
American Horror Story: Recensione dell’episodio 2.12 – Continuum
Ci stiamo avvicinando al finale di stagione e le trame si stanno chiudendo lasciando presagire un finale a tinte forti e forse senza lieto fine. Dico questo perché se da un lato Ryan Murphy mette tutto il suo ottimismo e voglia di vita in altre sue creature, in AHS continua a venir fuori un nichilismo esistenziale senza mezze misure, una vita dove non c’è possibilità di redenzione, una volta entrati in contatto con l’oscurità.
L’episodio in questione è molto interessante. La scena d’apertura ci lascia perplessi. Kit ha ucciso con un’accetta, in casa propria? Che sia stato tutto un sogno? Normalmente in altre serie su una cosa del genere tirano avanti praticamente per un episodio intero, svelando la verità negli ultimi 10 minuti. Ma Ryan ha molto da raccontare, per cui non perde tempo e ci fa vedere come sia stata Alma ad uccidere la povera Grace e Kit si è solo trovato ad intervenire troppo tardi. Quindi: seminano il dubbio che forse Kit non sia poi il buono che sembrava, per poi alleggerire le nostre coscienze rivelando i fatti. Insomma, pare che Kit sia davvero l’unico buono totale di questa stagione.
Nessun’altro infatti può dirsi salvo, dei personaggi principali. Scontato mettere nella lista i cattivi evidenti, come Mary, il Dottor Arden, Bloody Face/Thredson, Monsignor/Cardinal Timothy e la stessa Judy. Grace è un personaggio positivo, ma che aveva ucciso la propria famiglia. Lana poteva essere l’altro esempio di lucida sanità mentale e positività, ma si lascia sedurre dall’idea della celebrità, che scopre grazie al libro scritto sulla sua terribile esperienza.
Ma nelle sue frasi, nei suoi gesti e, ovviamente, nelle sue allucinazioni, Lana mostra la sua fragilità. La corsa verso la celebrità è in realtà una fuga dall’orrore visto e vissuto sulla propria pelle. In questo, è condannata a una vita senza redenzione.
Come Kit, che in tutta la sua positività, il suo eroismo, non ha pace, sconvolto nuovamente dalla tragedia dell’omicidio di Grace per mano di Alma. In AHS i cattivi sono per sempre persi nel male e i buoni non hanno possibilità di scampo.
Il male genera male. La metafora del figlio di Lana e Thredson è decisamente una metafora piuttosto evidente, a uso e consumo del fattore Horror di questa American Story. Il male ti perseguita e probabilmente perseguiterà Lana fino alla sua anzianità. E qui arriva il mio dubbio: come finirà? Lana riuscirà a salvarsi? Johnny ucciderà Lana? Sarà il suo desiderio di morte a soccombere al bisogno di amore oppure sarà il bene a cadere sotto il male? Visto lo stile della stagione, punterei sulla seconda ipotesi.
Ultima nota: gli alieni. Possibile che siano passati così? E che non tornino? Credo che nel finale di stagione vedremo ancora la loro presenza.
In definitiva, un ottimo episodio, che procede con il chiudere e dirimere le varie trame della serie, preparando il campo a quello che immagino sarà un ottimo season finale, condito da una recitazione davvero intensa da parte di tutto il cast, a dimostrazione che quando si crea un grande team, tutto migliora.