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Avengers – Endgame: 20 riferimenti e easter eggs che forse non hai notato

[ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FILM AVENGERS: ENDGAME]

Ora che l’attesa è finalmente finita, possiamo parlare liberamente di Avengers: Endgame. E lo faremo, statene certi, per settimane (forse mesi) a venire. Ecco perchè abbiamo pensato di inizare subito con alcuni easter eggs che, forse, nella frenesia del momento, vi siete lasciati scappare nella pellicola. Riferimenti, se volete, al passato di questi ultimi dieci anni della MCU. Cominciamo subito!

Ecco i 20 riferimenti (o easter eggs) che forse non hai notato in Avengers: Endgame

La cavigliera elettronica di Clint Burton

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Credits: Marvel

In seguito agli eventi di Captain America: Civil War, i vendicatori che si sono ribellati al governo sono stati messi agli arresti domiciliari. Natasha Romanoff e Steve Rogers, naturalmente, non hanno indossato cavigliere perchè sono scappari. Al contrario, Clint Burton e Scott Lang sono stati messi agli arresti domiciliari – e si sono prestati ad una cavigliera elettronica per poter restare con le rispettive famiglie. Abbiamo avuto modo di vedere la cavigliera di Scott in Ant-Man & The Wasp ma mai quella di Clint. Fino ad ora.

“Un terremoto sotto la superficie del mare…”

Quando Okoye sta parlando con Nat, dandole un resoconto di quello che sta succedendo a Wakanda, parla di un “terremoto” sotto il livello del mare. Molti hanno pensato che possa trattarsi di Namor, un supereroe che fino ad ora non è apparso nell’universo cinematografico Marvel. Tuttavia, dal momento che è un eroe che fa parte dei fumetti più o meno dallo stesso periodo in cui vi è apparso Cap, magari potrebbe significare che lo vedremo nella prossima fase.

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La Battaglia nell’ascensore di Cap

Quando Tony e Cap viaggiano indietro nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito, si ritrovano nel bel mezzo dell’invasione di New York del 2012. Per recuperare la valigetta con lo scettro di Loki, Cap si trova nell’ascensore con Jasper Sitwell e Brock Rumlow. Convince quest’ultimi a consegnargli la valigetta con “Hail Hydra”, dal momento che nel futuro ormai sa che l’Hydra aveva preso il controllo dello SHIELD.

La scena è un chiaro riferimento alla battaglia nell’ascensore in Captain America: Winter Soldier. A differenza di Endgame, in quel caso Cap aveva combattuto eccome. Curioso come, invece, stavolta esca da quell’ascensore del tutto intatto e senza nemmeno un capello fuori posto!

Clint, Natasha e Budapest

Nel primo film degli Avengers, nel 2012, Clint dice a Natasha: “Io e te ricordiamo Budapest in maniera molto diversa”. Non abbiamo mai saputo cosa sia successo a Budapest ma è evidente che il passato di entrambi la Vedova Nera e Hawkeye include degli eventi che hanno avuto luogo a Budapest, più o meno nello stesso periodo in cui i due sono diventati amici e/o alleati.

In Avengers: Endgame Burton ricorda ancora una volta Budapest a Natasha mentre sono a bordo di una navicella spaziale che li sta portando a Vormir. Sapremo mai cos’è successo a Budapest? Probabilmente il film incentrato sulla storia della Vedova Nera sarà incentrato sugli eventi di Budapest o, quantomeno, ci darà qualche indizio su ciò che è successo lì.

“Posso farlo tutto il giorno…” “Si, lo so…”

Quando Captain America affronta il se stesso del passato nella Stark Tower, il se stesso del passato gli dice: “Posso farlo tutto il giorno..”Il nostro Cap risponde con un quasi annoiato: “Si, lo so…”Come lo sa? Semplicemente perchè è una frase che lui stesso ha ripetuto più di una volta nel corso della sua vita, a partire da Captain America: Il primo Vendicatore, fino a Captain America: Civil War. In quest’ultima occasione durante il suo scontro con Tony. Quando si dice avere la battuta pronta.

Ragazzo del Queens

Steve Rogers incontra Peter Parker per la prima volta in un aeroporto di Berlino in Captain America: Civil War. In quell’occasione Spidey combatte dalla parte di Iron Man, che l’ha reclutato per schierarsi dalla parte di coloro che appoggiano la firma degli Accordi di Sokovia per la registrazione dei Vendicatori. Sebbene siano avversari, i due si scambiano qualche battuta: Rogers chiede al ragazzino di dove sia (Queens) e poi, a sua volta, gli dice che lui è di Brooklyn. Anche in questo caso, durante la battaglia finale, quando si riferisce a Spidey, una volta che lo rivede, lo chiama ancora una volta “ragazzo del Queens”. Quanto sono teneri?

