
Better Call Saul: attori e produttori parlano della terza stagione
Domenica scorsa ai Contenders Emmy c’è stato il panel dedicato a Better Call Saul, mentre martedì 11 aprile è stato rilasciato su Netflix il primo episodio della terza stagione. Al panel erano presenti il produttore e co-creatore della serie Peter Gould, gli attori Rhea Seehorn, Giancarlo Esposito e Jonathan Banks. Nel bel mezzo della discussione con la stampa, sul palco è salito Walter White in persona, Bryan Cranston, che ha salutato calorosamente i vecchi colleghi con i quali lavorava ai tempi di Breaking Bad.
Interessanti gli spunti offerti dal panel circa la terza stagione di Better Call Saul. Quello che tutti stanno aspettando è il ritorno sullo schermo di Gustavo Fring, interpretato da Giancarlo Esposito. Queste le sue parole, che anticipano un nuovo aspetto del suo personaggio: ‘Sono tornato in una maniera differente. Vedrete un Gus inedito, come non lo avete mai visto. Ho voluto interpretare un Gus giovane e vulnerabile, che sta ancora cercando la strada per diventare il boss che è in Breaking Bad‘.
Anche Mike Ehrmantraut, interpretato da Jonathan Banks, percorrerà una strada nuova: ‘Mike è sempre Mike. Però deve ancora diventare il braccio destro di un signore della droga, anche se è sempre stato un tipo di persona che va oltre la legalità. C’è ancora molto da raccontare su di lui, probabilmente morirò interpretando questo personaggio‘.
Se c’è un personaggio che Better Call Saul ha introdotto ex novo, è quello di Kim Vexler. L’attrice Rhea Seehorn è affascinata dal fatto di non avere un background da cui partire, a differenza dei suoi colleghi: ‘C’è una certa libertà ed eccitazione nel fatto che sia misteriosa la storia di questa donna. Non ne sappiamo nulla durante gli anni di Breaking Bad, per me è quindi diverso l’approccio nell’interpretarla in questo preciso momento‘.
Better Call Saul, lo sappiamo tutti, è lo spin-off di Breaking Bad. Ambientato molti anni prima dei giorni di Heisenberg, quando ancora Saul Goodman era semplicemente Jimmy. Ma i produttori sanno come arriveranno le due storie a collimare? A rispondere è Peter Gould: ‘No, non lo sappiamo, non c’è un piano già ideato. Continuiamo ad arrampicarci sugli specchi sperando di cavarcela bene. Ci piace non sapere cosa verrà dopo, la risposta così sarà sorprendente sia per gli spettatori che per noi‘.