
Dracula: Recensione dell’episodio 1.02 – A Whiff of Sulfur
Faccio una premessa: non sono un’amante dei vampiri, l’ultima serie tv che ho visto sul tema è stato Buffy, quindi è da molto tempo che non ritorno al genere non morti. Non ho subito il fascino del bello e dannato e sbrillucciso della famiglia Cullen, e non provo interesse per le vicende di due fratelli che lottano stagione dopo stagione per la brunetta di turno. Quello che mi ha sempre affascinato della figura del vampiro è il suo rapporto con il tempo, come una persona può vivere sapendo che non morirà mai, ed è questa la motivazione che mi ha spinto a vedere Dracula, a fidarmi della NBC, ad aspettare ottobre in attesa di vedere il pilot… bene, potevo tranquillamente fare altro. Miei cari telefilm dipendenti, questa serie è di difficile visione, va dal brutto al brutto trash nel giro di pochi secondi, ma proprio perché gli autori sono stati così gentili da farcelo notare subito, noi recensori restituiremo il favore canzonandola già dal secondo episodio: che si aprano le danze!
Vlad e Van Helsing sono diventati migliori amici, perché condividono una moglie uccisa dal medesimo ordine pseudo-massonico che ha più il nome di un ristorante cinese di periferia: “ordine del drago”, so che è veramente esistito ma è esilarante lo stesso, comunque, a quanto pare il caro Helsing ha impiegato ben dieci anni per creare e plasmare il personaggio fittizio, dietro le cui spoglie si cela Dracula; pare che abbia preso l’idea da Mike Kelley (per chi non lo sapesse il papà di “Revenge”), tanto da mettere su una Geryson Global in piena età vittoriana. Insomma, dopo un’inizio un po’ burrascoso, per via del risveglio dopo quattrocento anni dell’uno e della pazzia dell’altro i due sono amiconi, vanno fuori a bere insieme, condividono la casa e si divertono a prelevare sangue di vampiro per creare antidoti alla luce solare: nuovi BFF.
In una Londra così brutta da essere visibile solo di notte e con una nebbia che neanche in Val Padana, giovani fanciulle scommettono su incontri di scherma, e la bionda Morgana (Merlin), che chiamo così perché mi è sfuggito il nome, perde miseramente sia al gioco che in amore, perché la sua amica del cuore Mina, ha un fidanzatino perfetto e squattrinato. Ma cosa importa, siamo in età vittoriana, si indossano solo vestiti arancioni, rossi, verdi, e fucsia, e si limona in pubblico, ma tanto, è tutto talmente finto che non ci si fa caso.
Mina, una donna un’espressione, vuole dimostrare di essere bella e intelligente (ma Miss Italia non era finita?) e per passare il suo esame, dopo non aver ottenuto appoggio da quel mollusco del suo fidanzato, accetta passaggi in carrozza da vampiri, che non possono uscire di giorno ma quando piove si (trololol). Fortunatamente Vlad sa come lavorarsi l’amore della sua vita, tanto da infonderle un coraggio tale da sbudellare un cadavere e riuscire a passare lo stramaledetto esame.
Ma, la missione di Dracula per riconquistare la bella Mina, non si limita ad offrirle un riparo dalla pioggia, infatti pare che la Greyson Global voglia espandersi e per farlo ha bisogno di quote a caso, di tizi a caso (non ricordo i nomi neanche qui), quindi cosa c’è di meglio di prendere due piccioni in colpo solo? In nostro pipistrellino assume l’innamorato di Mina, come assistente personale, per controllarlo ed usare la sua profonda conoscenza della classe altolocata di Londra (che poi come fa uno che vive in una soffitTa ad essere così ammanicato lo sa solo lui).
Se Vlad cerca di portare a termine tutte queste micro quest, il suo arcinemico, ossia l’ordine del drago (involtini primavera gratis il lunedì sera), ancora non è riuscito a capire che lui è il vampiro succhiasangue che si aggira per la city. La milf che ha una passione per il latex (materiale reperibilissimo a fine 800) si reca a cercare due mistici indovini, che altri non sono che due ragazzetti che fumano oppio e parlano allo specchio di Regina di “Once Upon a Time”, ma a quanto pare neanche questi ultimi hanno fortuna, perché il fortissimo vampiro da trovare è troppo vecchio e troppo esperto per le loro giovini menti, ma tipo levar loro la pipa no?