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L’abbraccio di Peter e Tony

Fin da quando abbiamo conosciuto Peter Parker è apparso chiaro come il sole il suo desiderio di compiacere il “signor Stark”. Tony è stato per Peter quasi una figura paterna, la cui approvazione e affetto ha sempre desiderato. Tanto da pensare che volesse abbracciarlo, una volta o due. Ma Tony è un uomo statuario e tutto d’un pezzo. Abbracci? Non fanno per lui.

Ma la prima cosa che Tony dice a Cap quando torna sulla Terra è: Ho perso il ragazzo”Il suo primo pensiero va a Peter. Non è una sorpresa quindi che metta da parte la sua regola del “niente abbracci” e stritoli quel ragazzino del Queens in una morsa spezza-ossa. Ci sono due tipi di persone: quelli che si sono emozionati durante questa scena e… quelli che mentono.

Io sono Iron Man

Prima di usare il potere delle gemme e schioccare le dita, Tony Stark pronuncia la frase: “E io… sono Iron Man”Ovviamente si tratta di un chiaro omaggio alla scena finale del primo film della MCU, Iron Man, in cui Tony Stark svela al mondo di essere Iron Man. È la più totale e perfetta conclusione del cerchio che ci possa essere. Tutto è iniziato con Tony Stark e tutto finisce con lui.

Il ragazzino (che nessuno ha riconosciuto) al funerale

D’accordo, Iron Man 3 può non essere stato il migliore dei film della Marvel (ma nemmeno i primi due Thor sono stati eccellenti, per alcuni). Ma questo non giustifica il fatto che nessuno – o quasi – abbia riconosciuto il ragazzino al funerale di Tony! Si tratta del piccolo compagno di avventure che Tony ha incontrato nel terzo film della trilogia di Iron Man. Ricordate? Si tratta di Harley, colui che ha aiutato Tony a riparare la sua armatura. Chissà cosa l’aspetta nella nuova fase della MCU.

I Cheesburgers

Credits: Marvel

La prima richiesta che Tony fa a Happy dopo essere tornato negli Stati Uniti è un cheesburger. Happy, naturalmente, non se lo fa dire due volte e porta a Tony un Burger King Whopper (si, Burger King e Iron Man hanno una lunga storia d’amore e di marketing in cui non ci inoltreremo). Paradossalmente pare che fosse stato proprio un burger da Burger King a spingere Robert Downey Jr. a cercare aiuto per il suo problema di droga, come ha dichiarato in un’intervista nel 2008.

Appropriato quindi che anche la piccola di casa Stark abbia una passione per i cheesbuger, proprio come il suo papà.

Il rumore di sottofondo nei crediti di coda

avengers endgame easter eggs
Credits: Marvel

A differenza degli altri film della Marvel, in Avengers: Endgame non ci sono dei titoli di coda. Una scelta interessante, senza dubbio. Ma se fate attenzione potreste sentire il rumore del martello che sbatte contro qualcosa di metallico alla fine dei credits, proprio mentre sullo schermo appare il loro della Marvel. Si tratta dello stesso rumore che sentiamo in Iron Man, quando Tony fabbrica la sua prima armatura in cattività. Un riferimento non solo al primo film della MCU ma anche al modo in cui Iron Man ha “scolpito” l’intero franchise.

Il ballo con Peggy

Forse uno dei momenti più intensi (e attesi) dell’intero MCU è stato il ballo di Peggy e Steve. Già in Captain America: Il Primo Vendicatore i due avevano lasciato in sospeso il loro ballo, dal momento che Cap stava precipitando verso morte certa nei ghiacci dell’Atlantico. Ma poi il ballo (e il vestito rosso) sono ricomparsi in proprio in Age of Ultron, in cui Steve ha un’allucinazione.

Anni dopo, i due ballano finalmente sulle note della canzone “It’s been a Long, Long time”. Ed il mondo è perfetto.

La prova che Tony Stark ha un cuore

avengers endgame easter eggs
Credits: Marvel

Nel primissimo Iron Man, Pepper Potts ha fatto un regalo al suo allora capo Tony. Dopo aver sostituito il suo cuore fabbricato in mezzo ad un deserto del Medio Oriente con dei pezzi di ferraglia, invece di buttarlo l’ha incorniciato. Ha scritto sulla piccola teca: “La prova che Tony Stark ha un cuore”. 

