
Assassinio sull’Orient Express: Kenneth Branagh parla del suo ruolo nel remake
Nel suo ultimo film, Kenneth Branagh, è diventato un personaggio conosciuto da molte persone, almeno da quelle persone che leggono i romanzi polizieschi di Agatha Christie.
Il suo nome è Hercule Poirot. È un acuto detective che è apparso in più di 30 libri di Agatha Christie, e in quelle pagine, egli ha risolto i crimini in giro per il mondo per decenni, a partire dagli anni ‘20. Uno dei momenti più famosi per Hercule Poirot è stato dopo l’omicidio sull’Orient Express.
Ecco cosa dice a proposito del suo ruolo, l’attore inglese in una intervista alla BBC.
Kenneth Branagh dirige e recita in questo nuovo remake di Assassinio sull’Orient Express nei panni di Hercule Poirot. Il film vede la partecipazione di Michelle Pfeiffer, Judi Dench, Penelope Cruz, Daisy Ridley, Johnny Depp e altri.
Assassinio sull’Orient Express
Il film, al cinema dal 6 dicembre, segue quello che inizia come un viaggio di lusso in treno attraverso l’Europa. Ben presto, però, diventa uno dei più eleganti, ricchi di tensione ed emozionanti misteri mai narrati.
Dal romanzo del 1934 della autrice di best-seller Agatha Christie, “Assassinio sull’Orient Express” racconta la storia di tredici estranei bloccati su un treno, dove ciascuno di loro è un sospettato.
Un uomo dovrà combattere contro il tempo per risolvere l’enigma prima che l’assassino colpisca ancora.
Kenneth Branagh dirige ed è interprete in un cast all-star che comprende Penelope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley e Josh Gad.
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La costruzione di uno storico personaggio della letteratura
Quindi, quando vediamo per la prima volta il tuo personaggio, Hercule Poirot, è nel bel mezzo della risoluzione di un crimine a Gerusalemme.
L’aspetto del detective si adatta a quello descritto dall’attrice, specialmente i suoi immancabili baffi.
I baffi sono la caratteristica descritti da Agatha Christie come i più maestosi d’Inghilterra, che hanno uno splendore tormentato, creazioni che sono amorevolmente oliate, passate con la cera, arrotolate e abbellite da lui in tutti i punti.
Ed è qualcosa che ad Agatha Christie piace mostrare come il suo impatto sulle persone che incontra. Infatti, di solito, come dice il suo amico Hastings in un libro, “a causa del suo aspetto, l’accoglienza del mio amico – il mio caro amico, dice – era spesso fonte di scherno”.
La gente lo respinge, lo mette in ridicolo, e così facendo hanno abbassato la guardia. E in particolare nelle investigazioni criminali gli danno un vantaggio significativo.
Fondamentalmente ho esaminato i libri e ho messo in evidenza tutto ciò che pensavo potesse rendere il mio film un prodotto diverso. Avrei una lista di cose sulle quali tornerei per avere una sorta di identikit di chi sia lui, realizzando in ultima analisi, qualcosa che hai pensato potrebbe essere spontaneo e reale. Ma [la Christie] dà molti dettagli.
Albert Finney lo ha interpretato il celebre detective nel 1974, ma era un Poirot molto diverso: ostinato e comico. Mentre quello che vedremo nel film sarà pensieroso e serio.
Il punto centrale di cui parla il romanzo – che alla fine è un crimine è intimamente connesso con la vendetta e con quello che potreste definire come un crimine passionale – rivela molte cose sulla condizione umana e di come sfidi Poirot che nel nostro film inizia a sospettare che la sua esperienza lì sia giusta.
E gli eventi della storia su cui medita sono da considerare come una potenziale zona grigia della morale dove potrebbe esserci parecchio tra buono e cattivo.
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Kenneth Branagh: l’uomo dei classici
E ritorno ai classici. Ho diretto una produzione di “Amleto” lo scorso autunno. E ci sono tornato non sentendomi diverso, francamente, dal materiale tematico di Assassinio sull’Orient Express.
C’è una grande battuta nell’opera teatrale di Arthur Miller “Morte di un commesso viaggiatore”, “l’attenzione deve essere pagata”. C’è un senso in Assassinio sull’Orient Express che è il desiderio per coloro che hanno sofferto in silenzio di urlare la loro storia. E penso che sia questa la differenza da “Amleto”.
Ciò che è stato sorprendente e molto soddisfacente per l’intera esperienza di interpretare Poirot e di lavorare su questo materiale che mi è sembrato di cadere sotto l’incantesimo di Poirot. E ho avuto il privilegio di vedere questa nuova versione della sua vita e di esserne una piccola parte e vedere la sorpresa di quanto continui a vivere di nuovo.
E questo è un personaggio che, quando alla fine è stato ucciso da Agatha Christie, ha ottenuto un necrologio nel New York Times nel 1975.
Assassinio sull’Orient Express arriva nelle sale italiane il 30 novembre. Guarda il trailer!
Fonte: kbia