
Bates Motel: recensione dell’episodio 1.03 – What’s Wrong With Norman
Everyone seems better in old movies, even the bad ones. Happier, maybe.
In Norman c’è qualcosa che non va, questo lo sapevamo, ma solo in questo episodio cominciamo a vedere veramente i segni del suo squilibrio mentale. L’ossessione per il manga, le visioni, lo svenimento, il conservare la cintura come ricordo sono solo assaggi di ciò che diventerà.
Ma Norman non è l’unico psicopatico in città. White Pine Bay è tutt’altro che una cittadina tranquilla. Abbiamo già conosciuto lo stupratore della città ed ora è il momento di far luce sull’apparentemente innocuo vicesceriffo. È possibile che un uomo di legge sia dietro un traffico di ragazze cinesi? È vero ciò che Norman ha visto in quella cantina? L’episodio ci lascia col fiato sospeso (e vedendo il trailer del prossimo episodio intuiamo che in pochi crederanno al ragazzo).
E non dimentichiamo il campo di marijuana nascosto, neanche così bene, in mezzo al bosco. È gestito da un paio di famigliole della città e controllato da uomini fidati che fanno a turno per 300 $ al giorno. Che lavoro poteva trovare il fratello figo se non quello di custode del campo?
Norma, la meravigliosa Norma, che da un lato protegge il suo figlio prediletto a costo della sua stessa vita e dall’altro non esita a sfogare su di lui tutte le sue frustrazioni, i suoi problemi, le sue paure. In un mondo governato dal caos cerca a tutti i costi di dare al figlio una vita tranquilla, di mantenere lo status quo. E, mi ripeto, a tutti costi, compreso flirtare – e andare anche oltre – con il bel vice sceriffo.
L’altro personaggio “normale” dello show è Emma, che ha vissuto un momento di follia di Norman. Sempre tranquillo e sottomesso, il ragazzo le ha urlato contro in seguito alla proposta di lei di parlare alla polizia del quaderno. Ragazza mia, fuggi finché sei in tempo. Ignoro il motivo per cui addirittura due ragazze, di cui una molto carina e popolare, si siano interessate a Norman, che non dimostra tutto questo fascino (e non mi riferisco solo al’aspetto fisico). Saranno due masochiste con la sindrome della crocerossina.
Insomma, Bates Motel si conferma ancora una show borderline, con elementi positivi ma con ancora parecchie cose che non quadrano. In un episodio accadono sempre molte cose, anche troppe, e i personaggi cambiano troppo velocemente da poter farsene un’idea. C’è di positivo l’ansia e l’inquietudine che trasmette, soprattutto grazie alla meravigliosa fotografia e alla recitazione impeccabile dei due protagonisti.