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Fleming, The Man Who Would Be Bond: Recensione dell’episodio 1.01 – Episode 1

Ho pazientato, aspettato, sudato, ma finalmente sono riuscita a vedere questo primo episodio di “Fleming” e posso costatare che è valsa la pena attendere!

Questa miniserie britannica è dedicata interamente alla vita di Ian Fleming, uno degli scrittori più famosi ed amati dalle nuove e vecchie generazioni. L’ideatore dei romanzi su James Bond, è un personaggio che ha sempre incuriosito gli appassionati. Militare, giornalista e scrittore, con i suoi romanzi è stato capace di dare una nuova, originale ed innovativa visione della letteratura gialla inglese.

fleming 101 dIn questa serie veniamo catapultati solo per pochi istanti nella Giamaica del 1956, dove Fleming conduce una vita agiata e serena, con la sua amata moglie, la sua preziosa macchina da scrivere ed il paesaggio marittimo a coronare l’intero quadro. Ma sono sufficienti pochi attimi a catapultarci in una realtà ben diversa. Con un flashback la serie torna indietro di tredici lunghi anni, in una Londra più giovane e disillusa, minacciata dall’avvento dei nazisti e dei loro ideali totalitaristi.

È in questo contesto di scompiglio che troviamo il nostro protagonista donnaiolo. Fleming è un agente di cambio, annoiato e poco abile, che conduce una vita di ozi e distrazioni. Fratello di Peter Fleming, anch’esso scrittore, Ian vive all’ombra del padre morto e del fratello prediletto, dedicandosi con passione solo alla collezione di oggetti rari, sperperando i suoi averi con totale non curanza.

Sebbene possa sembrare che il protagonista sia un soggetto schivo e poco interessante, la verità è ben altra. Dominc Cooper presta il suo volto ad una figura intrigante e ricca di mistero. La superficialità, l’arguzia e la tenacia del personaggio sono delineati fin da subito, presentando un uomo schivo, ma curioso, affascinante, ma scostante, disilluso, ma ricco di immaginazione.

Non posso negare di aver apprezzato il modo in cui il protagonista ci viene presentato. fleming 101 cFleming non è perfetto, al contrario è raffigurato subito nella sua veste più sciatta: in vestaglia, nella sua camera da letto con una sigaretta in bocca ed un libro in mano, oppure a terra sdraiato al suolo con un occhio nero, o ancora accasciato su una sedia di un rinomato ristorante con un flou mezzo vuoto ed una sigaretta ormai spenta. Sono immagini queste, che permettono allo spettatore di comprendere fin da subito la stravaganza e svogliatezza dell’uomo. Fleming sta vivendo il finale peggiore, del giorno peggiore, dell’anno peggiore. Eppure qualcosa è destinato a mutare.

Dopo essere assunto dalla Marina Militare nel settore del controspionaggio, il personaggio inizia una lenta evoluzione. Comincia a guidare complesse operazioni a danno del nazismo, sfruttando il suo intelletto e la sua abilità nella lingua tedesca.

fleming 101 eIn tutto questo clima di rivolta e conflitto, Ian ha l’occasione di conoscere Ann, la donna che lo strega e che conquista rapidamente. A mio avviso c’è fin troppa semplicità nel descrivere il feeling che scatta tra i due. La scena finale che rappresenta i due amanti abbandonati ad un bacio appassionato, mentre i bombardamenti fanno cedere ciò che li circonda, l’ho trovata un po’ teatrale e a tratti forzata, ma infondo ho riscontrato la stessa sensazione in più parti dell’episodio. Mi viene in mente il primo giorno di lavoro del protagonista, che tra la confusione della stanza riesce ad “imporsi” sui colleghi, o anche al modo in cui  viene scovato mentre baratta una prima edizione nel cuore della biblioteca centrale. Ma stravaganze a parte, l’episodio pilota che apre questa serie ha chiarito con efficacia i punti di forza dello show, presentandolo come un’idea promettente che se ben sviluppata potrebbe rivelarsi un ottimo prodotto. In un momento di grandi soddisfazioni per la televisione inglese, Fleming potrebbe rappresentare l’ennesima serie indovinata del Regno Unito.

Certo, forse è presto per dirlo con sicurezza, ma a mio parere, lo show è convincente, ritmato ed interessante. Il potenziale c’è e si è visto. Staremo a vedere se verrà sfruttato nel modo giusto!

1.01 - Pilot

Promettente

Valutazione Globale

User Rating: 3.1 ( 1 votes)

Madame Tussauds

Convertita alle serie tv in giovane età, ha trascorso l’infanzia sognando di essere una sorella Halliwell, circondata da un gruppo di amici scatenati come quelli di Friends, ma validi ed eterni come quelli di Dawson’s Creek. E’ passata all’adolescenza ammirando le feste in piscina di OC e le avventure mozzafiato di Sydney Bristow di Alias, ritagliando un po’ di tempo per i medici impareggiabili di ER, ma senza scordare gli eroici bagnini di Baywatch. Oggi nel fiore dell’età, si augura un ambiente di lavoro come quello di Ally BcBeal, con il successo e la bravura di Dottor House, un marito come Neal Caffrey ed un amante come Damon Salvatore, per una vecchiaia scoppiettante come quella di Nora Walcker.

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4 Commenti

  1. B’gorno
    Ha qualche informazione su quando è in programma la visione della serie in Italia ? Ho cercato anche sul sito della BBC inglese ma non ho trovato niente.
    Grazie

  2. Buongiorno,
    difficile a dirsi al momento, non ci sono notizie di interessamenti delle reti italiane, ma nel caso venissimo a sapere qualcosa in futuro, cercheremo di riportare la notizia sul sito

  3. Interessante come serie, Dominic Cooper e sempre bravo, e poi c’è colei che per me sarà sempre Irene Adler. Bella anche la regia e la fotografia, che fa molto vintage. Poi è pieno di citazionismo molto interessante. Rimango sempre un po’ spaesato con la velocità con cui gli inglesi fanno andare avanti il tempo nelle serie: si passa dalla dichiarazione di guerra ai raid su Londra in cinque minuti… mi ha un po’ scombussolato questa cosa.

  4. Mmmm… sono perplessa.
    Dal tono generale della faccenda. Che forse si ispira anche al modo di scrivere di Fleming ma che è un po’ troppo allegrotto per i miei gusti. Non sono una fan di Dominic Cooper anche se riconosco il suo fascino. Ma il suo personaggio è un po’ fumettoso e gli avvenimenti si susseguono un po’ a casaccio… con il filo conduttore forse di questa magnetica storia d’amore? Vedremo come procede…

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