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Black Sails: L’ultimo epico capitolo delle vicende dei pirati. Recensione episodio 4.10

Epico
1. che narra e celebra imprese eroiche, fondendo spesso elementi storici e leggendari
2.che ha dimensioni da epopea, grandioso, eccezionale, degno di memoria

Se dovessi riassumere Black Sails in una sola parola sicuramente “epico” è quella che userei. Allo stesso modo, dopo questo season finale che ha chiuso il cerchio in modo perfetto, come perfettamente si era svolta l’intera serie, se dovessi consigliare a qualcuno un telefilm da vedere perchè epico e magistrale non potrei non fare il nome di Black Sails. E chiunque se ne può innamorare, anche chi come me non è mai stato appassionato alle tematiche piratesche. Per le intere quattro stagioni, lo svolgimento delle parti tecniche e di quelle narrative è stato esemplare. Per non parlare dell’approfondimento psicologico dei personaggi che sono stati talmente bene approfonditi e sviluppati da averci lasciato la sensazione che con la fine di questa serie ci lasciamo malinconicamente alle spalle un gruppo di “amici” che potremmo solo ricordare con gioia.

Black Sails

I personaggi come motore di tutta la trama

Vorrei partire a parlare dell’episodio proprio da questo che è l’elemento che più mi sta a cuore: i personaggi. Come detto, gli autori sono stati capaci di creare persone a tutto tondo, con una psicologia e delle dinamiche interpersonali assolutamente realistiche, tanto da rendere la caratterizzazione di ognuno di loro sempre coerente. Il loro modo di essere e di pensare si evolve insieme alle esperienze compiute così da dare un’armonia e una logicità all’evoluzione che i protagonisti subiscono dall’inizio fino a quest’ultimo capitolo. E la cosa fantastica è che tutta la narrazione dell’intera serie parte da loro, vero motore di ogni atto ed ogni trama. Niente è lasciato al caso, tutto ciò che accade è percepibile che deriva da scelte ponderate e razionali dei personaggi e non è piovuto dal cielo come con rassegnazione vediamo in molti telefilm.

Flint, Silver e Madi

Da quando si conoscono il rapporto tra Flint e Silver si è evoluto fino ad arrivare ad una vera e profonda amicizia. È questo che ora li lega e, nonostante sia stato instillato in noi il sospetto che si potessero tradire a vicenda, in realtà quello che vogliono è il bene l’uno dell’altro ed ogni azione che compiono è dettata da questo sentimento. Certo, anche da uno scopo e da convinzioni personali, ma alla fine non si sarebbero mai fatti del male. In fin dei conti Black Sails parla anche di amicizia.

Black Sails

Così abbiamo un finale commovente per il nostro amato Flint che aveva dato inizio alla guerra contro l’Inghilterra a causa della sofferenza ed al lutto per la perdita di Thomas Hamilton. E dopo tanti anni di battaglie, anche di fronte alla prospettiva di una possibile morte per mano del suo fidato amico Silver, non vuole lasciare andare l’idea di poter conquistare Nassau perchè è convinto che sia la cosa giusta da fare per tutti loro. Ma Silver da tempo ha capito che solo una cosa avrebbe potuto permettere a Flint di mollare la presa su Nassau: il ricongiungimento con Thomas. E quindi, con nostra grande sorpresa, scopriamo che John ha indagato per capire le reali sorti di Hamilton che non è deceduto ed una volta trovato, ha messo in atto un piano per portare Flint verso il suo amato. L’ultima scena che lo riguarda è davvero dolce e toccante. Finalmente dopo tante peripezie Flint può trovare la sua felicità.

Silver viene spinto in questa direzione dall’amore che prova per Madi. Se infatti all’inizio anche lui pensava solo a Nassau, da quando si è innamorato della ragazza, il suo unico scopo è trascorrere per sempre una vita tranquilla con lei. Quindi è convinto a dire basta ad una guerra infinita. Per questo, ma anche per la forte amicizia che lo lega a Flint, ha voluto la felicità di quest’ultimo. Madi in principio si sente tradita perchè era in sintonia con le idee di Flint e ci teneva molto a fare del bene al suo popolo, ma Silver è stato sincero con lei e dopo qualche tempo capisce le ragioni del suo compagno e torna da lui per vivere la loro vita serenamente.

