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Downton Abbey: Recensione dell’episodio 5.05- Episode Five

Il quinto episodio di questa quinta stagione di Downton Abbey ci ha riservato molte conferme, forse fin troppe e qualche inaspettata e quasi scioccante, sorpresa. Se da un lato si continua imperterriti a mostrare una Lady Edith sempre depressa e di cattivo umore a causa della figlia illegittima che non può vedere e l’indagine sulla morte di Green che sembra non trovare una fine, nonostante non vi sia nessuna prova che possa riportare ai Bates, che pure sono sempre sotto interrogatorio; dall’altro lato lo spettatore è stato messo di fronte ad un evento del tutto nuovo nella storia di Downton Abbey: una rissa. E se vi steste chiedendo se si tratti della servitù. Bhe, la risposta è no. Ma andiamo con ordine.

Come ho già anticipato la disperazione di Lady Edith continua a farsi più incalzante, il che può essere comprensibile, ma la disperazione, spesso, porta ad agireDownton anche in modo diverso da come ci si potrebbe mai aspettare da noi, invece, la più piccola delle sorelle Grantham (ancora in vita) non fa niente per tirarsi fuori da questa situazione, nessuna follia, resta semplicemente a commiserarsi, ma mai nella sua vita ha avuto la forza di agire per se stessa, anche se questo avrebbe voluto dire andare contro il volere della propria famiglia, come Sybille, ad esempio, aveva fatto. Per lei, però, la situazione si complica ancora di più. L’avversione della Signora Drew nei suo confronti continua a crescere tanto da minacciare il marito di lasciare la città se Lady Edith avesse messo nuovamente piede in casa loro. In aggiunta, Rosemund arriva a Downton dopo aver saputo del rapporto tra Edith e la bambina, avendo capito di cosa si trattasse, e per trovare una soluzione si rivolge all’intransigente Lady Violet. Il loro piano, però, non piace molto alla nipote, che decide quindi di agire, forse. Per il momento sappiamo solo di una telefonata a Londra (che tra l’altro potrebbe essere stata ascoltata anche da qualcuno della servitù e sarebbe interessante se così fosse). Che sia la volta buona?!! Speriamo!

L’altro neo di questa stagione, a mio parere, è questo perpetrarsi delle indagini per la morte di Green, non in generale, ma piuttosto con riferimento a Downton e ai Downton (1)Bates. Sono proprio questi ultimi i principali indiziati per la morte dell’ex valletto di Lord Gillingham, ma su che base non si sa. Non ci sono prove contro di loro, eppure gli ufficiali continuano ad interrogare soltanto loro. Spero vivamente che gli autori abbiano qualcosa in serbo per questa storyline, perché altrimenti inizia a diventare decisamente superflua ed inconcludente. Il problema sta nel fatto che si sta portando la cosa troppo per le lunghe, senza mai fare passi avanti, ogni volta sembra di ricominciare tutto da capo, senza, però, arrivare ad una conclusione, non solo nelle indagini, ma nemmeno nel rapporto tra i coniugi Bates, che sono in una situazione di equilibrio precario, ma nessuno dei due fa mai un passo per rompere questo equilibrio. C’è bisogno di una svolta.

Arriviamo, invece, ad una delle dinamiche che, da sempre, mi ha più affascinata di questa serie, ossia il rapporto sempre controverso di Tom con la vita che, dopo la morte di Sybille, si è ritrovato a vivere, ed il contrasto tra la persona che era un tempo e la persona che è ora. Da quando ha conosciuto Miss Bunting, sicuramente, questo contrasto si è fatto più intenso, perché la maestra gli ricorda, costantemente, l’uomo che era e i suoi ideali e come questi ideali spesso, o sempre, non combacino con la sua attuale vita. Allo stesso tempo, però, in questi anni lui non ha potuto non affezionarsi ai Grantham, chemedium__ltBPCOVybxUM8WlZib2HH_VAi1EzGdsLYzhMF6_OBo sono la sua famiglia, nonostante lui spesso dica di sentirsi fuori luogo. Tom deve, però, decidere e capire se il disagio riguarda i Grantham o se stesso. Non si sente a suo agio a Downton o nel suo stesso corpo. Il suo animo è sempre quello di un rivoluzionario, che sente, spesso, di aver rinnegato i suoi ideali, sente probabilmente di aver tradito se stesso, ma probabilmente dovrà realizzare che nella vita si cresce e si capisce, come lui stesso dice, che non ci sono solo il bianco ed il nero, ma anche delle vie di mezzo. Finché questa cosa non sarà chiara anche a Miss Bunting, che si trasferisce in un’altra scuole (per sempre?), le loro strade non potranno incrociarsi, come vorrebbero entrambi, perché non si tratta soltanto di loro due. Tom, infatti, ha una bambina, e questa bambina fa parte della famiglia Grantham e finché Sarah disprezzerà i Grantham, per lei e Tom non ci può essere futuro.