L’episodio si conclude con immagini a rallenty di Vlad e la milf ed un povero cadavere dissanguato, che nulla hanno a che vedere con il trash, sono solo brutte e mal girate. In particolare non comprendo perché le immagini di combattimento siamo tutte montate con il rallenty,
Aspettando di capire, cosa stiamo guardando, cosa è questa serie, quali sono i suoi scopi, i suoi temi, i messaggi che vuole trasmettere, spero che la prossima recensione possa contenere anche qualche seria osservazione, perché fino ad ora, da commentare non c’è niente se non la distruzione di una figura, come quella creata da Stoker che ha attraversato i secoli per essere poi, trattata così.
Grazie!
Good Luck!
1.02 - A Whiff of Sulfur
Fumo di Londra
Valutazione Globale
Lo guardo solo per i vestiti!! XD Queste cose non si possono fare con pochi soldi… e se si vuole farle senza soldi bisogna trovare il modo di cavarsela elegantemente. Qui non ci provano neppure. Che erano quei colori?! E i pois? La altre storture storiche sono così giganti che manco vale la pena elencarle.
Le scene in cui lui si magna di tutto hanno del serio trash e sono sinceramente inspiegabili considerato che lui vorrebbe passare inosservato. =.= Boh, il resto non so…
Pure Lucrezia era vampira… spero che il prossimo outing sia quello di Cesare XD
Io ho mollato dopo il pilot, ma sto iniziando a pensare che potrebbe essere un guilty pleasure di categoria… quasi quasi ci ripenso, intanto chiamo l’ordine del drago per vedere se fanno consegne a domicilio 🙂
Billy, ti teniamo aggiornato. Per ora siamo ancora sul confine tra l’assurdità e la noia… se merita davvero ti avvisiamo… per ora non sprecare il tuo tempo.
Questa recensione è semplicemente ridicola.
Primo: mi fa piacere che tu almeno abbia specificato che sai dell’esistenza dell’Ordine di Draco, questo comunque non ti da il diritto di prendere per il culo una parte di storia.
Secondo: la tua cultura immagino finisca lì, dato che citi Revenge come se non fosse esso stesso una citazione al ben più famoso Conte di Montecristo, a cui i produttori di Dracula hanno specificatamente ammesso di voler attingere per dare una nuova luce al personaggio.
Terzo: che questa serie fosse solamente ispirata al romanzo di Stoker, e non ne fosse la copia carbone, era già stato detto nelle interviste. Da qui il cambio di prospettiva su alcuni personaggi. Da qui un Dracula che può bruciare al sole (quando il vero conte se ne sbatteva allegramente le b….), da qui una Londra vittoriana un po’ parodistica.
Tizi a caso e quote a caso: se avessi seguito la trama, Dracula intende appropriarsi di una compagnia che produce il liquido refrigerante che serve per far funzionare la sua invenzione.
Harker: sempre se avessi seguito la trama, Harker è così “ammanicato” perchè Mina ha come migliore amica Lucy, appartenente all’alta società, che se la porta appresso a tutte le feste…e lui fa da zavorra, ascoltando pettegolezzi a destra e a manca. Ed è comunque un giornalista in un giornale scandalistico.
Ora…ammetto che una serie possa piacere o non piacere, e non discuto sulle scelte stilistiche in materia di inquadrature: ma le obiezioni che muovi al pilot ed alla secondapuntata sono assurde. Può peccare in molto altro, non certo in queste cose.
Non dovevo leggere la recensione di Caterina in ufficio, perché sto tentando di trattenere le risate a malapena… accidentaccio! Le tue sono giuste osservazioni.
Comunque, dopo essermi sorbita le prime 3 puntate (e naturalmente anch’io non mi ricordo mezzo nome dei personaggi “aggiunti” – ovvero quelli che non sono stati presi da Stoker) credo proprio che andrò avanti. Avete detto bene: è un guilty pleasure. So benissimo che è trash, gli attori (escluso Jonathan Rhys Meyers) non saranno il massimo della bravura, ci sono degli svarioni storici da paura, ok, tutto quanto, però ho deciso che continuo a guardarmelo, fosse anche solo per vedere cosa combina Dracula con Mina 🙂