
Dexter: Recensione dell’episodio 8.11 – Monkey in a Box
Ad averlo saputo prima. Il vero ammorre fa tornare normali gli psicopatici. Amo talmente tanto la mia bella che m’è passata la voglia di uccidere che c’avevo da quando ho sette anni. La potenza dell’ammorre. L’unica scimmia di questo episodio è quella che mi sale in spalla alla fine di questi quasi cinquanta minuti di nulla e di momenti stucchevoli e di recitazioni improbabili. La completa distruzione di ogni benché minima logica o ragione ci fosse dietro a questo show. Love is all around e non siamo nemmeno a Natale.
L’ottava e conclusiva stagione di Dexter sta riuscendo nell’impresa di toccare livelli così bassi che nemmeno le fiction nostrane ci arrivano e sta completando la totale decostruzione di un personaggio, l’annichilimento di un carattere complesso e potenzialmente carico di sfumature etiche per trasformarlo nel bamboccione innamorato e buono a cui il triste destino riserverà una fine ingloriosa, anche se hanno cercato di sviarci (qualcuno ci ha creduto?) rendendo anche troppo pacchianamente quasi riuscita l’operazione Argentina.
Il percorso di Dexter verso la fuga è bloccato da decisioni che risultano sempre più incomprensibili e allucinate, nonostante gli autori cerchino di farcele passare per serie ed inevitabili solo perché ce lo dicono. Tolta alla fine dello scorso episodio, infatti, la motivazione “devo proteggere la Vogel”, non c’era più nessun motivo per Dexter di rimanere a Miami e non scappare a gambe levate. Il nostro protagonista vuole rimanere per occuparsi della faccenda Saxon ma non perché lui è fatto così, come gli dice Hannah, cosa che Dex nega decisamente, ma perché deve. Si pensa ad un desiderio di vendetta, ma la cosa sembra abbastanza improbabile, infatti la motivazione arriva un po’ dopo. Devo proteggere la mia famiglia. Ma scherziamo? A parte il fatto che non ci aveva ancora pensato ma poi gli diventa la motivazione principale se non unica, ma Hannah ed Harrison se ne dovrebbero andare in Argentina con lui, Debra è una poliziotta cazzuta e che si sa arrangiare, Astor e Cody sono due soprammobili di cui ci si ricorda una volta a stagione. Allucinante.
Piccolo inciso sulla Vogel e la famiglia: Dexter la ha resa una figura materna nella sua testa, nonostante la conosca da un mesetto scarso e nonostante la suddetta “madre” sia sparita per l’intera sua vita dopo aver creato il codice e nonostante non si sia ripresentata per interi lustri dopo la morte del padre di Dexter abbandonandolo da solo con il suo lato oscuro. Alla faccia della figura materna.
L’indagine di Cip e Ciop sulla presenza di Hannah a Miami poi è veramente uno spettacolo di cabaret, anche perché questa continua ad andare in giro per la città senza un minimo di camuffamento, sia mai che si rovini l’acconciatura. Ma non finiamo qui, il funerale della Vogel che, visto che non c’avanza tempo e abbiamo ottimo gusto, lo trasformiamo nella festa d’addio a Dexter, gente che fa discorsi melensi e facce di attori che non riescono a tenere un espressione coerente per più di due secondi perché si vede lontano un miglio che non c’avevano proprio voglia di dire quelle battute a caso.
Tutto questa dispersione di quarantacinque minuti della nostra vita per arrivare alla scena in cui Saxon spara a Debra riducendola in punto di morte o quasi. Doveva essere il momento shock dell’episodio, il dramma epocale che lancia il gran finale ed un po’ di effetto lo fa sinceramente vedere Debra a terra in una pozza di sangue, ma la costruzione dell’evento in sé non rende tanto quanto ci si poteva aspettare. Troppa preparazione, troppi smaccatamente falsi momenti di “gioia in arrivo”, troppe cose che si incastravano per il verso giusto, senza nessun motivo logico, eravamo tutti li a pregustarci la grande tragedia che puntualmente è arrivata.
Manca ancora poco.
Note in calce:
– La storia d’amore tra Quinn e Debra è una cosa che non si può proprio guardare
– L’addio definitivo del padre di Dexter è una di quelle cose che volevo vedere da anni
– Sapendo di dover recensire Dexter, prima di guardarlo, ho ben pensato di vedermi Breaking Bad (Ozymandias). Quando uno si vuole far male.
– In una delle foto qui sopra, l’intelligentissima Jamie ha la faccia di una che sta pensando che alla famosa scimmia devono aver montato la testa storta.
8.11 - Monkey in a Box
Inguardabile
Valutazione globale
Una puntata che fino ad allora era stata positiva totalmente rovinata da un finale completamente ridicolo.
Dex e in procinto di partire con Hannah e suo figlio, vende la casa e pure la barca e viene salutato dai colleghi, Suxon ha avuto la faccia tosta di presentarsi prima alla centrale di polizia e poi a casa di Dex per chiedergli di lasciarlo stare.
Senza contare che ci sono sulle traccie di Hannah non solo l’agente dei Marshall ma anche l’ex datore di lavoro di Deb che nel frattempo e rientata ufficialmente in polizia.
Il rapporto tra fratello e sorella Morgan sembra essersi completamente ristabilito tanto è che lei aiuta Dex a catturare quella me.da di Suxon, ma quì ahimè arriviamo al finale di puntata a dirr poco stupido e senza senso.
Capisco Dex è innamorato di Hannah e ormai non sente più l’impellente bisogno di uccidere come c’è l’aveva prima, ma dopo aver dato la caccia in lungo e largo a Suxon ora che l’aveva li davanti a lui e poteva farla finita e saldare tutti i conti finali che fa? decide di farlo arrestare da Deb e che la polizia faccia “il suo corso”…
“Naturalmente” in quel lasso di tempo arriva l’agente dei Marshall che vaveva seguito Deb e vedendo legato Suxon lo libera e quest’ultimo per “ringraziarlo” non ci pensa due volte ad ucciderlo e come se non bastasse spara pure a Deb che rimane ferita.
E ora l’ultima puntata di questa deludentissima ultima stagione.