermiera di Volantis, Talisa. Catelyn Stark che scuote la testa e ricorda al figlio “Te l’avevo detto di non fidarti dei Greyjoy!“ quando si scopre che Theon ha conquistato Grande Inverno. Lei ovviamente non sa che l’ha fatto contravvenendo gli ordini del padre – non che gliene importi.
Ad Approdo del Re Myrcella parte per Dorne e c’è una folla inferocita che attacca re, regina e Sansa Stark. È il mastino a salvare Sansa, dandole per la prima volta un piccolo assaggio della sua vera natura, tutt’altro che brutale come lei potesse immaginarla.
Ad Harrenhal Arya inizia ad assoldare Jaquen H’hgar per uccidere chi possa smascherarla. Su al Nord incontriamo finalmente Ygritte e sentiamo il fatidico: “You know nothing, Jon Snow.”. Prima dell’altrettanto fatidico “Where are my Dragons?!” urlato dalla Khaleesi alla fine, dal momento che si trova a Qarth e qualcuno glieli ha rubati. Oops.
2.09 – L’assedio (Blackwater v.o.)

L’episodio della Battaglia delle Acque Nere (si, in inglese suona molto meglio) ci fornisce il primo, autentico assaggio di una battaglia a Westeros. Trattandosi anche dell’episodio nove arriva, in questo caso, la conferma che ci avrebbe portati a temere, da qui in avanti, l’episodio nove. Non siamo mai stati smentiti (fino alla stagione sette – ma solo perchè non c’era un episodio nove!).
L’episodio si concentra su un gruppo ristretto di protagonisti e questo permette di esplorare nel dettaglio tante loro sfaccettature. Tyrion è il vincitore morale di questa battaglia, salvato dal fedelissimo Podrick – di cui da qui in avanti saremo perdutamente innamorati tutti! Cersei, dopo aver denigrato Sansa, è sul punto di uccidere se stessa e Tommen, pur di non cadere nelle mani di Stannis, ma l’arrivo dei Tyrell e dell’esercito Lannister salva entrambi.
Il vero momento clou dell’episodio è tuttavia la spettacolare esplosione della flotta di Stannis, che scoppia come un petardo e incendia di verde il cielo sopra Approdo del Re. A scagliare la freccia e accendere così l’Altofuoco è Bronn, conosciuto da qui in poi come Sir Bronn delle Acque Nere. Appropriato.
3.04 – E ora la sua Guardia si è conclusa

Uno dei momenti migliori per Emilia Clarke e per Daenerys, che inganna abilmente il mercante di schiavi di Astapor e marcia fuori dalla città con un esercito di Immacolati alle spalle. Diciamo che questa stagione è il momento in cui Daenerys inizia seriamente a comprendere cosa sia la schiavitù, come influenzi le persone e quanto lei non veda l’ora di porvi termine.
Joer Mormont muore (RIP Lord Commander) durante l’attacco alla fortezza di Kraser, il matrimonio di Maergery e Joffrey è alle porte e Lady Olenna è sempre più spettacolare nell’essere la donna più anziana e meno educata dei Sette Regni. Forse nemmeno Tywin Lannister è in grado di dire tutto quello che desidera con altrettanta scioltezza!
In questo episodio conosciamo meglio la Fratellanza senza Vessili – Thoros di Myr e Beric Dondarrion in particolare. Quest’ultimo sfida Sandor Clegane a singolar tenzone ma viene ucciso dal mastino, poco prima di essere riportato in vita da Thoros grazie al potere del Signore della Luce (nel prossimo episodio, si intende). Eh si, questa è la stagione del “The nights is dark and full of terrors”, non dimentichiamolo!
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3.05 – Baciata dal Fuoco

Episodio quasi Jon-centrico. Certo, ci sono tanti eventi che si susseguono, a Westeros e anche al di là del Mare Stretto. Per esempio in questo episodio Verme Grigio diventa il capo degli Immacolati; nello stesso episodio un categorico Tywin Lannister ordina a Tyrion di prendere in moglie Sansa e a Cersei di sposare il fratello di Maergery, Loras.
In questo episodio assistiamo a due storici bagni. Il primo è quello di Ygritte e Jon Snow, in cui finalmente la bruta scopre che, dopotutto, il bastardo qualcosina la sapeva anche! L’altro è quello di Brienne e dello Sterminatore di Re. Jamie, ormai monco del braccio destro, racconta a Brienne di come e perchè si è trovato costretto ad uccidere il Re Folle e come si sia guadagnato il suo soprannome. È una scena intensa, fortissima, che capovolge definitivamente le sorti ed il destino del personaggio di Nikolaj Coster-Waldau.
3.09 – Le piogge di Castamere (The Rains of Castamere v.o.)

