
Animali Fantastici e dove trovarli: Eddie Redmayne racconta come si è preparato per la parte
“Sarete contenti di sapere che sono un VERO fan di Harry Potter.” Annuncia Eddie con un sorriso da ragazzino. “Sentivo un sacco di storie su questi film e su come ci si sentisse in famiglia sul set. Ero vagamente invidioso, devo ammetterlo.”
Forse è per questo che quando ha ottenuto la parte di Newt in Animali Fantastici e Dove Trovarli ( qui, puoi leggere la nostra recensione), Eddie ha chiesto di passare un’ora con J. K. Rowling per parlare del suo personaggio.
“Non ci siamo persi in chiacchiere. Le ho detto semplicemente ‘raccontami di Newt’. Avevo così tante domande su di lui, sulla sua famiglia. Volevo sapere come lei lo immaginasse, come immaginasse il mondo intorno a lui. Come per tutti i suoi personaggi, Newt dasce da una parte profonda del suo cuore. Significa molto per lei.
Ho recitato ruoli di persone realmente vissute, con informazioni storiche disponibili. E ogni volta ho fatto un grande lavoro di ricerca per prepararmi a quelle parti. Ma Newt è un personaggio inventato e così Jo era la mia unica fonte di informazioni.”
Ma il confronto diretto con la Rowling non è stato l’unico modo in cui Eddie si è preparato alla parte. Il regista David Yates ha concesso a Eddie tempo di prepararsi alla parte nel modo che riteneva migliore e lui ha trascorso molto tempo con gli animali, cercando di entrare nella testa di Newt.
“Abbiamo visto questo piccolo formichiere.” Dice entusiasta. “Era appena nato e si raggomitolava su se stesso a formare un palla. L’uomo che si occupava di lui gli faceva il solletico sulla pancia e lui felice gli rispondeva con una sorta di pigolio tornando a stendersi.”
Eddie si impegna a dimostrare l’aspetto di un baby formichere che soffre il solletico, poi continua. “Sono cose che ho portato con me. Quando Newt acchiappa lo snaso e lui si ripiega su se stesso per proteggere il suo marsupio, mi è venuta l’idea di fargli il solletico per fargli sfuggire tutti i suoi tesori rubati.
David Yates ha insistito sul fatto che la relazione di Newt con i suoi animali dovesse essere realistica, nonostante il fatto ovvio che sarebbero state realizzate in CGI in post produzione. Eddie ha preso ispirazione da tutti guardiani di animali che ha incontrato e poi si è esercitato con altri attori o con dei burattinai per poter poi ricordare più tardi i movimenti delle creature e muoversi nel modo giusto sulla scena.
“Una cosa molto importante per me è stata capire come far muovere Newt. Sono stato ad un corso per individuare le tracce dei diversi animali in natura. E questo tizio mi ha mostrato come vivere nella natura selvaggia. Ho imparato un sacco di cose interessanti, come per esempio quali piante possono essere usate come rimedio curativo mischiandole con la saliva. Ma anche il modo di seguire le tracce di un animale senza farti sentire. Cerchi di essere il più silenzioso possivile. Metti il tuo peso su un piede e l’altro lo tieni sospeso. Così che quando lo posi tu possa evitare di urtare cose e fare rumore. E’ un modo molto delicato di camminare. Il nostro insegnate camminava in un modo così particolare e io ho pensato di prendere qualcosa di lui per Newt. Colleen Atwood ha creato dei pataloni quasi troppo corti per lui (e me) e una giacca particolarmente stretta. C’è qualcosa di piuttosto compatto in Newt. Ed è così che ho trovato il modo giusto per farlo muovere.
Eddie si risiede, dopo aver mostrato la sua tecnica di movimento con accuratezza. Ma un’altra gran parte del ruolo di Newt è l’interazione con le bestie che vivono dentro la sua valigia. E per prepararsi a questo ha passato parecchio tempo nello zoo di Kent.
“Bisognava ragionare sulla sua relazione con gli animali, così diversa dalle relazioni umane. Per esempio i guardiani emettono dei versi nel rivolgersi agli animali. Non sono per forza simili al verso dell’animale stesso, ma sono qualcosa a cui l’animale reagisce. Come il rinoceronte nel parco. La donna che si prendeva cura di lui lo calmava quando era nervoso sfregandogli il retro delle zampe. L’ho vista sfregare la pelle spessa intorno alle ginocchia del rinoceronte e alla fine lui si è seduto a terra. E’ stato così strano ma anche incredibile. Le stranezze di ogni animale erano soprendenti e divertenti.
E Poi cerchi di estrarre tutto il possibile dalla pagina scritta della sceneggiatura. Scopri che Newt ha passato un anno sul campo, così provi ad immaginare come deve essere stato quell’anno per lui. Quando si toglie la camicia ha tutti quei segni sulla pelle e tu provi ad immaginare cosa siano e cosa li abbia provocati. Per esempio questi due piccoli segni qui.” Dice indicando il suo polso. “Sono graffi di Snaso. Ogni segno è un po’ come una cicatrice di guerra. E provi a dare ad ogni ferita una storia.”
E’ ovvio dalla sua espressione e dal suo entusiasmo che Eddie si è totalmente immerso nel personaggio di Newt durante in mesi di ripresa e che se n’è innamorato. Ed è impossibile non notarlo nel vedere Animali Fatastici.
Fonte Pottermore