
Falling Skies: Recensione dell’episodio 4.01 – Ghost In The Machine
Nell’ultimo episodio della terza stagione avevamo visto la II Mass e i Volm unire le proprie forze e cogliere di sorpresa gli Espheni in modo da distruggere la loro “griglia”. Successivamente i Volm volevano mandare tutti gli umani in Brasile perché secondo loro rappresentavano un ostacolo nella guerra contro gli avversari alieni, ma Tom riesce a convincere il comandante dei Volm, nonché padre di Cochise, a lasciarli andare e così li abbiamo lasciati, in viaggio verso Charleston con l’uccisione di Karen e il ritrovamento di Anne e Alexis (ormai di sei anni, anche se dovrebbe avere pochi mesi) che dimostra capacità particolari.
Tutto sommato la terza stagione, nonostante qualche alto e basso, mi era piaciuta perché gli avvenimenti erano interessanti e creavano tensione, gli alieni erano convincenti per quanto riguarda il loro aspetto, la loro gerarchia e i loro obiettivi e anche i protagonisti erano ben delineati ed approfonditi.
Invece questa prima puntata della quarta stagione non è che non mi sia piaciuta, perché comunque si è lasciata guardare piacevolmente, ma mi ha lasciata davvero confusa: sarà che mi aspettavo tutt’altro, sarà che dobbiamo digerire quei “quattro mesi dopo” in cui piano piano bisogna capire come sono dislocati i vari personaggi e la situazione in cui si trovano attualmente, sarà che gli alieni hanno cambiato scopi e idee, ma l’ho trovata proprio difficile da metabolizzare. Il tutto riparte con la II Mass che giunge a Charleston. Ma neanche il tempo di vederla da lontano che gli Espheni attaccano il gruppo costruendo delle recinzioni costituite da una tecnologia che uccide gli umani polverizzandoli al solo tocco. La II Mass così viene divisa in vari gruppi e la scena si dissolve ricominciando da quei benedetti quattro mesi dopo.
L’avvenimento ha, quindi, diviso i personaggi che ora si ritrovano in luoghi diversi con scopi diversi ma allo stesso tempo uno li unisce tutti: ritrovarsi. Lasciando stare Anne ed altri che vagano un po’ a vuoto alla ricerca di Alexis, la cosa più assurda è proprio il luogo in cui si trova quest’ultima assieme a Ben e Lourdes: una Chinatown trasformata in oasi di pace da un’ Alexis che, ormai adolescente bionda e con gli occhi azzurri (perché ha cambiato addirittura aspetto fisico non è dato saperlo), è la santona di quello che sembra un gruppo di invasati. Lei dimostra di avere davvero doti particolari perché, nonostante la guerra che si sta scatenando all’esterno, grazie a lei lì nessun alieno è andato mai a disturbare la loro pacifica vita e l’unico Mach che ha provato ad entrare è stato colpito e pietrificato da un fulmine e ora vengono accese candele davanti alla sua “statua”. Ben, tuttavia, non sembra affatto convinto dalla fede cieca che ha folgorato tutti e vorrebbe solo ritrovare la sua famiglia; vedremo come avrà intenzione di muoversi.
Mi spettavo che avremmo continuato ad assistere alla guerra tra i Volm e gli Espheni (con gli umani che combattono le loro piccole battaglie), i primi nel tentativo di liberare la Terra dai secondi. Invece niente, le due razze aliene hanno cambiato i loro obiettivi: vediamo solo per un attimo Cochise che dichiara a Tom che ai Volm non interessa niente degli umani se ci sono operazioni più importanti e quindi sono dovuti andare a combattere gli Espheni su altri fronti e solo poche squadre di Volm sono rimaste sulla Terra. Gli Espheni, dal canto loro, non si capisce più cosa vogliono: prima trasformavano i bambini in skitter, ora, invece, li radunano in campi in cui fanno loro il lavaggio del cervello, come facevano i nazisti. In uno di questi è presente anche Matt che, da bravo figlio di suo padre, fa credere di essere in linea con le idee dei “maestri”, ma in realtà prepara una rivolta; inoltre gli Espheni hanno costruito dei ghetti (insomma, qua siamo proprio in tema nazismo) in giro per il mondo dove collocano gli umani e pare che abbiano altri piani per loro anziché volerli uccidere. Mah! Cosa è cambiato visto che prima non vedevano l’ora di sterminarli tutti? In uno di questi luoghi si trovano Tom, Weaver, Hal, Pope ed altri della loro squadra. I primi due, a differenza degli altri, sono stati imprigionati, ma Tom finge di essere in galera per poter uscire e raccogliere informazioni sugli alieni e trovare il momento giusto per scappare e ritrovare i suoi cari ed intanto fa il paladino della giustizia mascherato diventando un idolo che si merita anche delle immagini sui muri. Bha. Questa trovata è un po’ ridicola e inutile, potevano risparmiarsela. Ok che c’è Pope che anche in questa
Insomma, un episodio che ha generato in me molte perplessità. Forse andando avanti con le puntate avremmo più chiaro il quadro della situazione e le cose si chiariranno, ma per ora c’è stato uno stacco troppo netto tra i primi minuti di questo episodio e ciò che avviene dopo quei quattro mesi che non abbiamo visto: contesto troppo diverso per quanto riguarda personaggi ed ambientazioni, obbiettivi degli alieni cambiati dal giorno alla notte dal nostro punto di vista e la parte di Alexis ancora da capire. Senza considerare quell’alieno finale (un Volm o un’altra razza aliena che viene introdotta? Io sinceramente non l’ho capito) che vuole il vigilante (cioè ZorroTom) che non si sa che fastidio possa dargli.
Passatempo piacevole certo, ma alla fine rimane molta confusione.
4.01 - Ghost In The Machine
Confuso
Valutazione Globale
A Falling Skies si sono dati la regola che in ogni premiere di stagione devono :
1.) fare un bel salto temporale da usare come scusa per cambiare scenario;
2.) introdurre alieni nuovi a piacere (prima i Volm, ora i mosconi volanti) e rigorosamente naive;
3.) resettare le intenzioni degli Espheni.
Alla fine, uno lo sa e li perdona lo stesso. Anche se, quest’ anno, sono partiti proprio esagerando con il riciclo di idee trite e consunte (i campi di rieducazione con le stesse divise dei nazisti ?!, really ?) e quadruplicando i Tom Mason (non bastava solo l’originale a fare il capo coraggioso, ora anche i tre figli fanno i capi in qualche posto e pure Anne si mette a fare la guerriera). Cmq, perdoniamo pure queste. Ma la necessità di cambiare razza a Lexi per trasformarla nel clone pacifista simil buddista di Danaerys Targaryen chi me la spiega ?