Veniamo a conoscenza del significato della canzone “Pioggie di Castamere” nell’episodio 3.08. Cerseri spiega a Maergery che la canzone fa riferimento alla casata Reyne, sterminata perchè aveva osato ribellarsi ai Lannister. Si tratta di un monito, noto a tutti, per ricordare di non sfidare i padroni di Castel Granito. Sentiamo la canzone per la prima volta canticchiata da Tyrion nella 2.01 ma è solo nell’episodio 3.09 che ne comprendiamo il reale significato.
Le Nozze Rosse pongono fine alla ribellione (fino ad allora vittoriosa) di Robb Stark. Walder Frey, offeso dal fatto che il Re del Nord ha tradito la parola data e ha sposato una ragazza diversa da una delle sue figlie, si allea con Roose Bolton e i Lannister per ucciderli. Muoiono Robb, Catelyn, Talisa e il figlio non ancora nato di Robb. Una tragedia, a cui Arya assiste impotente, mentre vede il corpo del fratello e la testa del suo metalupo sfilare nell’accampamento vicino alle Torri Gemelle.
Più ancora delle nozze viola, le nozze Rosse restano tra i momenti più drammatici e indimenticabili dell’intera storia di Game of Thrones.
4.06 – Le Leggi degli dei e degli uomini

Episodio girato nel corso di un’intera settimana, si tratta di uno dei momenti più alti per Peter Dinklage e per Tyrion Lannister. L’episodio del suo processo vede tante cose interessanti portate in scena. Prima fra tutte il tradimento di Shae, che testimonia contro Tyrion accusandolo di aver tramato con Sansa per uccidere Joffrey. Si tratta di una pugnalata per il Lord, che aveva spedito via la ragazza per proteggerla, non di certo perchè non l’amasse più.
Incurante delle conseguenze. Tyrion inveisce contro gli abitanti di Approdo del Re, accusandoli di essere tutti identici e di aver fin troppo presto dimenticato chi ha tenuto in piedi le difese della città durante la battaglia delle Acque Nere. Prima di ammettere che, anche se non è stato lui, avrebbe avvelenato volentieri Joffrey. Insomma, diciamo che non ha visto troppi legal drama!
Per finire, Yara tenta di salvare Theon ma quest’ultimo è ormai succube di Ramsey Bolton e non vuole scappare via con la sorella, che se ne va a mani vuote. Daenerys acconsente alle suppliche di un figlio e concede sepoltura ai maestri che aveva crocifisso quando aveva conquistato… ahm, si, scusate, liberato Yunkai.
4.08 – La Vipera e la Montagna

Proprio come le battaglie, anche i duelli hanno il loro peso in Game of Thrones. C’è il duello tra Jon e Ramsey, il duello tra Brienne ed il Mastino, il duello tra Tormud e Ser Allister (nell’episodio successivo). Poi c’è stato il duello tra Oberyn e la Montagna. Il principe Oberyn (RIP) sapeva che era stata la Montagna ad uccidere e violentare sua sorella, moglie di Rhaegar Targaryen, Elia Martell, e poi ad uccidere anche i suoi figli. Durante il duello continua ad esigere una confessione, che tuttavia arriva proprio quando lui è sul punto di morire.
La morte di Oberyn resta tra le più cruente ma anche più memorabili nella storia della serie tv. Personalmente continuo a pensare che si tratti di uno dei personaggi meglio riusciti della serie tv. Ma si sa, quelli buoni non sopravvivono mai (o comunque non a lungo!).
Leggi la recensione dell’episodio 4.08 per rispolverare tutti i dettagli del duello tra Oberyn e la Montagna.
4.09 – Il coraggio di pochi (The Watchers of the Wall v.o.)