Jack, Anne, Max e tutti gli altri

Alzi la mano chi ha pensato che Jack sarebbe riuscito davvero ad uccidere Flint. Io sinceramente non ci ho creduto. Ed infatti il suo piano viene stravolto dallo svolgersi degli eventi per lui inaspettati. Ecco quindi la risoluzione del tutto senza che debba provare ad uccidere quell’uomo compagno di ventura e tanto più forte di lui. Con l’aiuto di Max il patto stretto con Marion Guthrie prosegue nonostante le venga fatto capire che Flint non è morto e così ora il controllo di Nassau passa a tutti loro, che lavoreranno in accordo e collaborazione.

Max da donna libera non poteva accettare di dover sposare un uomo, ma con astuzia fa nominare governatore un uomo controllabile da lei, Featherstone, così da poter governare l’isola senza scendere a patti inaccettabili. Jack ed Anne, invece, sono finalmente liberi di salpare con l’uomo al comando di una ciurma di cui molti vogliono fare parte perchè si dice che lui sia alla ricerca del tesoro sotterrato da Flint. E lui, inorgoglito dalla cosa, li recluta tutti.

Black Sails

Piccolo spazio anche per Mrs. Hudson che è finalmente felice con i suoi figli. È andata molto peggio a Rogers che ora sarà per sempre imprigionato ed accusato di banca rotta e a Billy, ancora vivo ma solo e senza più uno scopo da seguire. Applausi a Black Sails anche per essere riuscita a fare in modo che lo spettatore abbia empatizzato fortemente con i personaggi tanto che nessuno di loro è realmente odiato, neanche i grandi antagonisti e ci troviamo dispiaciuti per le loro sorti. Questo perchè gli autori ci hanno saputo mostrare tutte le loro debolezze, le sofferenze e le ragioni delle scelte compiute rendendoli umani e quindi facendoceli sentire vicini.

La trama, la battaglia finale e le leggende

Da tutto ciò si evince che le storyline si sono chiuse in modo fantastico. Ogni cosa è andata al suo posto senza sbavature e senza illogicità. La battaglia finale non si è svolta a Nassau, ma su una nave in mezzo al mare ed è stata resa alla perfezione. Con una regia superba assistiamo ad un combattimento che fa tenere la tensione altissima e che ci fa sobbalzare ad ogni inquadratura e ad ogni colpo d’arma. La sequenza di questa battaglia è stata lunga ed intesa ed è un dispiacere non poter più assistere a scene di questo tipo.

I fatti si sono svolti così? Poco importa e ciò ce lo dice la voce di Jack.

“Le storie a cui vogliamo credere sono quelle che verranno ricordate nonostante le rivoluzioni, i cambiamenti e il progresso. Quelle sono le storie che modellano la storia.”

Viene quindi instillato in noi il dubbio che i fatti non si siano svolti in questo modo, ma che abbiamo visto la trasposizione di ciò a cui la gente vuole credere, la messa in scena di storie leggendarie. Questo è un finale davvero geniale e che rende Black Sails epico. Se ciò che abbiamo visto ci piace, ci soddisfa ed alimenta il nostro bisogno di meraviglia, poco importa se è accaduto o meno.

Black Sails

Conclusioni

Anche se tristemente dobbiamo dire addio a questo gioiello di serie, dobbiamo essere felici perchè ci è stato regalato un finale di un ora e dieci minuti in cui abbiamo potuto godere di ogni momento perfetto. Epica è questa serie per tutto ciò che ha rappresentato e che ha tramesso a noi spettatori e dobbiamo essere felici perchè una serie rimane tale se lungo l’arco delle sue stagione riesce a non sprecare mai neanche un minuto regalandoci un finale perfetto. E queste caratteristiche non sono così tanto diffuse tra le serie tv.
Quello che abbiamo visto non è accaduto davvero? Poco importa appunto, perchè noi abbiamo visto gli ultimi momenti eroici e felici dei protagonisti. E sarà così che li ricorderemo.

Grazie di tutto Black Sails, ci mancherai.

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Jessica

Innamorata di serie tv fin da piccola quando la Vita Vera illudeva di poter continuare ever after a dedicare tutto il tempo a questa passione, il suo primo amore telefilmico è stata Buffy, che ha dato il via a lunghe ore passate davanti allo schermo, seguita a ruota da Battlestar Galactica, Lost e Fringe. Nel quotidiano invece... sì, ok, lavoro, teatro, sport... ma sempre con la testa alle serie tv!

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