
Fear the Walking Dead: Recensione dell’episodio 2.07 – Shiva
Shiva è una delle principali divinità del ricco pantheon induista e rappresenta aspetti contradditori che si fondono in una mistica armonia. Shiva è infatti la forza che dissolve e distrugge i mondi, ma anche quella che li rigenera e li sostiene; il più perfetto degli asceti, ma anche il danzatore sensuale e sfrenato; il padre che taglia la testa al figlio nell’estremo sacrificio, ma anche il genitore che dispensa per lui ogni felicità fisica e spirituale. Una figura complessa che si presterebbe bene ad ispirare una dualità caratteriale dei diversi personaggi di una serie tv. Se non fosse che il nome della divinità indù è usurpato come titolo del midseason finale di Fear the Walking Dead capace di far desiderare l’intervento del dio omonimo nella sua sola forma distruttrice.
Sebbene fosse chiaro fin dalla premiere di questa seconda stagione e spudoratamente evidente dallo scorso episodio, gli autori ce la mettono tutta per smentire le poco lusinghiere accuse di vergognoso plagio della serie madre. Forse offesi da chi (ossia, tutti) aveva visto nell’arrivo alla fazenda di Celia un copia/incolla della storyline della fattoria di Hershel che aveva occupato la seconda stagione (toh, anche qui seconda stagione) di The Walking Dead, il team guidato da Robert Kirkman e dallo showrunner Dave Erickson riesce a fare anche di peggio. Non solo la fazenda brucia in un incendio che si propaga dalle cantine al tetto nel tempo di un amen (roba che un deposito di cherosene ci mette più tempo a bruciare) ripetendo (aridaje !) l’epilogo della fattoria del padre di Maggie, ma a quel finale ci arrivano dopo una serie di scelte che oscillano tra il nonsense, l’irrealistico e nuovamente il copia/incolla. Gli unici personaggi che si salvano da questa epidemia di assurdità sono Ofelia e Alicia per il solo motivo che sono completamente inutili allo sviluppo della trama e continuano a fare le belle statuine con il broncio. E pensare che Alycia Debnam Carey ha lasciato The 100 e il personaggio di Lexa per finire a fare la bella tenebrosa in questa brutta copia del peggio di The Walking Dead. Assolto, invece, il resto del cast perché paradossalmente proprio la piattezza interpretativa degli attori si sposa bene con la monotonia dei protagonisti a cui sono chiamati a dar voce. Come rendere altrimenti la fissità ingrugnita di Madison, la costante espressione di chi casca dalle nuvole di Travis, lo sguardo finto maniaco di Chris?
Difficile recensire un episodio del genere il cui scopo era probabilmente quello di dare uno scossone ad una trama che, abbandonata la parentesi marinaresca (con pirati invincibili fatti fuori con un trucco elementare), si era incartata in una riedizione peggiorata della fase bucolica della serie madre. Fedeli al mantra che si sono dati, gli autori erano riusciti a peggiorare anche quella sostituendo la speranza irrealistica ma comunque fondata su basi razionali di Hershel in una cura futura, con il fanatismo religioso di una Celia che, in questo episodio, arriva a vedere nei morti viventi l’agognato manifestarsi della promessa cattolica della vita eterna. Da quest’ottica distorta nascono l’odio insopprimibile per un Victor che giustamente dissente dalla sua strampalata filosofia e la simpatia per un Nick che invece si aggrappa senza convinzione a questo vaneggiare per un sincero opportunismo. Celia crede nella vita eterna su questa Terra, ma deve aver letto male i testi biblici avendo scordato che la resurrezione dei morti si riferisce alla vita nel mondo che verrà e che sarà fatto di pace e spiritualità, non di lotte continue e cadaveri che bramano carne umana. Inoltre, se tanto buoni sono per lei i walkers, perché tenerli rinchiusi e non lasciare che svolgano la loro benefica missione trasformando tutti i sopravvissuti in eternamente vivi? Che ci sia un fioco barlume di una sana incoerenza? Non lo sapremo perché Celia, la diffidente matrona che vuole cacciare Madison solo perché crede che non potrà mai convertirsi, che lega Daniel ad una sedia in una cantina e arriva a comprendere i motivi della sua improvvisa follia, è poi tanto ingenua da entrare nella cella dei walkers lasciando in bella mostra le chiavi per farsi chiudere dentro così che la tanto vituperata Madison possa prendere possesso di tutta la fattoria. Ben fatto, davvero ben fatto (e il vento che vi sta sfiorando a cento all’ora mentre leggete è quello del sarcasmo di questo commento).
Allo stesso livello di stupidità di Celia arriva solo Travis. Allontanatosi di notte alla ricerca del fuggitivo Chris, l’uomo che arriva a capire le cose sempre troppo tardi deve affrontare il pericolo numero uno: i piedi sanguinanti per il troppo camminare scalzi. Solo che… perché mai è scalzo? Si è alzato nel cuore della notte ed è partito alla rincorsa del figlio vestendosi di tutto punto, ma senza mettere le scarpe? Non le trovava sotto il letto? A salvare i piedi di Travis pensano le provvidenziali scarpe di un contadino che chissà perché mai ne abbia uno della misura giusta nonostante lui sia nettamente più basso del suo inatteso ospite. Fra l’altro, devono avere anche proprietà taumaturgiche perché un attimo dopo averle indossate Travis riesce già a scattare come un centometrista e placcare come un linebacker della NFL. Tutto per riprendere l’adorato Chris che in meno di due puntate è passato da piagnone inconsolabile per la perdita della mamma a potenziale maniaco omicida che pensa di uccidere Madison e Alycia e sequestratore di bambini innocenti a cui puntare una pistola alla tempia solo perché… gli altri lo guardano storto. E uno così non lo lasci andare via subito? No, ovviamente perché Travis si sente in colpa di averlo abbandonato e quindi per compensare ora abbandona il resto della famiglia che ha bisogno di lui. Tutto molto logico, vero? E, d’altra parte, se possiamo accettare che Daniel, l’unico personaggio che aveva mostrato una certa scaltrezza e logicità, divenga improvvisamente folle fino al suicidio nonostante avesse promesso un attimo prima di proteggere l’amatissima figlia, possiamo anche mandar giù che Nick decida di camminare in mezzo ai morti (come una Michonne della prima ora) sfruttando per l’ennesima volta il make up a base di sangue e viscere (che non si sa dove prenda fra l’altro visto che Celia non uccideva walkers).
L’attesa per la fine di questo concentrato di assurdità è stata snervante quanto il continuo spalare di Victor che impiega mezza giornata a scavare una fossa le cui dimensioni e profondità restano immutabili in ogni scena. Eppure, ce l’abbiamo fatta ad arrivare alla fine. Ricominciare dopo un simile midseason – finale sarà dura. Ma mica dobbiamo farlo per forza?
Per restare sempre aggiornati su Fear The Walkig Dead con foto, news, interviste e curiosità,
vi consigliamo di visitare Fear The Walking Dead Italia e
per The Walking Dead ITA e
non dimenticate di mettere like alla nostra pagina Facebook per essere sempre aggiornati su tv e cinema
.
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 2 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
Visitor Rating: 4 Stars