Anna dai Capelli Rossi: Netflix mostra le prime scene
Anna dai Capelli Rossi qui da noi è conosciuta principalmente per l’anime bellissimo che tante volte la Rai ha messo in onda durante gli anni ’80-’90. Ma pochi sanno che l’anime è tratto da una serie di libri della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery e che questi libri sono tra i romanzi per ragazzi più amati al mondo.
Chi è Anna? La sua storia inizia alla fine del 1800, quando la piccola orfana, sballottata tra orfanotrofi e burbere famiglie adottive, si ritrova per sbaglio ad arrivare sulla soglia della casa di Marilla e Matthew, fratello e sorella piuttosto avanti negli anni che avevano richiesto un ragazzino che li aiutasse nei lavori della fattoria. Questa bambina di 13 anni, ciarliera, sognatrice e grande combina guai, sarà la loro felicità e con il suo entusiasmo e il suo spirito cambierà la vita dei due fratelli e del piccolo paesino di Avonlea.
Anna dai capelli rossi vanta (tra i tanti) uno sceneggiato canadese ormai abbastanza datato, ma davvero molto amato dai suoi fan e quindi la prima domanda che tutti si pongono è se questo nuovo adattamento di Netflix sarà capace di vincere i loro cuori. Alla sceneggiatura c’è Moira Walley-Beckett (Breaking Bad), un nome decisamente importante e le prime scene che mostra il teaser qui sotto, sembrano essere davvero promettenti. Amybeth McNulty, al suo primo ruolo, ha avuto la meglio su 1800 candidate per conquistare il posto di protagonista di questa serie che Netflix ha intitolato semplicemente Anne.
L’arrivo su Netflix è previsto per il 12 Maggio e la premiere, diretta da Niki Caro (Whale Rider), sarà di due ore, per una serie da 8 episodi. Moira Walley-Beckett ha promesso una versione molto realistica della storia di Anne e dell’Isola di Prince Edward che alla fine del 1800, nonostante la bellezza della sua natura, offriva una vita dura e piena di difficoltà ai suoi abitanti.
Voi tenetevi pronti, perchè questa nuova Red Head ruberà i vostri cuori come ha fatto con quelli di Marilla e Matthew, ma mi raccomando, non chiamatela Carota!