
Daredevil: Recensione dell’episodio 1.05 – World on Fire
Mi perdonerete il gioco di parole, ma questo episodio è stato decisamente una bomba. Partito piano, con Matt e Claire a curasi le rispettive ferite, mentre nello studio Murdock and Nelson arrivava un caso di prepotenza di un padrone di casa che cercava di liberarsi dei propri poveri affittuari. Tutto questo mentre la prevista guerra coi russi, che si poteva intuire venisse scatenata da quanto successo alla fine dello scorso episodio, sembrava scemare quando Wesley faceva credere a Vladimir che era stato l’uomo incappucciato a uccidergli il fratello.
E la storia proseguiva in questo filone, con poche varianti e la solita cena elegante di Fisk con la curatrice della mostra, contrapposta alla cena umile di Foggie e Karen negli appartamenti dimessi, che ci faceva intuire che questi due non fossero altro che la parte di alleggerimento, se non proprio comico, almeno più lieve della serie, almeno fino agli ultimi minuti, fino a capire che tutto era preordinato da Fisk, fino a vedere il corriere cieco di Madame Gao farsi esplodere e sentire tutte le altre esplosioni in Hell’s Kitchen, quel quartiere di New York a nord di Penn Station, sud di Central Park e a ovest di Brodway, che segnano l’azzeramento dell’esercito di Vladimir, mentre Kingpin resta alla vetrata ad osservare, affianco alla sua bella, mentre la città brucia.
Ma i colpi di scena non finiscono qui, perché in una New York in fiamme, Devil viene circondato dalla polizia che a pistole spianate gli ordina di alzare le mani, mentre davanti a lui un Vladimir riempito di pugni giace a terra. Ed è su queste immagini che si chiude il quinto adrenalinico episodio, con un cliffangher decisamente niente male.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo come siamo arrivati qui. Daredevil è arrivato a questo episodio ancora in fase di costruzione. Non solo la serie, ma anche lo stesso personaggio. A ben pensarci, fino a questo momento,
Se Claire è pienamente coinvolta, e non solo a livello affettivo (ve lo aspettavate così presto un bacio?), all’oscuro di tutto restano ancora Foggy e Karen.
Se invece c’è una cosa in cui Daredevil eccelle sono i villain: i russi possono anche sembrare un po’ stereotipati, come Madame Gao d’altronde (ma stiamo parando di personaggi fumettistici, quindi, è concesso), ma è Fisk il capolavoro. La favolosa interpretazione di Vincent D’Onofrio aiuta notevolmente nel giudizio, ma la caratterizzazione di un uomo così duro e spietato, fino a rasentare la follia (vedasi fine del 4 episodio),
La parte tecnica continua ad essere di grande spessore, la crudezza delle immagini, ben disegnate da una fotografia priva di fronzoli, i chiaroscuri e le luci affascinano e la regia è molto curata e puntuale.
Daredevil insomma mi ha conquistato con questi suoi primi cinque episodi. Pienamente promosso
1.05 - World on Fire
Una bomba
Valutazione globale