Difficilmente potevamo trovare interessanti gli episodi alla Barriera nelle prime stagioni. Dalla terza stagione in poi il minutaggio dedicato a Jon Snow e al resto dei Guardiani della Notte, invece, diventa significativo. Ne è prova questo episodio che per quasi un’ora non stacca la telecamere dalla Barriera e dal Castello Nero, attaccati da ambedue i lati: da sud da Tormund e Ygritte, che cerca vendetta per l’abbandono di Jon Snow, e dall’altro dall’esercito di Mance Ryder.
La battaglia, che dimostra ancora una volta la maestria del team di produzione della serie tv, è forse tra le meglio girate di tutta la storia di Game of Thrones – con le dovute eccezioni, naturalmente.
Ygritte viene uccisa da Olly, che la fredda con una freccia, pensando che stia per sparare a Jon, e muore tra le braccia del suo amato. Ser Allister, ferito, sopravvive mentre Gilly ed il piccolo Sam si nascondono, come da indicazioni di Sam senior, poi raggiunti dal codardo Janos Slynth. Pyp muore con una freccia scagliata da Ygritte e Grenn, come ordinatogli da Jon, protegge il passaggio sotto la barriera e perisce per portare a termine l’impresa.
5.08 – Aspra Dimora (Hardhome)

C’è poco da fare: i migliori episodi di Game of Thrones sono quelli di battaglia. Lo credo bene: dopo che si sono allenati con la battaglia delle Acque Nere e si sono resi conto di essere bravi, era solo una questione di budget, dico bene? Per fortuna l’episodio intitolato Alta Dimora non delude le aspettative.
Ad Approdo del Re, Cersei è ancora prigioniera sotto il tempo di Baelor; Daenerys non è ancora disposta a fidarsi di Tyrion, benchè il dubbio che il nano sia arrivato al suo cospetto per aiutarla inizia a insinuarsi nella sua mente (ricordate il discorso “Break the wheel”? Ecco, è qui!); Arya è diventata una venditrice ambulante sotto ordine di Jaquen. Tutto interessante, certo, ma mai quanto la battaglia che vede Jon Snow cercare di salvare i bruti dagli estranei.
Un meraviglioso duello conclude l’episodio, quello in cui Jon finalmente sconfigge uno degli Estranei con la spada forgiata con acciaio di Valyria, donatagli dal Comandante Mormont. Lungo Artiglio fa il suo dovere e, sebbene non riesca a salvare tutti i bruti, la missione si può definire un parziale successo. Tranne per Jon Snow, per cui rappresenta l’inizio della fine.
6.05 – La Porta (The Door)

In questo episodio ci interessa poco di quello che accade sotto la barriera e principalmente quello che accade su al nord. Daenerys manda via Jorah per trovare una cura al morbo che ha contratto a Valyria; Jon Snow, Sansa e Davos discutono piani di battaglia, che si concludono con Brienne in viaggio per Delta delle Acque. Insomma cose interessanti ma mai quanto quello che accade a Bran.
Bran, durante una delle sue spedizioni nel corpo di un corvo, viene individuato dal Re della Notte e questo significa che ora il Re della Notte sa dove si trova e, poco dopo, attacca il nascondiglio del Corvo a Tre Occhi, che aveva già annunciato l’attacco a Bran. Durante la battaglia Hodor trattiene gli estranei bloccando la porta (in inglese “Hold the Door” pronunciato da Meera che, dopo, diventa “Hodor“) e perisce per salvare Bran e la fanciulla.
In italiano? Beh un po’ squallido il “trova un modo”, che poi diventa tomod e poi hodor. Nessun senso eh? già.
6.09 – La battaglia dei Bastardi

