
Da Vinci’s Demons: recensione dell’episodio 1.01- The Hangend Man
Dal 12 Aprile il canale statunitense via cavo Starz ha deciso di trasmettere questo nuovo telefilm dedicato interamente ad uno dei personaggi più famosi e misteriosi della storia: Leonardo Da Vinci, l’uomo che ancora oggi è al centro di numerosi indagini e continui studi, colui che con il suo inestimabile genio, ha permesso all’intero genere umano, di percorrere strade e raggiungere traguardi fondamentali per la nostra evoluzione. Leonardo, artista, pittore, scultore, ideatore, ingegnere, chimico, alchimista e studioso…un uomo, un genio, ancora oggi così ignoto, che si ipotizzi addirittura venisse da un altro mondo, un’altra specie. Era proprio ora che dedicassero ad un personaggio così affascinante una serie completa. Non è un caso che qui in Italia la serie andrà in onda fin da subito presso la rete satellitare di Fox…non potevamo certo perderci questa serie, noi, patria del maestro.
In una perfetta ambientazione rinascimentale, la serie si struttura in otto episodi dalla durata di circa 58 minuti l’uno e si concentra sulle vicende ed invenzioni di questo personaggio, tanto geniale per quanto maledetto. Non credo di sbagliare, nel rivedere nella rappresentazione di Tom Riley (l’attore che interpreta Leonardo), un qualche riferimento a Robert Downey Jr e al suo sorprendente Sherlock Holmes!
Ma torniamo a Da Vinci’s Demons. L’opera creata da David S. Goyer, tratta di un’indagine avvincente alla scoperta dei Figli di Mitra, un culto segreto che è alla ricerca di un libro, tanto potente per quanto oscuro. Il Libro rappresenta la conoscenza, il sapere, ciò che più di ogni altra cosa spinge e sprona Leonardo nella sua intera vita. Per un genio incompreso e alla ricerca di continui stimoli, la conoscenza rappresenta l’apoteosi, la vera estasi, ed è proprio questo a renderlo l’individuo perfetto per tale ricerca. Aiutato da Nico, il suo giovane discepolo e da Andrea Verrocchio, Leonardo avvia la sua ricerca alla volta del libro del foglio, una ricerca estenuante e complicata che molto probabilmente lo terrà occupato per l’intera stagione.
Il telefilm si sviluppa in una trama complessa e ben articolata, dove nessun dettaglio è lasciato al caso, dai difficili rapporti di Leonardo con il padre, alle interessanti e pericolose questioni politiche , in una Firenze dominata e guidata da Lorenzo il Magnifico e l’intera casata dei Medici. Dopo la fine del rapporto con Milano e gli Sforza, Firenze è debole ed in pericolo, minacciata dalla potenza di Roma e della Chiese che mossa dai suoi interessi, ostacola la casata fiorentina e soprattutto Leonardo il loro vero asso nella manica, capace di grandi invenzioni, anche belliche. Tra lo schieramento romano degno di nota è Girolamo Riario, colui che si pronostica essere il vero rivale di Leonardo, deciso più che mai a fare gli interessi del Papa e offuscare l’esistenza del Libro, ma soprattutto intenzionato ad arrivarvi prima di chiunque altro.
In tutto questo intreccio di storie e vicende complesse, ma avvincenti, la serie non dimentica di narrare anche i sentimenti più bassi ed umani, come l’amore e l’infatuazione che colpiscono anche il nostro grande genio, del tutto ammaliato dalla bellezza di Lucrezia Donati, tanto bella per quanto pericolosa. Amante di Lorenzo e seduttrice di Leonardo, la donna è amica e nemica allo stesso tempo, è fonte di informazione e piacere, ma è anche meschina e traditrice un connubio letale per un uomo caduta nella sua tela e non ancora rinsavito.
La serie alterna momenti più cupi e oscuri, caratterizzati da un maggiore realismo, a scene dedite alla fantasia, all’irreale, al fascino dell’ingegno. L’arte abbraccia la matematica, la politica i legami affettivi, la guerra con l’amore. Insomma in questo telefilm vi è davvero di tutto, in un concentrato di buona speranza. Ho visto questo telefilm più per curiosità che per altro, ed ora, pur riconoscendo una certa crudezza di rappresentazione, ammetto di aver apprezzato la trama di questa serie, e credo proprio che continuerò a seguirla!