fbpx
CinemaNews Cinema

Festa del Cinema di Roma 2017: la giornata di Xavier Dolan

È sbarcato venerdì alla Festa del Cinema di Roma Xavier Dolan, il ventottenne regista canadese, enfant prodige del cinema contemporaneo.

Un’accoglienza da superstar che ha visto esaurirsi, in pochi minuti, gli oltre 1000 posti della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica. Il tutto accompagnato da un red carpet affollatissimo.

Regista già a 19 anni con il film J’ai tué ma mère, Xavier ha spiazzato tutti dichiarando che il suo vero amore è quello per la recitazione. “Credo di preferire la recitazione ma quando io dirigo in qualche modo continuo a recitare, insieme ad attori che ammiro” ha dichiarato.

Dolan ha affermato senza problemi di essere stato un autodidatta nel suo lavoro, e di aver cominciato così presto per via della disoccupazione, oltre che per la sua grande passione.

“Stavo da solo tutto il giorno nel mio appartamento, senza soldi e senza far niente. Avevo lasciato la scuola ma non stavo facendo niente, così mi sono messo a raccontare storie”.

Ha solo ventotto anni Xavier Dolan, ma ha già al suo attuale 7 film da regista che gli sono valsi due premi a Cannes. Tra questi, Les Amours imaginaires, Mommy, È solo la fine del mondo, e l’ultimissimo La mia vita con John F. Donovan, in cui dirige Jessica Chastain, Natalie Portman e Kit Harington. Inoltre nel 2015 scrive e dirige il videoclip di Hello, singolo della cantante Adele.

La passione per la regia, racconta, la deve anche a Leonardo Di Caprio. A 8 anni vide Titanic al cinema con sua madre e si innamorò perdutamente dell’attore e della storia. Dolan è apertamente omosessuale, e non ha mai fatto mancare il suo supporto alla comunità LGBT.

Non fu esattamente quello l’inizio di tutto, ma certamente rappresentò uno stimolo importante per l’idea di una carriera futura.

Elegante e bellissimo, il biondissimo regista ha confessato sul finale che una delle sue pellicole preferite degli ultimi anni è italiana.

“Circa due settimane fa ho visto questo bellissimo film, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, e mi è rimasto dentro. E’ così profondo, saggio, tenero, nel modo in cui guarda all’amore. È un film che parla anche di grande dolore, non solo d’amore. L’ho adorato.”

A fine evento, Xavier Dolan ha voluto ringraziare per la sua giornata a Roma con un post su Instagram, tutto interamente in italiano:

Cari amici di Roma e d’Italia, volevo ringraziarvi per queste incredibili 48 ore. Ringrazio il Festival di Roma di avermi invitato. Che gioia poter parlare dei films, della vita, di cinema per un pubblico cosi generoso e comunicativo. Non immaginavo che sareste stati cosi numerosi ad accogliermi, sotto il cielo grigio, ma romantico, dell’autunno italiano! L’idea di una Masterclass é lusienghiera ma sempre un po ridicola per me che sono ancora giovane e ignorante. Rimedio a questa ignoranza venendo verso di voi e imparando a conoscervi, nel contesto fugace che ci é dato per incrociare i nostri sguardi, stringerci la mano. Riparto ora verso altre avventure, ma talmente motivato. Vedervi ieri cosi numerosi mi ha toccato il cuore. Amo l’Italia. Amo la sua passione, i suoi eccessi, i suoi gusti, i suoi drammi che sono profondi come il suo amore per la gente e per le cose. Sono venuto per la prima volta in Italia a otto anni e credo davvero che questo paese non mi ha mai lasciato. Siete stati magnifici ieri. Vi ringrazio per i doni, per i libri, per le foto e soprattutto per il tempo che mi avete regalato. Ci rivedremo presto, ne sono certo. Torno a casa per finire John F. Donovan. Devo finirlo se voglio rivedervi, un giorno !!! Torno a Montréal felice e pieno di speranza, dopo aver passato questo fine settimana a Roma stretto a voi. E come dicevamo ieri, lunga vita ai guerrieri e ai sognatori !!! A presto ! Xavier

Un post condiviso da xavierdolan (@xavierdolan) in data:

Simone Bottaro

Laureato in Lingue, letterature e culture straniere presso l'Università degli studi Roma Tre, ama leggere e scrivere. Appassionato di musica, cinema e serie tv, adora il mondo anglosassone e in particolar modo quello statunitense, ma ritiene assolutamente insuperabile la bellezza dell'Italia. Amante delle comedies musicali (Glee), segue tra gli altri generi Grey's Anatomy e How to Get Away with Murder.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back to top button