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Fargo: Recensione episodio 1.07- Who Shaves The Barber

A me questa serie non piace, lo dico onestamente senza giri di parole per chiarire lo stato d’animo con cui sto scrivendo questa mia seconda recensione dello show. Ammetto anche che se non avessi dovuto recensirla avrei cessato di guardarla dopo il terzo episodio, ma ormai mia sono trascinata fino a qui e finirò di vederla in contemporanea con gli Usa. Fargo-1x07Dopo un pilot fantastico, senza una pecca e che mi aveva emozionato Fargo è rimasta in una situazione di stallo dando la sensazione che sia stata scritta da un gruppo di sceneggiatori costantemente ad un bivio, farla decollare o no? Mettere dei punti fermi o no? Se pensiamo bene alle informazioni che avevamo alla fine dell’episodio uno e a quelle che abbiamo ora, performance attoriali a parte, non c’è stato nessun accadimento davvero rilevante: sapevamo che Lester sarebbe diventato cattivo, i poster alla parete lo anticipavano chiaramente (“e se loro avessero torto?”); ci eravamo immaginati che Malvo sarebbe finito a fare i conti con Fargo, e che avrebbe continuato ad agire secondo una sua visione del mondo (aiuta Lester e si vendica dell’imprenditore greco perché preso dal “complesso di Dio”) e potevamo chiaramente immaginare che la povera poliziotta nerd di Bemidji non avrebbe mai vinto sul “cinismo” latente della sua città.  Questo gelo in cui è intrappolata la trama della serie, simile alla neve del Minnesota, è il motivo per cui non la ritengo un prodotto meritevole della parola “capolavoro”.

L’episodio sette si conferma in questo senso, un’ulteriore corsa sul posto della narrazione, nonostante un inizio molto coinvolgente grazie ad un Freeman immenso che continua ad arricchire il suo personaggio di mille sfumature. Tutto quello che accade dopo è totalmente privo di importanza perché già visto e troppo prevedibile. La poliziotta si salva e perdona Gus che le ha sparato, continua a indagare ma non arriva a niente pur avendo ricostruito il fatto nel modo corretto. Il fratello di Lester si rivela il verme che è e  finisce dietro le sbarre e Malvo si sbarazza del suo capo senza il minimo senso di colpa, prossima fermata Fargo.

fargo-1x07-lester-promo-05_midL’elemento innovativo di questo episodio sta in alcune scelte puramente registiche che si rivelano originali e interessanti, penso alla sparatoria di Malvo che non si vede ma si sente e basta attraverso le finestre dell’edificio, oppure ai movimenti di camera iniziali quando Chazz viene scoperto e arrestato. Ma oltre questo e oltre la fotografia opalescente, c’è una carenza di trama che appare troppo evidente

C’è una carenza di visione di insieme in questa serie che non permette di delineare quale sia lo scopo di quello che stiamo guardando: non è completamente un lavoro sullo scontro tra bene e male nell’animo umano, ma non è neanche una serie dove si vuole ridicolizzare l’essere umano e la sua inettitudine, non è presente infatti una strada da percorrere ma piuttosto gli eventi narrati si alternano come diapositive in uno scenario surreale, che dobbiamo credere essere reale e che costantemente ci ricorda che non lo è. In questo, Fargo è una serie molto ironica e volutamente cinica ma non bastano un paio di cartellini simpatici per donare un tocco originale a dieci episodi, che sono a mio parere troppi.

Abbiamo in questo 2014 assistito a numerose serie composte da una decina di episodi che non sono risultate mai pesanti e ripetitive, ricordate True Detective (chi se lo scorda) e i suoi appuntamenti di un’ora unici e tutti memorabili senza episodi di transizione o di spiegone? Io mi chiedo perché, nonostante tutte le premesse ottime e le solide basi di partenza, non sia stato possibile raggiungere con Fargo lo stesso livello o almeno arrivarci vicino. Forse ci si è persi troppo nel “citazionismo” (non creativo stavolta)? Forse il genere “Coen” non funziona per una così lunga sequela di episodi? Forse è stato fatto troppo affidamento su un pubblico fedele? Non saprei, quello che è certo è che siamo davanti ad una serie fatta da episodi che io non  attendo con ansia e che se non venisse rinnovata non mi provocherebbe traumi particolari, quindi in un anno che ormai ci sta sommergendo di prodotti televisivi di livello altissimo e tutti meritevoli di attenzione, vale la pena davvero di continuare a vedere Fargo?