Si tratta dello stesso “cuore” che Tony ha indossato nuovamente in Iron Man 2, quando era sul punto di morire. È proprio quel “cuore” che vediamo sulla corona di fiori al funerale: l’altro “cuore” di Tony Stark.

Alla tua sinistra!

Cap e Sam si conosco a Washington, mentre entrambi fanno jogging davanti al Lincoln Memorial. Il Capitano si diverte a ricordare a Sam che è più veloce di lui e, al momento del sorpasso, lo avvisa sempre con un “Alla tua sinistra!”Le prime parole che Sam pronuncia dopo il suo ritorno, che il capitano Steven Rogers sente tramite il suo auricolare, sono proprio “Alla tua sinistra!”. Un modo lacrimevole di ricordarci quanto sono amici questi due.

Jarvis, sei proprio tu?

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Credits: ABC

La serie tv Agent Carter è andata in onda per due stagioni, dal 2015 al 2016, raccontando le avventure di Peggy Carter nella sua vita post-Captain America. Durante le sue avventure, alcune delle quali condivise con un giovane Howard Stark (interpretato da Dominic Cooper) ha avuto il supporto del maggiordomo di casa Stark, Edwin Jarvis.

Quando Tony si reca nel passato e parla con suo padre, vediamo Jarvis aprire la portiera a Howard. L’attore che lo interpreta – James D’Arcy – è lo stesso che ha interpretato Jarvis nelle due stagioni della serie tv.

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Fortnite

I fratelli Russo sono sempre stati dei grandi fan del videogioco Fortnight. Non è quindi una sorpresa che abbiano deciso di inserire un riferimento proprio al gioco in Avengers: Endgame. Korg, infatti, sta giocando al videogioco quando Rocket e Hulk arrivano a Nuova Asgard per recuperare Thor. Il dio del tuono insulta perfino un giocatore che stava dando fastidio a Korg!

Cap è “degno” di Mjölnir

In Avengers: Age of Ulton una scena che in molti ricorderanno è quella in cui i vendicatori provano a sollevare il martello di Thor. Nessuno ci riesce ma il sorriso del re di Asgard si spegne quando Steve Rogers sposta impercettibilmente Mjolnir. Risultato? In Avengers: Endgame non solo il Capitano riesce a “sollevare” il martello ma persino a brandirlo. Così si spiega anche la frase di Thor: “Lo sapevo!”

Modalità “uccisione istantanea”

In Spiderman: Homecoming Peter riesce ad hackerare brevemente la sua tuta da Uomo Ragno e rimuovere la modalità “controllo genitori” impostata da Tony con l’aiuto di Ned. Durante un inseguimento, Karen (IA responsabile della tuta di Peter) gli propone di attivare la modalità “uccisione istantanea”, che lui disattiva subito. Finalmente nel combattimento possiamo vedere che cos’era la modalità “uccisione istantanea”.

1 possibilità su 14’000’605

Credits: Marvel

Uno dei punti cruciali di Avengers: Infinity War erano stati i futuri visti da Dottor Strange. Strange, infatti, aveva detto che c’era una possibilità di 14’000’605 di sconfiggere Thanos. Non proprio una percentuale incoraggiante, no? Eppure Tony, Cap e gli altri arrivano fino alla battaglia finale contro il titano, nonostante tutto puntasse contro di loro. Strange, in un momento della battaglia, alza un solo dito guardando Tony Stark. Era questo quel “un” futuro che aveva visto con la vittoria: quello in cui Tony avrebbe dovuto sacrificare se stesso.

La “barriera protettiva” intorno alla Terra

La prima volta in cui Tony fa riferimento ad una barriera protettiva intorno alla Terra è nel 2015. Per la precisione durante una conversazione con Banner in Avengers: Age of Ultron. Alla base di quella strategia c’era la Gemma della Mente dello scettro di Loki. Il processo, come sappiamo, non è andato a buon fine e ha creato un Ultron che si è ribellato. Ma l’idea era lodevole, certo.

“Oh, piacere di conoscerti!”

A differenza degli altri eroi, Peter Parker è sempre stato quello più genuino, più incredulo di trovarsi a lottare con un gruppo così eterogeneo e straordinario di eroi. Già in Civil War aveva avuto un modo tutto suo di interagire con gli Avengers, anche quelli contro cui stava combattendo, presentandosi a tutti con naturalezza.

Quando aveva conosciuto Strange aveva persino fatto la gaffe di presentarsi come Peter invece che come Spiderman. Continua la sua scia di presentazioni anche sul campo di battaglia, dove si presenta a tutti, inclusa Valkyrie. Che importa se stanno per morire: le buone maniere prima di tutto!

Katia Kutsenko

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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