
Dexter – 6.03 Smokey And The Bandit e 6.04 A Horse of A Different Color
” Smokey and the bandit ” e ” A horse of a different color ” sono due episodi strettamente legati sotto vari punti di vista: in entrambi troviamo molte analogie tra i vari personaggi che circondano Dexter in questa sesta stagione e coloro che gli hanno gravitato intorno nel corso degli anni precedenti e che, uno dopo l’altro si sono aggiunti alla sua collezione di vetrini. Inoltre iniziano a stabilirsi delle nuove e diverse dinamiche nei rapporti tra gli altri membri del cast: ad esempio Quinn e Batista si trovano ad essere parter e devono riuscire a trovare un’ intesa nonostante le divergenze. A sconvolgere ulteriormente gli equilibri arriva un nuovo detective, Mike Anderson ( Billy Brown ), scelto dal tenente Morgan come proprio sostituto, ignorando, su consiglio dell’ amico Angel, i consigli di LaGuerta.
Molto interessante è stato il comportamento di quest’ ultima, pronta ad esultare al primo passo falso di Deb. Lo si nota dallo sguardo soddisfatto nel momento in cui Anderson, il cui arrivo lei aveva tentato di ostacolare, si presenza con arroganza a Deb, fraintendendo il suo ruolo di comandante, la quale tuttavia riesce prontamente a tarpargli le ali, dimostrando nello stesso tempo a LaGuerta di riuscire ad affrontare con sicurezza il suo nuovo compito senza bisogno del suo aiuto invadente e non esattamente disinteressato. Dal dialogo tra Matthews e LaGuerta emerge un lato malinconico della donna ( esplicitato nel gesto simbolico del prestito della collana, un modo per continuare a far parte in qualche modo di ciò che non le compete più, ma che prima era di suo dominio) la quale pare sentirsi messa da parte e perciò tenta così spesso di interferire con i doveri di Deb. Il suo sorrisetto gongolante però, ben evidente dopo che Deb si è lasciata sfuggire una parolaccia davanti alle telecamere, è costretto a spegnersi subito, poiché proprio grazie a quella gaffe che la fa apparire vera, diretta, Deb riesce subito a conquistare il consenso della cittadinanza, guadagnandosi le lodi di Matthews, il quale la rassicura sul buon lavoro che sta portando avanti, dicendole che suo padre sarebbe stato fiero di lei.
Torniamo ora alle rievocazioni del passato.
La chiacchierata sulla spiaggia tra Dexter e Sam, durante la quale viene discusso l’ eterno scontro tra scienza e fede, richiama alla mente la nascita del complicato rapporto con Miguel ( nato proprio grazie a un caffè in riva al mare ), l’ uomo che nella terza stagione aveva insegnato a Dexter come essere un amico. Vediamo però tra Dexter e Sam una relazione opposta a quella tra lui e Miguel: mentre quest’ ultimo da amico e compagno, superando il confine morale impostogli da Dexter, si era ritrovato ad essere l’ ennesima vittima sul suo tavolo, Sam, ignaro del fatto che stava per essere ucciso per mano del suo passeggero oscuro, stringe con Dexter un’ amicizia che lo porta anche all’ ospedale per stargli accanto durante l’ operazione del piccolo Harrison, davanti ad una incredula Deb.
Un altro confronto lo si può fare tra Walter Kenney ( a. k. a. La Fatina dei denti ) e lo stesso Dexter. Entrambi conservano una piccola traccia delle loro vittime: uno colleziona i denti, l’ altro, come ben sappiamo, il sangue. Così come, confrontandosi con Trinity, Dexter era riuscito a capire come poter conciliare la sua oscurità con il suo nuovo ruolo di padre di famiglia, qui, accanto ad un vecchio solo, misantropo, a cui non è rimasta altro che una scatola a testimoniare ciò che era, inizia ad interrogarsi sul suo futuro. Cosa diventerà lui quando non avrà più le forze per uccidere? Anche lui si ritroverà ad essere un vecchio arrogante, abbandonato e detestato anche dal proprio figlio? La risposta si svela a Dexter con il discorso pieno di odio pronunciato da Kenney in punto di morte: no, per Dexter sarà tutto diverso, grazie a Harrison: non perché, semplicemente, lui sia suo figlio, ma perché, a differenza della sua vittima, lui a suo figlio vuole bene e farà sempre di tutto per proteggerlo, anche da se stesso.
Durante il quarto episodio inizia poi a delinearsi quello che è realmente l’ obiettivo di Gellar e Travis, i quali con il loro terzo omicidio divengono a tutti gli effetti dei serial killer, ottenendo anche un soprannome: Doomsday killer(s). Solo Dexter per ora arriva ad intuire, grazie alla sua coscienza, Harry, che si trova in realtà davanti a due persone e non una sola come il resto della squadra ha per il momento ipotizzato, concentrando tutti i propri sospetti sul Professor Gellar, di cui rintracciano un sito internet intitolato: ” The beginning of the end “. Giunge così la risposta alla domanda rimasta in sospeso dalla fine del primo episodio: ” cosa è cominciata? “. La fine. Credendo di agire in nome di Dio, col cui simbolo ( un’ Alfa inscritta in un’ Omega ), i due killer marchiano le loro vittime, stanno inscenando i vari passi che, secondo la Bibbia, costituirebbero il segno che il mondo sta per finire.
Doomsday infatti significa ” giorno del giudizio “.
E’ l’ inizio della fine, ma Dexter ha già individuato Travis, mentre osservava soddisfatto l’ invasione delle locuste e possiamo star certi che farà di tutto per tentare di impedire a lui ed al suo fanatico mentore di portare a termine il loro apocalittico, insano piano.