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Fargo: la tecnica del lecca-lecca. Recensione degli episodi 3.05 e 3.06

La narrazione stirata di Fargo si condensa in dettagli che danno come la sensazione di ciucciare uno di quei famosi lecca lecca a sfera. Il gusto si fa via via più denso in bocca finché a un certo punto si ha la tentazione di spezzarlo con i denti. Di solito arriva alla fine, quando manca poco dal rimanere a bocca asciutta. E così puntualmente, anche un po’ sbigottiti, e di certo turbati, assistiamo a una rivelazione che ci sorprende e ci fa anche un po’ male.

L’episodio 5 si incentra sulla figura di Sy Feltz, l’avvocato tuttofare di Emmit, alle prese con un paio di tentazioni maligne, come il cercare di fare le scarpe al suo capo e accordarsi con personaggi assai più improbabili come il fratello Ray e la ricca vedova Goldfarb. Non la vede giusta il sempre più ingombrante Varga, tanto inquietante quanto all’apparenza vacuo e allampanato. La sua vaghezza è tutt’altro che leggerezza, è una sorta di relatività che si fa filosofia dell’esistenza. La storia è fatta di eventi casuali e di fortuite coincidenze. Sentenzia.

Varga si fa scortare da una coppia di tipi assai poco raccomandabili, eppure dall’aria grottesca giocata anche sul contrasto, un po’ come accadeva per Mr. Wrench e Mr. Numbers nella prima stagione. Ma tornando a Sy, è da loro che si deve guardare. Hanno annusato la sua poca affidabilità che potrebbe arrecare danno. Non è il caso di rischiare.

Fargo

Nelle lande grigie del Minnesota, si notano alcune tracce di giallo e di rosso. Blande pennellate di colore che non vivacizzano l’umore di nessuno, anzi.

Le case del Minnesota hanno un sacco di orsi e di raffigurazioni di bufali, mandrie possenti, come per voler schiacciare l’uomo sotto il peso di una natura molto più grande e pericolosa. La vedova Goldfarb siede come una regina in mezzo a una sala intarsiata di questi animali. Sarà il suo un personaggio da temere?

Fossi a Fargo temerei assai di più chi si dimostra troppo solerte e frettoloso, segnale incontestabile di un’anima persa.

E così i sospetti della sceriffo Gloria ricadono giustamente su un evanescente Ray, che ritroviamo nell’episodio 6 a grattarsi le mani per il nervoso. Un po’ per ciò che accade nel finale dell’episodio precedente, un po’ perché inconsciamente sa già ciò che potrebbe accadergli da lì a poco. La polizia sulle sue tracce, e ora anche gli sgherri di Varga. Voleva giocare un brutto scherzo a Emmit, si trova impantanato in una serie di fallimenti maldestri e qualche spicciolo ottenuto con il trucco dello scambio di persona. Quando in un film due fratelli gemelli non si scambieranno di ruolo, sarà perché lo sceneggiatore avrà perso qualche pagina del copione.

Tuttavia anche in questo caso il narratore dribbla i luoghi comuni e ci gioca un tiro barbino, che non svelo, perché accade alla fine dell’episodio quando addenti il lecca lecca e lo spezzi in bocca.

Il sesto è forse l’episodio più intimista, girato molto in interni, con un senso di claustrofobia crescente. La coppia di cospiratori è assediata anche fisicamente in casa, alle cui finestre appaiono ombre che si confondono, ma comunque sempre inquietanti. Sono Gloria e la collega a voler parlare di nuovo con Ray e Nikki, mentre noi pensiamo che siano i cattivoni, i quali invece, furbi, attendono al varco.

Nella sua quasi cella dove ascolta musica classica e filosofeggia, Varga ha appesa una fotografia di Stalin e sappiamo, perché ce l’ha raccontato, che nutre anche una simpatia umana per Gavrilo Princip, l’omicida dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo. Accoglie come un Mr. Wolf qualsiasi gli appelli di aiuto di Emmit, e una volta neutralizzato il disadattato impiegato del fisco (sulle tracce di illeciti compiuti dalla società di parcheggi) dovrà ora sbrogliare una matassa più complessa. Una matassa appesa a un francobollo. Scommetto che lo farà con stile, anche se è da dire che in quanto a stile l’uomo non è che ci sappia fare un granché!

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Stefano Scarpa

Digital designer e autore. Ha pubblicato il giallo "Il cimitero" con Porto Seguro Editore nel 2020. All'attivo altri romanzi editi su Lulu.com. Nato a Trieste nel 1968 vive a Roma dove si è laureato in Lettere a La Sapienza nel 1995 e sposato nel 2018.

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