Ma veniamo alla sorpresa del giorno. Lord Grantham è stato coinvolto in una lite furibonda. Con chi? Ma è ovvio: l’aspirante spasimante/amante di Cora, Simon Bricker. Quest’ultimo è, infatti, tornato a Downton con la scusa dell’arte e per sua fortuna è tornato nel momento giusto, ossia quando Lord Grantham avrebbe trascorso fuori la notte, lasciandogli lo spazio ed il tempo per provarci con Cora. Inaspettatamente, però, il padrone di casa decide di tornare a Downton e si ritrova davanti una bella e spiacevole sorpresa: la moglie e Bricker da soli in camera da letto. Non stavano facendo niente, ancora, e probabilmente non avrebbero comunque fatto niente, ma stiamo parlando anche di un’altra epoca. Fatto sta che quando il rivale mette in dubbio la sua attenzione nei confronti di Cora, Lord Grantham perde le staffe ed i due iniziano a darsele di santa ragione (fortunatamente senza lasciare segni) finché Lady Edith non bussa alla porta. Ebbe si, Lord Grantham ha perso le staffe, ma non è la prima volta che succede in questa stagione, se si pensa ai suoi accesi battibecchi con Sarah Bunting. Ma sono davvero solo i singoli episodi a generare questo turbamento? O Lord Grantham deve iniziare a fare realmente i conti con i tempi che cambiano e con il fatto che tra qualche anno il suo status sociale potrebbe in qualche modo non avere lo stesso peso, facendo così crollare tutte le convinzioni su cui ha sempre basato la sua vita? Questo è un aspetto che trovo molto interessante e credo che gli autori dovrebbero approfondirlo con maggiore cura.

Per il resto c’è Thomas che continua ad iniettarsi qualche strano intruglio nelle vene; Rose che ha incontrato il suo grande amore, un russo ebreo che la sua famiglia, probabilmente, non approverà; Lady Violet continua nella sua missione di allontanare Isobel dal suo spasimante; Lady Mary, invece, deve ancora liberarsi di Lord Gillingham, e Charles ha la soluzione per lei, cercare di farlo tornare con la sua ex fidanzata, funzionerà?

E’ un episodio tutto sommato positivo, anche se alcune storyline stanno prendendo una piena troppo “telenovelistica” (passatemi la licenza poetica), ma questa serie è sempre così dannatamente pertinente e ben fatta, che le si può far passare un po’ di dramma in eccesso.

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5.05- Episode Five

Una sicurezza

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Bibiana

"Shakespeare once wrote that life is about a dream, and that's exactly how i live my life. From one dream to the next."

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6 Commenti

  1. Lady Edith togli quella faccia da emorroidi e reagisci perdindirindina! Possibile che le uniche trame interessanti siano quelle di Granny e lady Crawley e la storia di Mary? Dai…i Bates sono così loffi che quasi quasi li manderei davvero in prigione; Tomas non è più lui tutto grasso sudato e cattivo senza motivo; Grantham ha perso il senno; e Tom si trascina dietro la maestrina da 5 puntate…anche basta! Evviva l’omino dei maiali che almeno fa sorridere!

  2. I Bates sono estenuanti… ma poi perchè sono 10 anni che parlano di avere figli e non li fanno?
    Io la cena organizzata da Blake proprio non l’ho capita…
    Per me Thomas sta facedo delle inizioni fuffa per diventare etero…

  3. Si anche secondo me Thomas si sta iniettando del petrolio per “cambiarsi” . La cena di Blake serve per farcelo piacere ancora di più!

  4. L’unico appunto che faccio all’ottima recensione è che il cognome della famiglia è Crawley, non Grantham 😉

  5. SI sorry, my bad… solo che a forza di chiamarlo Lord Grantham per me sono diventati i Grantham XD

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