Se l’epicità potesse essere uno degli episodi di Game of Thrones sarebbe senz’altro questo. La battaglia dei bastardi, che vede finalmente scontrarsi gli Stark, legittimi detentori di Grande Inverno, con i Bolton, che l’hanno occupata in seguito all’alleanza con i Lannister, è spettacolare.
C’è poco da dire su questo episodio, se non il fatto che si tratta di qualcosa di magistralmente girato e recitato, che stabilisce senza ombra di dubbio qual è la battaglia più spettacolare di Game of Thrones delle prime sette stagioni. Chissà se l’ottava ci farà ricredere. Per rispolverare nel dettaglio gli eventi dell’episoio 6.09, leggi qui la recensione dell’episodio Battaglia dei Bastardi.
6.10 – I Venti dell’Inverno

L’episodio che si apre con la spettacolare sequenza musicale di dieci minuti di Ramin Djwadi (Light of the Seven) è quello del processo di Loras Tyrell. Il processo, a cui non partecipano nè Tommen nè la Regina, si conclude con l’esplosione del tempio di Baelor, che uccide i Tyrell e tutti i seguali dell’Alto Passero, incluso il septon stesso. Per disperazione, Tommen si lancia dalla finestra della Fortezza Rossa.
Grazie a Varys, Daenerys ottiene la fedeltà e l’alleanza delle case Tyrell e Martell e nomina Tyrion suo Primo Cavaliere. Poco altro succede, con l’eccezione di Cersei finalmente sul Trono di Spade, come aveva sempre desiderato.
7.03 – La Giustizia della Regina

Per una volta un episodio “pieno” che è straordinario in ogni singola parte della sua durata. Daenerys e Jon si incontrano a Roccia del Drago, dando inizio alla reunion tra gli ultimi due Targaryen viventi. Ad Approdo del Re Yara sfila in catene al seguito di Euron Greyjoy, mentre Theon viene ripescato dagli uomini delle Isole di Ferro e bollato nuovamente come codardo.
Sansa si dimostra una leader capace e comincia a preparare Grande Inverno per l’arrivo dell’inverno (il famoso discorso di Peter Baelish sulle battaglie da combattere in ogni momento nella propria mente). Verme Grigio conquista Castel Granito e Jamie rompe l’assedio su Alto Giardino, detenuto da Olenna Tyrell. La donna beve il veleno che le viene offerto ma non prima di aver confessato di essere responsabile della morte di Joffrey e di aver ordinato a Jamie di riferirlo alla sorella. Burn!!!
7.04 – Spoglie di Guerra

Mentre Jon continua a rinnovare la proposta di alleanza a Daenerys, quest’ultima ribadisce che acconsentirà solo nel momento in cui Jon rinuncerà al suo titolo di Re del Nord e piegherà la testa, riconoscendola unica regina. Intanto a Daenerys giunge voce della morte di Olenna e anche Theon arriva a Roccia del Drago per chidere alla regina di salvare Yara, anche se quest’ultima risulta “assente”.
A Grande Inverno c’è finalmente la reunion tra Sansa, Arya e Bran. Arya dimostra di essere diventata un’abile spadaccina, sconfiggendo in duello (di allenamento) Brienne. Il vero punto forte dell’episodio è tuttavia lo scontro che mette finalmente di fronte Jamie contro Daenerys. Epico!
7.07 – Il drago e il lupo

Per la prima volta nella storia di Game of Thrones tutti i giocatori principali della scacchiera della partita per il trono si ritrovano nello stesso punto. Daenerys e Jon cercano di convincere Cersei del pericolo rappresentato dagli Estranei. Mentre lei non è disposta a crederci, pensando sia un trucco, al contrario Jamie si mostra più convinto.
A Roccia del Drago Jon perdona Theon, spronandolo a salvare Yara, mentre al Nord l’ultimo degli intrighi di Petyr Baelish fallisce: non riesce a mettere contro le due sorelle Stark e viene accusato e dichiarato colpevole dei propri crimini, ucciso subito dopo da Arya. Sam e Bran si incontrano e confrontano “appunti” sull’identità di Jon: entrambi concordano che si tratta di Aegon Targaryen, legittimo erede al Trono di Spade.
Su alla Barriera la battaglia per i vivi è ufficialmente iniziata ed il drago di ghiaccio, guidato dal Re della Notte, distrugge una parte della Barriera. Non ricordi nel dettaglio quello che succede? Ecco la recensione dell’episodio 7.07, per una rinfrescatina!