
Arrow: Recensione dell’episodio 2.04 – Crucible
Nella passata stagione Arrow ha costruito con cura una bella griglia ampia e solida ed in questi episodi non si fa remore a sbatterci sopra di tutto. Tantissima carne al fuoco. Nuovi personaggi? Un’ abbondante manciata. Personaggi resuscitati? Cottura media, grazie. Rivelazioni eclatanti? Ne prendo due.
L’episodio, lo devo dire, ha avuto un inizio un filo preoccupante. In apertura ci servono una forte dose di Laurel con battute più inutili del solito e poi il Sindaco, un cattivo che sembra appena uscito da un film di Batman di Shumamacher… quelli dove la batsuit aveva i capezzoli, tanto per intenderci. Covo con belle luci rosa, battute vagamente sopra le righe, scagnozzi non troppo intelligenti e mitragliatori evidentemente a salve.
Gli sceneggiatori mettono in bocca a Diggle e Felicity l’incredulità e i dubbi di noi spettatori. Sia perché la scena del gorgo risucchiante è stata rigirata per accomodare la nuova attrice, sia perché il fatto che Oliver l’avesse poi rivista viva più tardi sa di comodo accomodamento. Però, stranamente, non me ne frega un fico secco e non me ne frega un fico secco perché questo episodio riesce a toccare tutti i tasti giusti. Merito anche di Stephen Amell che secondo me è sempre più bravo e in parte. Proprio l’interrogatorio di Diggle e Felicity è una delle scene più belle dell’episodio, anche perché restituisce un tetro terribile fascino a quei cinque anni perduti che sono il vero punto di partenza di ogni cosa e che, con tutto quello che è successo, erano andati un po’ sbiadendo. Un paio di vaghi accenni e mezze frasi valgono molto di più di 100 flashback isolani di cui io non sono mai stata una grande fan. Gli indizi sono ben dosati e aprono nuovi scenari tutti da esplorare. Oliver ha visto Sarah morire una seconda volta (altro giro altro regalo) e Sarah ha per lo meno conosciuto Slade che evidentemente non è morto arrostito.
Per intanto, dall’isola, ci sorbiamo dei cattivissimi che sparano ai propri prigionieri per vedere se non muoiono, se sanno ricucirsi da soli e se poi magari hanno voglia di rivelargli i loro segreti. Tecnica interessante che però mi porta a chiedermi: ma il truccatore dei pettorali era in vacanza? Perché va bene operarsi da soli, ma farlo attraverso il buco nella maglietta senza vederci un tubo è un filino estremo. Povero Oliver, ormai saremo solo a quota 300 cicatrici. La comparsa di Sarah nel ruolo proprio di torturatrice è forse l’unica nota un po’ stonata ma staremo a vedere come si evolverà la situazione.
Sarah in verità è una piacevolissima sorpresa. Ha quella giusta nota di tormento senza però la
Ed ora una domanda classica: ma è da contratto che gli sceneggiatori debbano impegnarsi a dare a Laurel brutte storyline e dialoghi urendi? Se le avessero scritto “alcolista” in fronte con un pennarello nero sarebbe stato quasi meglio, narrativamente parlando. E’ bastato invece metterle in mano un bicchiere in ogni scena e concludere il tutto con il classico barattolo di pillole. Nessuna pietà per noi e per lei.
All’abbondante grigliata mista si accompagnano contorni di vario genere. Quelli un filo stucchevoli come Diggle e la sua tormentata storia d’amore con Deadshot (che pesante che sei Dig!), la sacrificata Isabel Rochev che però lascia intravedere qualche possibilità interessante e Sin/Bex Taylor-Klaus!!! (i punti esclamativi numerosi ci vogliono) Nella mia testa ci sono ancora squilli di tromba di gioia ogni volta che compare in scena, considerato quanto bene aveva fatto in The Killing. In questo episodio parla di proiettili e se ne piglia pure uno (in The Killing il suo soprannome era Bullett) cercando di ritagliarsi uno spazio che è ancora alquanto incerto. Il suo incastrarsi con Roy è un filino forzato, così come tutta la preoccupazione di lui. Sento un allarme rosso da triangolo amoroso risuonare in lontananza. Speriamo di no perché sarebbe un vero spreco.
Ah, quasi mi dimenticavo di Sebastian Blood. Per essere sicuri che in questo episodio non ci stesse proprio nient’altro, ci hanno infilato pure la rivelazione sul suo lato oscuro. Secondo me potevano conservarla per altre occasioni, considerato che, con tutto quello che è successo nell’episodio,
Insomma, c’è davvero di tutto e di più. Tantissimi personaggi con multiple identità e nessuno che conduca un vita serena. Si aprono nuovi scenari ad ogni episodio e il rischio indigestione è concreto. Però per ora la gestione della serie resta praticamente impeccabile (vi sono piaciuti i cattivi che disattivano il tracker ma che per gentilezza lo lasciano nella cassa delle armi?) e il tutto fila via liscio e concentrato. Per me un altro solidissimo episodio che promette ancora di più.
2.04 – Crucible
Tanta roba
Valutazione Globale
Incredibile, riescono a mettere di tutto ad ogni episodio, sono strepitosi, non riesco nemmeno ad immaginare quanta roba ci debba essere in una stagione intera…. per il resto, hai ragione su Laurel, oltre ad un’attrice improbabile ci stanno mettendo un personaggio che passa da una caratterizzazione assurda ad una ancora più assurda
Infatti episodi infiniti… ogni volta che credo di aver visto l’ultima scena ce ne sono almeno altre tre XD Spero solo che questo non significhi archi narrativi brevissimi perchè tanto ne hanno solo 4000 da infilarci dentro. Mi spiacerebbe che affrettassero le cose solo per spostarsi ad altro…
Onestamente, avendo tirato fuori Ra’s Al Ghul ho sperato fosse Thalia. Invece era proprio Black Canary, effettivamente una Lance in originale. Per cui, ci sta che in questa trasposizione sia Sarah… Ma ragazzi, qui si parla della League of Assassins, il meglio dei cattivi DC. Una goduria! Comunque vedendolo da così, Blood sembrerebbe Scarecrow… eppure nell’universo DC c’è Brother Blood, cattivaccio storico e pluri ripescato a più riprese. Io punto su Fratello Sangue. Con un look da Scarecrow. Vedremo!
Black Canary è nientemeno che Sarah la sorella di Laurel quella che si presumeva fosse annegato nel naufragio della barca di Oliver un pò di anni fà.
Felicity e sempre più da.
Laurel intanto si rifugia sempre più nell’alcol, mentre “con il senno di poi” Oliver avrebbe fatto meglio a non salvare Blood, visto che di giorno si batte politicamente per salvare la città ma di notte anche lui ha un doppia identità e con una maschera inquietante vuole invece distrugge Starling City.