
David Morrissey ci parla di Poirot e del Colonello Arbuthnott
Poirot è la popolare serie TV britannica, in onda su Diva Universal, che ha come protagonista David Suchet nei panni del celebre detective nato dalla penna di Agatha Christie.
Nel TV movie Assassinio sull’Orient Express, l’attore britannico David Morrissey veste i panni del Colonello Arbuthnott. Di seguito l’intervista che David ha rilasciato a Diva Universal in occasione della messa on air del TV movie programmata in Italia per il 30 dicembre alle 21.00.
Il Colonello Arbuthnott è un militare impassibile ed un personaggio piuttosto misterioso. E’ buffo come ci si accosti ad interpretare un personaggio della serie di Poirot. Per certi aspetti non è molto diverso da come si approccia qualsiasi personaggio: si guarda al loro passato, a cosa cercano di nascondere. Ma, con Agatha Christie c’è sempre un elemento giallo in più. Devi cercare di lavorare su vari livelli ed è questo ciò che lo rende piacevole da interpretare: devi costruire il personaggio costantemente. Interpretoil Colonnello nel modo più diretto possibile ma spetterà al pubblico scoprire chi è realmente.
Adoro Assassinio sull’Orient Express: era l’unico libro su Poirot che avevo letto e ricordo di aver visto il film anni fa. Mi piace l’idea che alcune persone si trovino in uno spazio ristretto e che lo debbano condividere, nel caso specifico la meravigliosa carrozza di un treno. Ciò che mi ha attirato in modo particolare in questo progetto è stato il copione. Ritengo che sia un copione meraviglioso e che abbia un taglio molto più incisivo rispetto al film original.. Penso che, di questi tempi, abbia un grande impatto su tutti noi …
Ritengo che ciò che rende diverso Assassinio sull’Orient Express, non sia solo il suo essere internazionale o il fatto di avere un’ambientazione attraente come questo treno, ma che Agatha Christie si sia ispirata ad un evento reale. Il rapimento Lindbergh fu un tragico evento che può colpirci ancora oggi. Credo che il suo desiderio di scrivere proprio questa storia derivi da quella tragedia e che il nostro film possieda questo senso di realtà. Se si considera la motivazione dei personaggi, si ha decisamente qualcosa di solido a cui appigliarsi, ecco cosa lo contraddistingue. E’ una storia incredibile e ciò che ho più amato, in un modo quasi perverso, è stato scoprire una storia che conoscevo vagamente.
La ragione principale della popolarità di Agatha Christie e della sua inossidabilità, è che ti puoi smarrire nelle sue storie in modo incredibile alla ricerca di indizi e quant’altro. Questa stessa tradizione si ritrova oggi in autori come Dan Brown. Ciò che la Christie ha creato, infatti, è diventata una formula che è stata adottata negli anni a seguire. Troviamo ovunque storie poliziesche con detective e ci piacciono tantissimo perché quando sono ben fatte non vi è nulla che possa eguagliarle. La Christie colpisce per il ritmo e per il modo di disseminare di indizi le sue storie, che è davvero gratificante: ritengo che sia una grande idea quella di mettere in gioco il lettore, trasformandolo in detective. Tutti i libri di Agatha Christie hanno tanti grandi personaggi e ciò è il fattore chiave per noi attori.
Il mio primo giorno di riprese, giunto a Pinewood ed indossato il mio meraviglioso costume, sono stato accompagnato in un boschetto lì vicino e d’improvviso ecco un treno ricoperto di neve in pieno stile Breve Incontro. Sono sceso dalla macchina ed ho pensato: ‘Cielo, i film sono meravigliosi!’ Si può vedere quanto impegno è stato profuso nelle scenografie di queste produzioni: l’atmosfera è ricreata in modo eccelso. Ritengo inoltre di essere un privilegiato a far parte di questo cast: quando leggo la lista degli interpreti faccio fatica a credere che anche io ne faccia parte! E’ davvero un gran film.
Fonte: comunicato stampa