
Arrow: Recensione dell’episodio 3.22 – This Is Your Sword
Senza troppi giri di parole: questo episodio, alla fin fine, poteva essere gestito meglio. Alla chiusura dell’ultima scena ho riscontrato la presenza del classico “amaro in bocca”. E dato che stiamo parlando del penultimo episodio di questa stagione, il fatto non può che essere negativo. Non che non mancassero le premesse importanti, semplicemente le alte aspettative non sono state soddisfatte. Almeno le mie: però sfido a trovare qualcuno che sia rimasto veramente in apprensione per quei poveretti che rischiano di essere tutti quanti affumicati in una cella sotterranea di una fortezza neanche troppo inespugnabile. Lo sappiamo, lo abbiamo capito che almeno in questa fase dello show nessuno rischia veramente di morire. Arrow in passato ha offerto una qualità maggiore, perché allora non aspettarsi esattamente quello che i produttori avevano preannunciato? Le idee ci sono e mi sembrano anche buone, ma sono scritte e gestite male, velocizzate a tal punto che perdono il loro significato e il loro valore di rilevanza.
E’ stato interessante vedere un Oliver cattivo che stava per fare i conti con la distruzione della sua città e del proprio passato. Tecnicamente lo vedremo ancora nel prossimo episodio, eppure il tempismo col quale ci è stato rivelato che è tutta una rappresentazione è stato tanto repentino da non renderlo veramente un evento degno di nota. Anche se sembra ancora difficile riguadagnarsi il favore di vecchi amici, noi sappiamo che probabilmente ce la farà a mettersi tutto alle spalle come se non fosse successo niente. Già solo il titolo del prossimo episodio è un enorme, grande, immenso spoiler. Viene a perdere di valore anche il riguadagnarsi quella che era la sua vecchia identità, quello che è veramente lui. Del matrimonio meglio non parlare neppure. Altro esempio: la credibilità di Ra’s al Ghul come leader di una setta presentata come quasi onnipotente. Da Nanda Parbat si va e viene tranquillamente e i soldatini di Starling City, anche con un addestramento incompleto nel caso di Laurel, sconfiggono gli assassini come fossero burattini di legno. Infatti la battaglia è persa per supremazia numerica della Lega, non per la qualità delle mazzate date e ricevute. Non vorrei ricordare male, ma già la scorsa stagione un assassino qualsiasi della Lega era almeno all’altezza di Sarah Lance. A proposito della battaglia, mi è piaciuto molto l’ingresso stile deus ex machina di Atom sebbene sembri davvero il fratello perduto di Iron Man, però è da dire che in precedenza le sue scene sono state gestite meglio dal punto di vista della regia. Ma questo è assolutamente perdonabile. Inoltre, zitto zitto, Ray Palmer sta preparando il terreno per la sua uscita dalla serie (per entrare nell’annunciato spin-off) lasciando la proprietà della sua multinazionale alla povera e ignara Felicity. Anche il ritorno di Roy mi sembra gestito male. Si voleva dare un finale appropriato alla sua storia con Thea, lo capisco, ma per come si sono messe le cose sarebbe stato più sensato dare loro un happy ending, magari lontano dai riflettori, piuttosto che portarli ad una separazione forzata di cui non si capiscono troppo bene i motivi. Sembra proprio un passaggio di consegne, con la scena del ritorno del costume tra le mani di una Thea che adesso sembra essere senza punti di riferimento.
Per quanto riguarda i flashback, poi, siamo finalmente giunti alla fatidica scena (prevista già da tempo) della morte di Akio e della rabbia conseguente di Maseo. Probabilmente seguiremo questi flashback fino a quando Maseo deciderà di entrare nella Lega e abbandonare il proprio passato, mentre per quanto riguarda Oliver spero semplicemente venga riportato sull’isola. Ho sempre pensato che il problema essenziale dei flashback sia questo: sminuiscono i cinque anni infernali vissuti dal signorino sull’isola deserta su cui si puntava tanto all’inizio. Al di là di questo, il problema in questo episodio è che vediamo già lo svolgersi della fine della storia di Maseo, proprio mentre i flashback iniziano a darci una vaga idea di come sia iniziata la sua trasformazione in Sarab. Non credo sia stata una saggia mossa: si sminuisce ancora di più il valore già sminuito di questi salti temporali all’indietro. Anche di quelli che verranno, perché ormai ho perso le speranze di non vederli più. Soprattutto se si pensa che ci è stato già detto che Maseo a questo punto della storia dei flashback ha già rubato l’Alpha e l’Omega, senza dirlo ad Oliver: veramente quindi non resta granché da imparare da questi. A meno di ulteriori colpi di scena, che però sono convinto non potrebbero portare alcun bene.
Insomma se per questo episodio le aspettative sono state deluse, questo non significa che non siano comunque alte per il prossimo, finale di stagione. Abbiamo capito che probabilmente in sede di presentazione i produttori hanno gonfiato un po’ le cose, però con Arrow la speranza di vedere uno spettacolo costruito bene è meglio non perderla ancora.
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3.22 This Is Your Sword
Deludente
Valutazione Globale