
Auguri per la Tua Morte – Happy Death Day: recensione del film di Christopher Landon
Titolo: Auguri per la Tua Morte – Happy Death Day
Genere: Horror, thriller
Anno: 2017
Durata: 1h 36min
Regia: Christopher Landon
Sceneggiatura: Christopher Landon e Scott Lobdell
Cast principale: Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Rachel Matthews, Charles Aitken, Jason Bayle, Phi Vu, Donna DuPlantier
Auguri per la Tua Morte – Happy Death Day è il film che si presenta di genere horror ma che riprende tutti gli elementi della commedia americana per trasformali in un inquietante thriller in cui la bionda protagonista rivive la stessa giornata ancora e ancora: il giorno del suo compleanno nonché quello della sua morte.
L’unica via di salvezza è smettere di morire, e per farlo deve scoprire chi c’è dietro la maschera del suo assassino.
La produzione americana è affidata a Blumhouse, quella di Split, Scappa: Get Out, Whiplash, ma anche di Sinister 2, The Green Inferno e Paranormal Activity, una sicurezza quando si parla di horror.
Conosciamo Tree Gelbman (Jessica Rothe) quando si sveglia nella camera di un dormitorio dopo una serata troppo alcolica, nella camera di un ragazzo che non conosce, Carter (Israel Broussard). A quel punto esce e torna alla sua confraternita per andare a lezione da quel professore con cui ha una tresca. Tra pranzi con le consorelle e un ex fidanzato un po’ stalker, la nostra protagonista si presenta con un’adorabile menefreghista.
Pronta per andare a una festa si trova in un sottopassaggio poco illuminato (la scelta perfetta per una ragazza da sola in un vestitino succinto) dove trova un carillon che suona tanti auguri. L’arrivo dell’assassino incappucciato con la maschera della mascotte della scuola non ci sorprende e ben presto dobbiamo salutare la nostra Tree.
Da quel momento la protagonista si trova a rivivere la stessa giornata, cercando di eliminare dalla lista i potenziali assassini con l’aiuto di Carter che non ricorda nulla, ma che non smette mai di aiutarla.
Che ci sia proprio lui dietro a quella maschera?
La redenzione dell’eroe
Cattiveria – redenzione – happy ending.
Non suona familiare? Ogni protagonista delle commedia americane hanno un personaggio così e alcune proprio come Tree (es. Mean Girls).
Diciamo che Tree si diverte un po’ mentre spunta i nomi dalla sua lista, fino a capire cosa non va nella sua vita. Con un montaggio e una canzone pop, la ragazza si redime dai fantasmi del passato. Insomma, una trama sotto a quell’horror pop che stiamo guardando.
Altrettanto chiaramente lo sconosciuto Carter diventa un alleato, anche se lui perde la memoria giorno dopo giorno. Il tipico bravo ragazzo che vive nel dormitorio e riporta le ragazze sbronze a casa, senza approfittarsene.
Auguri per la Tua Morte: un delizioso trash horror
Dove tutti sono sospettabili di essere l’assassino, la risoluzione è meno brillante di alcuni altri film sullo stesso filone (come Nickname: enigmista), il film è aiutato dai pochi set, da canzoni pop e da una patina di perfezione che nasconde una certa cattiveria.
Chi vuole uccidere la reginetta della confraternita?
Bionda, carina, perennemente scocciata, la nostra protagonista rompe lo status quo per salvarsi la vita.
Poco horror, un po’ tamarro, molto americano e con sfumature emotive che servono per dare un senso alla sua natura leggera, Auguri per la Tua Morte è un film deliziosamente trash.
Da non prendere troppo sul serio (non credo che quello fosse lo scopo comunque), Happy Death Day è perfetto per una divertente serata con gli amici, ma non per molto altro.