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Recensioni Serie Tv

Covert Affairs – 1.03 & 1.04

La prima cosa che ho fatto di ritorno da Londra (dove ho passato 8 giorni fantastici, anyway, lo so che non v’interessa, ma vi volevo far rosicare giusto un po’, tiè), è stato recuperare Covert Affairs. Indubbiamente perchè fremevo dalla voglia di continuare le avventure di Annie Walker, ma anche perchè sapevo di avervi lasciato la settimana scorsa senza la recensione dell’episodio, e ho immaginato le scene di isterismo e disperazione conseguenti.

Ragion per cui vi beccate due recensioni in uno. Che culo!

 

Nella puntata numero 3, South Bound Suarez, Annie fa la civetta con il venezuelano appena ventenne Diego. No, non è diventata una delle tipiche tardone in cerca di carne giovane, come tutti sembrano credere (anche se, voglio dire, ha ventottanni.. boh); bensì ha uno scopo: quello di arrivare alla sorella del ragazzo, utile per incastrare un criminale locale reo di rubare soldi al governo, destinandoli alle sue attività illecite. Segue viaggio a Caracas, dove Annie si presenta come fidanzata di Diego, allo scopo di convincere Julia ad aiutare la CIA a smascherare il suddetto criminale, tale Victor, che però in realtà è l’amante della prima, che da brava broccolona lo ama alla follia e crede che sia un bravo ragazzo. Ci avete capito qualcosa? Probabilmente no! Alla fine, comunque, Julia accetta di aiutare la CIA. Sadly la copertura di Annie salta, e tutti e tre sono costretti a tornare negli USA. Il lieto fine, però, ancora non è arrivato: Julia contatta il suo perduto amore, che una volta arrivato negli States prova ad ucciderla, fallendo perchè fa una brutta fine (aka crepa).

In No Quarter invece succede di tutto e di più: quello che inizialmente doveva essere un semplice scambio tra la CIA e l’agency Israeliana, si trasforma un incubo quando – nell’aereporto in cui Annie e l’agente del Mossad dovevano scambiarsi le due valigette – diventa teatro di un piccolo attentato, che allarma tutta Zurigo. Per farla breve, Annie e l’altro agente sono sospettati e costretti a nascondersi. Prima che i due si ritrovino in una “safe house”, Annie segue il protocollo e nasconde la sua valigietta nel luogo più improbabile ma vicino possibile. Come risulta ben presto chiaro chiaro, in una delle due agenzie ci deve essere stato un tradimento, quindi Annie e l’agente della Mossad non possono che fidarsi solo l’uno dell’altra. Nel frattempo, nuove informazioni riservate vengono rese note dalla reporter Liza Hearn, e Arthur si rende conto che è arrivato il momento di risolvere il problema, procedendo ad interrogare i membri della Domestic Protection Division, facendo incazzare non poco Joan.

Le avventure della nostra Annie, insomma, procedono, col solito ritmo incalzante. Il secondo episodio, in particolare, mi è piaciuto molto: cementa delle basi per sviluppi futuri molto interessanti. Chi è la talpa all’interno dell’agency?

E in più, ripensandoci, che fine ha fatto il personaggio di Eric Lively? Non che me ne freghi particolarmente, eh, però nel primo episodio sembrava essere un personaggio importante della storia, e poi è scomparso. Mi sembra il caso di avvertire Federica Sciarelli: c’è materiale necessario per una puntatona di Chi l’ha visto?

 

Una curiosità che ho appena scoperto: eccetto il pilota, tutti gli episodi hanno il titolo di una canzone dei Led Zeppelin.

Cristiano

Fondatore

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