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Dexter – 5.02 Hello, bandit

Scritto da Scott Buck Diretto da John Dahl

“Più sono bravo come assassino, più sono bravo come padre.” Dexter Morgan

Per Dexter ormai la famiglia è un punto fisso, un valore, un riferimento.

Debra, la sorella, è sempre pronta ad accoglierlo e a dargli una mano.

Harry, il padre, è sempre al suo fianco a dargli consigli.

Harryson, il figlio naturale, è lì, ad imparare dal padre (in modo figurato naturalmente, anche se il fatto che Dexter lo porti nel furgone ad analizzare le tracce di sangue e l’insonnia di Harryson fanno ben sperare.

Astor e Cody, i figli adottivi, svolgono il loro ruolo di perturbanti. Astor adolescente dalle pretese di adulto, Cody che invece si è affezionato a Dexter come un papà e non vuole separarsene.

La famiglia quindi come punto focale a cui far ritorno e da proteggere ancor più di prima.

E questa famiglia sembra unita da un unico grande lutto: Rita. La perdita di una madre destabilizza già di suo un assetto familiare normale. La famiglia di Dexter, su cui lui faceva leva per avere un rifugio sicuro nei giorni di tempesta è ormai alluvionata. Tutto quello che faceva Rita: cura di Harryson, cura di Astor e Rita, cura della casa, tutto questo avrebbe potuto mettere termine alla carriera da serial killer di Dexter. Per fortuna sono intervenuti in nostro aiuto gli sceneggiatori: via Cody e Astro, con qualche lacrimuccia, un po’ di dolore, e la crescita, da parte di Dexter, della consapevolezza dei propri sentimenti: Dexter ama Cody e Astor, li ama come prima si era accorto di amare Rita. E si, saranno di intralcio, ma sono anche, come detto prima, il punto focale.

La scena iniziale, quella in cui Dexter analizza i propri sentimenti e fa il confronto con le sette* fasi del dolore: Shock, Rifiuto, Senso di Colpa, Paura, Rabbia, Depressione e infine Accettazione. Mette Dexter nella luce di chi cerca di essere normale, ma nella sua normalità non può mancare l’omicidio. Sia come passeggero oscuro o come ricercatore dei colpevoli, lui è lì con i suoi dubbi, quasi quelli di una persona normale il cui unico problema è il capoufficio dispotico, lui deve scovare gli assassini e fermarli.

Ma il problema è: quando hai ucciso tutti colpevoli cosa resta da fare? Il finale, quello vero, quello della serie, potrebbe essere solo la risposta a questa domanda.

La puntata ci regala anche un nuovo serial killer da collezionare: Boyd Fawler. Boyd recupera animali morti per lavoro. Li stipa in grossi bidoni che poi deve eliminare, ma che spesso porta a casa e li tiene a marcire nel giardino. Boyd colleziona e cataloga, anche, le ciocche di capelli delle sue vittime, otto sembrerebbe finora, quasi tutte bionde.

Poi elimina le prove evidenti nei grossi bidoni che usa per gli animali e li abbandona in una palude. Boyd sembra essere un ottimo modo per far affrontare a Dexter il dolore del lutto.

La caratterizzazione degli altri membri del cast sta dando buoni risultati la relazione tra La Guerta e Angel cresce sempre più ad ogni puntata, anche se il rapporto tra i due rischia di incrinarsi a causa del modo diverso di vivere dei due: spendaccione Angel e formichina La Guerta (anche se un conto del genere 238.000,00 dollari mi sembra un po’ strano per un fondo pensione…).

Quinn invece è riuscito, forse, a dare un volto a Kyle Butler e sembra essere, ma noi sappiamo che è, proprio Dexter. Cosa succederà ora? Quinn farà qualcosa per investigare su Dexter? Oppure La Guerta e Debra riusciranno a farlo desistere?

Sono state divertenti le gag di Masuka alle prese col lavoro di Dexter, davvero spettacolare la massa sanguinolenta che gli cade sulla spalla dal soffitto. E a proposito di questo vorrei pensare, ma spero di no, che SANTA MUERTE potrebbe essere il super cattivo della stagione.

 *Secondo la dott.ssa Elisabeth Kubler Ross le fasi sono cinque: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione ed infine accettazione.

Elisabeth Kübler Ross                 

“Le persone sono come le vetrate.

Scintillano e brillano quando c’è il sole,

ma quando cala l’oscurità

rivelano la loro bellezza

solo se c’è una luce dentro“

NEGAZIONE  il paziente rifiuta la verità – incredulità  funzionale al malato per proteggerlo da un’eccessiva ansia

RABBIA emozioni forti quali rabbia e paura, che esplodono in tutte le direzioni verso se stessi – verso gli altri

PATTEGGIAMENTO la persona inizia a verificare cosa è in grado di fare in quali progetti può investire la speranza

DEPRESSIONE  consapevolezza delle perdite che sta subendo tipi di depressione: una reattiva ed una preparatoria si manifesta quando il livello di sofferenza aumenta

ACCETTAZIONE   

-accettazione della propria condizione

-consapevolezza di quanto sta per accadere

-accettazione cosciente del cambiamento

-ristrutturazione

Bibiana

"Shakespeare once wrote that life is about a dream, and that's exactly how i live my life. From one dream to the next."

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