
Downton Abbey: Recensione del Christmas Special 2015
“Well, let’s start the fun, by having tea in the library.”
È con la quintessenza della britishness che è doveroso iniziare l’ultima recensione di Downton Abbey. Come insegnò Star Trek, le nuove generazioni avanzano e “all good things must come to an end”. Al momento giusto, si spera. E se il momento giusto per Downton Abbey era passato da un po’, abbiamo almeno la consolazione di lasciarci con stile.
Nel Christmas Special che conclude per sempre la serie apologetica sulla nobiltà inglese, sir Fellowes sembra voler imbastire un dialogo tra sé stesso e i suoi personaggi, graziando ognuno di loro con un happy ending dopo l’altro.
“You are such a paradox, you made me miserable for years and now you give me my life back.”
Edith sposa il suo Matthew Crawley, coronando le speranze degli stupefatti genitori. È lei che realizza la triade di amore-titolo-soldoni che spettava originariamente all’algida Mary, fino a quando Dan Stevens non ha deciso di lasciare e ITV di rinnovare ad infinitum (fino ad ora) la serie. Elegantissima scende le scale del palazzo per farsi accogliere dall’orgoglioso padre e farsi ammirare da una chiesa gremita di servi, padroni e guest star (Rose e il marito dal nome immobiliare).
Tutto quello che non abbiamo mai osato sperare, Fellowes ce lo offre su un piatto d’argento, compreso Lord Grantham che serve champagne al suo valletto e signora, dopo la nascita dell’erede. Badate bene, ci fosse stata una settima serie, la tragedia (l’ennesima) sarebbe stata in agguato per i Bates. Ma la misericordia questa volta ha voluto che anche Anna&John (sì, nell’ultimo episodio i nomi propri sono permessi) realizzassero il sogno di diventare genitori.
“I am busy reinventing myself.”
È il finale della prevedibilità e della serenità, non sia mai che ci venga la tachicardia proprio all’ultimo episodio. Ogni corda viene tirata il giusto e ne esce un pianoforte perfettamente accordato che suona rassicuranti Christmas Carols. È un trionfo di rese, unioni, giustizie e fortune che premiano gli ambiziosi, gli sfigati e anche quelli di passaggio che come noi hanno ammirato, rimpianto (Mr Pamuk vive!) e criticato.
Niente di più appropriato della notte di Capodanno sotto le note del Valzer delle Candele (la tradizionale Auld Lang Syne intonata da Mrs Hughes, pardon, Elsie) per dire addio ai Crawley, domestici e signori, e pensionare il buon Carson, emblema di quel vecchio mondo che fa posto al nuovo. Per fortuna non manca il tempo di celebrare la più importante invenzione degli ultimi 90 anni: il phon.
“We’re going forward to the future, not back into the past.”
“If only we had the choice!”
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Buon 2016!
Visitor Rating: 5 Stars
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Non ho ancora visto l’episodio.
A me Edith non è mai stata antipatica . Quella che non ho mai sopportato è Mary ed essendo una fans di Matthew Goode la mia antipatia è aumentata 🙂
A parte gli scherzi, non ho mai visto convincente la recitazione dei 2.
Il loro innamoramento mi è sembrata una forzatura dell’autore che per forza doveva trovare un nuovo marito a Mary. Chissà perché non poteva rimanere zitella ?
I Bates hanno avuto un filgio. Bene.Speriamo non sfigato come loro.
Ok: goodbye DA.
Credo che Fellowes abbia scelto la felicità coniugale come leit motiv e punto di arrivo della serie. Le ragazze Crawley hanno tutte le carte in regola – nonché le fortune – per essere indipendenti e all’avanguardia in un periodo storico in cui non era affatto scontato dirigire un impero editoriale o una “estate” per una donna. Ma in fondo, molti di noi, questa serie l’hanno amata soprattutto per gli intrallazzi amorosi… Anche se, Eleonora, sono d’accordo con te sulla noia della coppia algida Mary-Henry Talbot… ronf ronf… e non è un caso che si scivolata in secondo piano nel gran finale. Viva Edith, la marchesa!
Concordo con la tua analisi storico-sociale.
Per quanto riguarda la “non brillante ” performance recitativa della coppia Goode- Dockery, forse puo’ essere stata influenzata dal lutto che ha colpito l’attrice e dalla poca convinzione di lui , che ho molto apprezzato in tutti i suoi lavori e che deve smetterla di fare figli , ma film ! 🙂
Mi associo al W Edith la marchesa !
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