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Cinema

France Odeon 2017: tutti i vincitori

La nona edizione del France Odeon ha conquistato Firenze dal 19 al 22 ottobre 2017 per proiettare 12 film francesi imperdibili.

Autori, registi e attori hanno partecipato ai quattro giorni per premiare le migliori opere cinematografiche prodotti dai nostri cugini d’oltralpe.

Incontri, ospiti e film in concorso

La giuria, composta da Francesca Archibugi, Concita De Gregorio Valentina Bellè ha giudicato i 10 film in competizione per la nona edizione del France Odeon, tenuta al cinema La Compagnia di Firenze.

Il Festival diretto da Francesco Ranieri Martinotti, ha consegnato il premio L’essenza del Talento Ferragamo Parfums, assegnato ai giovani artisti che meglio rappresentano il legame tra cinema italiano e francese, a Louis Garrel e Sveva Alviti.

France Odeon 2017
Sveva Alviti, Louis Garrel e Matilde Gioli, Ambasciatrice France Odeon

Louis Garrel è il protagonista di Il Mio Godard, dedicato alla rivoluzione del 1968 che ha coinvolto anche il regista, sceneggiatore e critico Jean-Luc Godard. Sveva Alviti interpreta la cantante Dalida per Lisa Azuelos in una produzione italo francese.

France Odeon 2017: tutti i vincitori

Il Premio Foglia d’Oro per il Miglior Film in concorso va a Giusto Manetti Battiloro per Petit Paysan di Hubert Charuel.

A Pierre (Swann Arlaud), si pongono insolubili questioni etiche legate al devastante abuso che la nostra società post-industriale ha compiuto e compie ai danni della natura. Questo giovane allevatore che ha ripreso l’attività dei genitori dedica ogni minuto dell’esistenza ai suoi animali.

E quando apprende che in Francia si sta diffondendo un’epidemia di “mucca pazza “ e centinaia di capi saranno abbattuti comincia ad aver paura: cosa farà adesso che strani sintomi si manifestano anche sulle sue bestie?

Negherà a tutti l’evidenza, anche a sua sorella veterinaria?

Petit Paysan di Hubert Charuel
Petit Paysan di Hubert Charuel

Il Miglior Opera Prima va a Etienne Comar con Django e la menzione speciale al protagonista Reda Kateb.

Biopic musicale di uno dei musicisti jazz più apprezzati di sempre, Django racconta un momento particolare della vita di Django Reinhardt.

Nel 1943, i nazisti che occupano la Francia intensificano le persecuzioni nei confronti del popolo gitano, eppure il successo del chitarrista manouche è tale che gli stessi nazisti gli offrono una tournée in Germania per rallegrare il morale delle truppe in partenza per il fronte. Quale sarà la scelta del jazzista? Sarà in grado di accettare una tournée per un pubblico che stermina la sua gente?

Film di apertura del Festival di Berlino, l’opera di Étienne Comar si presenta come un ensemble di più generi che spaziano dal dramma bellico-spionistico al film romantico, il tutto orchestrato da una musica coinvolgente che rende difficile lo stare seduti agli spettatori.

Il pubblico di France Odeon 2017 premia il film Aurore – 50 Primavere di Blandine Lenoir con Agnès Jaoui.

Sulla soglia dei cinquanta a Aurore le cose non potrebbero andare peggio: è stata mollata dal marito, non ha più il lavoro, sua figlia è rimasta incinta e lei sta per diventare nonna. Tutto sembra volgersi contro, finché casualmente non rincontra il suo primo amore.

Premio della Giuria a L’amant d’un Jour di Philippe Garrel.

Una notte, un padre trova sotto casa la figlia in lacrime: è stata lasciata dal suo compagno. Trattandosi di un padre premuroso che conosce l’amore, la passione e suoi tormenti l’accoglie a braccia aperte, ma le comunica che c’è una donna non solo nell’appartamento ma anche nel suo letto. È una delle sue studentesse , vivono insieme da tre mesi e ha la stessa età di sua figlia.

Il Premio dei Giovani va a Il Mio Godard – Le Redoutable del premio Oscar Michel Hazanavicius (The Artist).

Parigi 1967. Jean-Luc Godard, il cineasta più in vista della sua generazione, gira La Cinese con la donna che ama, Anne Wiazemsky, più giovane di lui di 20 anni.

Sono felici, innamorati, affascinanti e si sposano. Ma quando il film esce, l’accoglienza che riceve porta Jean-Luc a rimettere profondamente in discussione le sue idee.

Il Maggio ’68 non fa che amplificare il processo e la crisi che scuote Jean-Luc lo trasformerà radicalmente: da cineasta star ad artista maoista fuori dal sistema, tanto incompreso quanto incomprensibile.

Per la prima volta è stato proiettato al festival un film doppiato in italiano, L’arte della Fuga di Brice Cauvin, distribuito dalla Kitchenfilm, per dimostrare come un doppiaggio sia stato fatto in modo accurato e professionale.

Gli altri film al France Odeon

Durante il festival è stato proiettato in anteprima mondiale il film Diane a Les Épaules, opera prima di Fabien Gorgeart e con protagonista Clotilde Hesme.

Senza esitazione Diane accetta di concepire il figlio di Thomas e Jacques, i suoi migliori amici.

In questa circostanza, non sempre facile da gestire, la donna s’innamora di Fabrizio e portare a termine il percorso avviato diventa ancora più problematico. Al di là delle riflessioni etiche che il film suscita rispetto al tema dell’utero “ in affitto”, tema trattato qui senza retorica e attraverso uno sguardo laico, si deve dare atto ancora una volta al cinema francese, ai suoi autori, ai suoi produttori di saper seguire e raccontare tempestivamente i cambiamenti di una società sempre più complessa e difficile da rappresentare. 

Il regista Cédric Klapisch (L’Appartamento Spagnolo) torna al cinema con Ritorno a Borgogna – Ce Qui Nous Lie.

Jean (Pio Marmaï) che dieci anni prima, in disaccordo con il padre, aveva lasciato l’azienda vinicola di famiglia per trasferirsi in Australia, ritorna nella terra della sua infanzia, la Borgogna.

Ritrovare sua sorella Juliette (Ana Girardot) e suo fratello Jérémie (François Civil), alla vigilia della morte dell’anziano genitore riapre antiche ferite. Mentre la vendemmia è in corso, bisognerà ora risolvere anche le questioni relative all’eredità che porteranno alla divisione dell’azienda e a una fatale frammentazione delle vigne.

Barbara di Mathieu Amalric, La Mélodie del regista Rachid Hami e 7 Jours Pas Plus di Héctor Cabello Reyes.

Lisa Nieri

Amo le storie, che siano serie TV, film o libri. Sono sempre pronta a intraprendere un nuovo viaggio con un personaggio interessante. Che dire? Sono un'apprendista nerd!

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