
Downton Abbey: Recensione episodio 5.01 – Episode one
Siamo nell’anno 1924, Giorgio V è re, i laburisti hanno vinto le elezioni e sono passati esattamente dodici anni da quando gli eventi di Downton hanno avuto inizio. Sono anni roventi quelli che i Crawley stanno vivendo, anni in cui la spessa parete che li ha divisi non solo dal “piano di sotto” ma anche dal paese intorno alla tenuta si sta assottigliando fino a divenire un sottile velo di nebbia. Alcuni domestici nelle varie tenute dei nobili di campagna se ne sono andati preferendo il lavoro in fabbrica a quello di uomo di servizio; le tenute devono fruttare denaro e quindi vanno curate e pubblicizzate il più possibile e ormai non è più il titolo nobiliare che dona fama e prestigio ad un uomo.
Diciamoci la verità, il tema del tempo che corre e del progresso tecnologico e politico sono argomenti che Fellowes ha sviscerato in ogni possibile forma, ma in questo primo episodio della nuova attesissima stagione cambia il ritmo; improvvisamente Downton adotta una narrazione spedita, veloce e ricca di eventi proprio come l’anno che sta descrivendo e questo sorprende positivamente in quanto l’episodio vola via d’un fiato portando con sé 67 minuti non solo di bella fotografia e bei vestiti ma anche di buona sceneggiatura. Certo il livello non è quello della prima stagione però non siamo davanti alla sindrome da autocitazione noiosa che aveva afflitto la scorsa annata nella quale, forse, non si era saputa affrontare l’imprevista dipartita di Dan Stevens (che io ancora maledico!).
Si corre e tanto in questo episodio, assumiamo informazioni da ogni singola sillaba di dialogo dei protagonisti, che ci aggiornano sugli avvenimenti dopo la presentazione a corte di Lady Rose:
Upstair Lady Mary pare essersi decisa per il fascino latino di Tony Gilligam (con mio sommo dispiacere visto che tifavo per “l’omino dei maiali”) ma sebbene si renda conto di amarlo, anche se a suo modo, non è convinta di volerlo sposare forse perché non lo conosce così bene o perché di amore vero ne esiste uno solo, ma, in ogni caso, sembra preferire la vita da proprietaria terriera e amministratrice a quella di moglie. Il nostro bel Tony però sembra non arrendersi e gli sviluppi di questo possibile idillio ci terranno compagnia per i prossimi episodi. Chi non ha problemi con l’amore è Rose, che dopo la parentesi Jazz sembra voler interessarsi alle relazioni altrui e infatti cerca di far riavvicinare il povero Tom con la maestrina di campagna (che a me non piace proprio) nonostante il parere contrario di quasi tutta la famiglia Crawley (e qui Fellowes ricade nell’autocitazione Tom-Sybil al contrario) .
Ma neanche l’abilità di nonna Violet può riparare le ferite del cuore di Edith che non solo è costretta a veder crescere sua figlia nelle mani di un’altra donna, ma deve pure portare questo peso da sola, con in cuore un uomo che è scomparso lasciandola profondamente infelice. Ed è proprio durante uno di questi momenti di depressione che per errore da fuoco alla sua stanza, chiudendo questo primo episodio con Downton tra fuliggine e fumo.
Come una doccia fredda arrivano le fiamme a Downton a placare la furiosa corsa di questo primo episodio, che lascia lo spettatore soddisfatto e incuriosito, forse non con moltissimo hype però è percepibile un cambiamento nella scrittura e questo non può che essere un bene.Faremo finta che la terza stagione sia stata un enorme filler concedendo a questo piccolo gioiellino una seconda possibilità? Io si a patto che la presenza di Granny sia sempre questa!
Signori, Downton Abbey è tornato tirate fuori il servizio buono, i centrini della nonna e le tortine al limone, ci attendono episodi in cui dovremmo trattenere il nostro regal’ fiato
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Good Luck!
Episodio
Lady Violet
On Fire!
Valutazione Globale