
American Horror Story – Roanoke: Recensione dell’episodio 6.01 – Chapter 1
Gli anni passano e orrore dopo orrore anche American Horror Story è arrivata alla veneranda età di sei stagioni. Ryan Murphy le ha ormai provate tutte, siamo andati dalle case stregate alle streghe, dai manicomi criminali agli hotel, ma sembra che la sua vena non si sia ancora esaurita, per cui sono pronti ad essere trasmessi i nuovi episodi di American Horror Story.
Stavolta c’è stato un maggior riserbo circa l’ambientazione e la storia che verrà raccontata. In verità, meglio dirlo subito, l’unico dato di rilievo è la tecnica narrativa usata che è quella del docu – reality.
American Horror Story – My Roanoke Nightmare racconta le vicende dei coniugi Shelby Miller (Lily Rabe) e Matt Miller (Andrè Holland). La sera che i due scoprono che lei è incinta sono pronti a festeggiare e si avviano per le strade di Los Angeles felici e pieni del loro amore reciproco. Sfortuna vuole che Matt venga aggredito da uno sconosciuto, il quale – si scoprirà dopo – doveva entrare in una gang e la sua prova consisteva nel mettere a tappeto un tipo qualunque.
Matt e Shelby quindi si ritrovano improvvisamente all’inferno, con lui in un letto d’ospedale a lottare tra la vita e la morte e lei che per lo spavento ha un’interruzione della gravidanza.
Il tempo passa, Matt si riprende e i due decidono di andare in North Carolina. Lì a Roanoke Island, il destino, il caso o una maledizione, li fa inciampare in una magione che urla “horror” da ogni anfratto, ma che i due piccioncini invece eleggono a loro nido, in quanto sono intenzionati ad allontanarsi dalla città, dopo l’aggressione patita dall’uomo.
Partecipano quindi all’asta per aggiudicarsi la proprietà della magione e superano l’offerta di tre loschi figuri che somigliano in modo impressionante alla famiglia Wyatt che combatte ogni settimana sui ring delle WWE.
Matt e Shelby si trasferiscono nella loro nuova casa e, dopo poco, iniziano a manifestarsi strani eventi che vanno dal ritrovamenti di cadaveri di animali sull’uscio di casa a vere e proprie manifestazioni ectoplasmiche.
Si diceva in apertura che la sesta stagione di American Horror Story è stata strutturata come un docu – reality. In sostanza, come tanti programmi televisivi del medesimo genere, ci sono da una parte i protagonisti “reali” della storia che la portano la loro testimonianza, parlando direttamente alla macchina, in uno studio di registrazione, mentre gli eventi vengono ricostruiti attraverso sequenze in cui due attori, Sarah Paulson e Cuba Gooding Jr., interpretano i coniugi Miller.
La tecnica narrativa usata è l’unica nota originale della sesta stagione di American Horror Story, quanto meno questo è quanto emerge dalla visione della premiere.
Tutto il resto sa di già visto. Ci si trova innanzi all’ennesima storia di casa infestata come se ne sono raccontate mille altre, non ultima nella prima stagione di American Horror Story. Vengono usate le solite tecniche per instillare il terrore nei cuori dei protagonisti e naturalmente del pubblico: rumori inattesi, porte che scricchiolano, fino ad arrivare alle apparizioni in forma umana.
I Miller arrivano a dubitare di se stessi, anche innanzi a queste ultime, e decidono di lottare per la loro casa, pensando che i responsabili siano gli epigoni della famiglia Wyatt di cui sopra e che nulla di soprannaturale li stia minacciando.
Si capisce quindi che ben poco di nuovo e peculiare ci sia nella storia e lo spettatore guarda la premiere con il manuale della casa infestata per le mani. Sa già cosa aspettarsi, il volume dell’horror è minimo. Tutto è, usando una metafora, non solo telefonato ma per sicurezza pure preannunciato da un messaggio di testo.
La fotografia, a tinte calde e sporche, scaraventa lo spettatore nella parte peggiore del sud degli Stati Uniti, sembra quasi che si riesca ad annusare il tanfo maleodorante dei bifolchi che circondano la magione dei Miller, così come il dolciastro sapore degli alberi marci della foresta, che chiude in una morsa la casa dei protagonisti.
In definitiva, la premiere di American Horror Story: My Roanoke Nightmare fallisce nell’introdurre una storia originale sia per la serie, alla luce delle passate stagioni, sia per il genere horror in sé, ma conferma una confezione ed una messa in scena di alto livello che, unita all’alto livello attoriale, può garantire interesse e divertimento al pubblico.
Per tanti approfondimenti, news, foto e indiscrezioni su American Horror Story passate su questa interessantissima pagina American Horror Story ITALIA e per vedere sempre prima gli episodi seguite la pagina Facebook di Angels & Demons – Italian Subtitlese ricordatevi di mettere like alla nostra pagina Facebook per tutte le novità su tv e cinema.
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Vedere AHS è come avere tutti gli ingredienti in casa per fare una torta e poi mangiare le camille della mulino bianco.
Visitor Rating: 4 Stars
Visitor Rating: 1 Stars
non posso fare altro che quotarti <3