Voi che ne pensate? Commentiamo insieme!

Buon fine settimana signori miei!

Good Luck!

Who Shaves The Barber

Prolisso

Valutazione Globale

User Rating: 3.35 ( 4 votes)

La_Seria_

Studentessa universitaria, persa nella sua Firenze,sfoga lo stress da esame nello streaming selvaggio, adora le serie crime e fantasy lasciandosi trasportare a tratti dai teen drama. Cerca ancora di capire perchè le piace la pioggia incessante

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5 Commenti

  1. Devo fare un passo indietro dopo aver visto questo episodio. Se nella settimana scorsa avevo sventolato la bandiera di Fargo, in questo episodio mi vedo costretto a nascondere il vessillo di fronte all’episodio moscio e tristemente lento. Fargo alterna momenti alti con drastici momenti bassi, ma io un po’ ci credo ancora al riscatto dei fratelli Coen, la bandiera, seppur piegata, è pronta per essere tirata fuori ancora

  2. In disaccordo: vero è che questo 1×07 gira a vuoto, ma ingiusto il giudizio generale.
    Però pronto a ricredermi se mi sfagioli almeno 3-4 serie di questo 2014 migliore di questa.

    E oso aggiungere: pur l’ottimo e blasonatissimo True Detective ha proprio nell’episodio finale il suo momento down, con tanto di controfinale con spiegone filosofico piuttosto deprecabile, anzichenò.

  3. Ciao @Asf benvenuto su Telefilm Central, dunque la mia delusione viene dal fatto che forse dieci episodi sono troppi e che se le storie si fossero sviluppate in cinque sei episodi da un’ora, sarebbe stato più bello anche la visione e non a tratti stancante come mi risulta adesso.
    Sul finale di Td non mi trovi d’accordo, io l’ho trovato giusto, un finale diverso da quello che ci poteva essere, infondo tutta la serie era filosofica se vogliamo, quindi la fine io non l’ho percepita come un momento down, ma come un momento di speranza. Però capisco che ad alcuni non abbia entusiasmato perchè magari, ci si aspettava più sangue o morti o lacrime a gogo, in realtà il titolo era “TRUE detective”, quindi contava poco la storia del caso da risolvere quanto il mostrare cosa voglia dire davvero condurre le indagini su un caso di omicidio.
    Dopo questa digressione, Fargo lo sento carente d qualcosa che però non saprei definire, ma non lo ritengo il miglior prodotto dell’anno: Ho preferito Sherlok, Orphan Black 2 e Hannibal 2 e il già citato True detective. 🙂

  4. Grazie Caterina per il benvenuto. Replico solo per gusto della conversazione, e per chiarire la mia opinione sul finale di TD, chè poi siamo nell’opinabile spinto. Su True detective intendevo che nell’ultimo episodio si sgonfiano un po’ le aspettative, ma proprio nel campo del precipuo truedetectivesco 😉 Proprio perchè le dinamiche psicologiche dei personaggi costituiscono il fulcro della serie, un dialogo esplicativo di 20 minuti posto sul finale mi è sembrato: da un lato volutamente eccentrico, a voler marcare le distanze per forza dal prodotto di genere investigativo puro, dall’altro però una ridondanza, più grave perchè sul finale.

    D’altra parte le altre serie che citi confermano le nostre divergenze: di quelle 3 serie io rimasi ai soli pilot :))

  5. E’ una delle serie più belle e geniali del momento. I gusti sono gusti, ma la tecnica filmica con cui viene realizzata (Fargo è un film in 10 ore, quindi va visto nell’insieme e non nel singolo episodio, è un errore recensirla sotto il punto di vista del singolo episodio: si sa che un film ha momenti alti e meno alti) la rende un vero capolavoro di quest’anno televisivo, senza se e senza ma. Difatti è stata rinnovata con largo consenso di pubblico e critica per una seconda stagione, sperando sia all’altezza della prima. Questo episodio, pur non essendo burrascoso come il precedente, è pienamente all’altezza delle aspettative sotto ogni punto di vista!

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