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Fear The Walking Dead: Recensione dell’episodio 2.03 – Ouroboros

“Potrebbe andare peggio….potrebbe piovere” (Igor, Frankestein Junior)

Vi chiedo scusa se parto con una citazione di una commedia per recensire questo episodio di Fear the Walking Dead ma la situazione analoga di Igor e Alex, superstite del volo 462, balza subito alla mente anche se l’abbandono dei naufraghi non fa certo ridere in confronto alla pioggia che crea la famosa gag in Frankestein Junior.

Fear The Walking Dead: Recensione dell'episodio 2.03 - OuroborosDopo un inizio di stagione completamente fuorviante dall’atmosfera che il telefilm vuole raccontare, purtroppo anche questo terzo episodio prosegue sulla falsa riga degli altri due, abbidolandoci per un momento grazie alla conclusione del racconto di Flight 462, una webepisodes di 16 mini-puntate trasmessa settimanalmente in Ottobre per sponsorizzare la seconda stagione di Fear The Walking Dead. Alex e Jake sono gli unici superstiti del volo 462, uniti da una promessa fatta dalla donna al ragazzo ormai quasi privo di vita, completamente bruciato dalle fiamme dell’esplosione del velivolo. Alex alla fine di Flight 462 rivela al ragazzo di aver preso l’ultimo posto disponibile sul volo, lasciando a terra la madre del ragazzo decretandone ovviamente la morte scontata. Anche se non mostratoci in questo episodio, Alex sembra essere molto preparata a sopravvivere alla furia zombie mondiale e sono sicuro che saprà tornare vincitrice anche da questo abbandono da parte di Strand, che sembra aver sbagliato telefilm in cui recitare.

Giù proiettato caratterialmente nel mondo della serie madre, Strand sembra aver accelerato sul processo di cattiveria/egoismo, tipico dei personaggi all’interno di Alexandria in The Walking Dead, ma la sua indole così amorale stona in maniera esagerata in un mondo dove l’altruismo e la solidarietà verso chi è in difficoltà non è ancora stata seppellita.
75380-fear-the-walking-dead-episode-203-kofferlootFear the Walking Dead dovrebbe mostrare in maniera più graduale quella corrosione del lato morale umano verso la crudeltà di chi usa qualsiasi mezzo per sopravvivere in questo mondo dalle ore contate, ma la scena finale taglia letteralmente qualsiasi ponte di passaggio, eliminando in un secondo i buoni propositi del telefilm. Ma Strand non è il solo ad avvicinarsi all’indole “assassina” ed egoista della serie madre. Chris per la seconda volta si rende protagonista di un atto di umana carità verso un ferito in fin di vita del volo 462, cancellando sul volto impassibile del ragazzo qualsiasi traccia di emozione già messa in dubbio dopo l’azione fuori luogo di scaraventare il corpo della madre in mare.

Troppi personaggi e poche sfaccettature, è questo il più grande difetto di questo telefilm che non è ancora riuscito a farci piacere nessuno dei personaggi Strand a parte, per il semplice fatto che sembra veramente essere giusto per entrare nel cast della serie madre e non in questo misero gruppo di persone senza carattere. Nel mondo delle serie tv vi è sempre stata grande difficoltà a raccontare una storia utilizzando molto personaggi allo stesso tempo, il solo Lost può vantarsi di aver fatto un prodotto ad hoc, scandagliando e facendoci affezionare ad ogni personaggio del telefilm. Che cosa ci importerebbe in questo momento se la metà della ciurma dell’Abigal venisse uccisa o catturata da zombi o pirati? Niente. Ecco il più grande sbaglio di Fear The Walking Dead, il voler raccontare una storia senza protagonisti, con la sola convinzione che il genere possa continuare a funzionare solo perché parte del titolo è figlio di uno dei più grandi successi del momento.

75380-fear-the-walking-dead-episode-203-dunewalkerCi si permette quindi di non badare ai dettagli, utilizzando stratagemmi già visti nella serie madre per far scappare Nick dall’orda di zombie o scene irreali e disgustose di zombie sotterrati fino alla vita mangiati dai granchi a loro volta mangiati dallo zombie. Ci si potrebbe fare un libro di tutti questi piccoli escamotage di bassa lega per provare a far alzare inutilmente l’adrenalina, ma in teoria ci si dovrebbe concentrare su ben altro in questo telefilm. Ci si dovrebbe concentrare su quella lotta morale per cercare di tenere insieme quel briciolo di umanità in un mondo lasciato a se stesso, si dovrebbe provare più paura e compassione e lottare per essa, senza rimanere a bocca aperta alla scena di Strand che toglie l’ultima speranza ad Alex e a Jack, lasciandoli in balia delle onde e della morte (parlo a te, Madison).

Si preferisce, invece, puntare ancora una volta sullo spettacolo americano, sulla sparatoria sulla spiaggia e sul ragazzo coperto di sangue faccia a faccia con lo zombie. Ouroboros è un simbolo molto antico, presente in tutte le epoche, è la figura di un serpente che si mangia la coda perennemente in movimento e rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso. Simboleggia quindi l’infinito, l’eterno ritorno, l’immortalità e la perfezione.

Fear The Walking Dead: Recensione dell'episodio 2.03 - OuroborosPartita come una serie diversa da quella originale, Fear the Walking Dead sta lentamente cadendo nel circolo vizioso di The Walking Dead di cibare gli spettatori di sangue, morti a sorpresa e zombie. È quindi azzeccato questo simbolo per rappresentare lo sbaglio che sta facendo il telefilm tornando a mordere la coda della serie madre, senza contare però che la mancanza di attori con carattere e una trama diversa farà finire a breve questo effetto cannibale. Che sia troppo tardi per il telefilm per prendere il largo verso una rotta diversa senza cadere vittima della ripetitività degli eventi che faranno colare a picco questa nave di carta?

P.s. Vorrei dare un consiglio a chi seleziona le comparse: potete almeno provare ad ingaggiare delle comparse un po’ più brave ad interpretare la parte degli zombie e magari dire loro di rallentare i movimenti che a volte sono più veloci di quelli umani?

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, che tanto ormai il peggio era questo (Alex dixit).

In attesa del prossimo episodio e delle prossime recensioni ricordatevi di mettere like alla nostra pagina Facebook per tutte le novità su tv e cinema.

Edoardo Romanato

Aspirante sceneggiatore e accanito lettore vi accompagnerò alla scoperta del mondo dei telefilm recensendo le mie serie preferite

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