
Altered Carbon 2: data di rilascio, cast, trama, trailer e tutto quello da sapere su la serie Netflix
Dopo due anni dal rilascio della prima stagione, Altered Carbon 2 torna il 27 febbraio su Netflix con tantissime novità.
La serie vedrà Alison Schapker come unica showrunner, mentre Laeta Kalogridis tornerà solo come produttrice esecutiva.
La serie sci-fi è un adattamento dei romanzi di fantascienza di Richard K Morgan, ambientati in un futuro dove gli esseri umani possono sopravvivere al morte del corpo, installando la propria coscienza in nuovi corpi (sleeves).
Altered Carbon 2: Joel Kinnaman ci sarà?

Nella prima stagione, composta da 10 episodi, un prigioniero viene risvegliato dopo 200 anni allo scopo di risolvere l’omicidio di uno degli uomini più ricchi e potenti della terra.
La particolarità della serie è la possibilità dei personaggi di cambiare pelle, infatti se il protagonista Takeshi Kovacs è interpretato nella sua giovinezza da Will Yun Lee, dal suo risveglio si ritroverà nel corpo di Joel Kinnaman.
Nel finale di stagione Kovasc restituirà il corpo al legittimo proprietario dopo averlo scagionato delle accuse, confermando quindi l’addio alla serie di Joel Kinnaman per la seconda stagione.
L’attore infatti aveva affermato:
“C’è una grande possibilità che Kovacs avrà un nuovo corpo se ci sarà una seconda stagione” e aveva aggiunto come fosse da sempre l’intenzione della serie “che il personaggio continuasse ma che l’attore fosse diverso per ogni stagione”.
Tuttavia in un mondo di corpi sintetici, la produttrice esecutiva Laeta Kalogridis ha aggiunto
“questo è un mondo che ti permette di dire “mai dire mai”.
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Il nuovo Takeshi Kovacs e il cast di Altered Carbon 2

Anthony Mackie sarà il nuovo volto di Takeshi Kovacs, una scelta che può fa pensare sia dovuta anche alle critiche che non avevano apprezzato il whitewashing del protagonista, nonostante la serie abbia seguito la trama del primo romanzo di Richard K Morgan.
Oltre ad Anthony Mackie, altre due new entry arrivano direttamente dall’universo Marvel: Simone Missick, la detective Misty Knight nella serie Netflix Luke Cage, e Dina Shihabi, apparsa in Daredevil come Neda Kazemi.
Simone Missick ha raccontato del suo nuovo personaggio, rivelando:
” Mi sono divertita moltissimo ad interpretare questa donna, forse anche di più di Misty Knight. Un altro personaggio forte e sono contenta di essere scelta spesso per questi ruoli“
Tornerà Renée Elise Goldsberry nel ruolo di Quellcrist Falconer, l’amata di Kovacs e creatrice delle “stacks” originariamente volute per viaggiare nei diversi pianeti, scaricando la coscienza nei corpi già pronti nella destinazione desiderata.
Un altro viso noto della prima stagione sarà Chis Conner, l’intelligenza artificiale Poe che abbiamo visto “morire” nell’ultimo episodio della serie, ma che in qualche modo tornerà ad aiutare il protagonista in Altered Carbon 2.
Il cast sarà completato da Torben Liebrecht (Colonel Ivan Carrera, leader delle forze speciali del Protettorato, alla ricerca di Kovacs), James Saito (Tanaseda Hideki) e Lela Loren (Danica Harlan, governatrice del pianeta Harlan’s World).
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La trama di Altered Carbon 2

La seconda stagione vedrà Takeshi continuare la sua lunga ricerca per ritrovare la sua amata Quellcrist Falconer. Dopo decenni di ricerca su vari pianeti, Kovacs sarà reclutato nel suo pianeta natale Harlan’s World con la promessa di ritrovare Quell.
Dovrà investigare su una serie di brutali omicidi, ma scoprirà che la sua missione sarà strettamente collegata con la ricerca di Quell.
Aiutato dall’intelligenza artificiale Poe, Kovacs si dovrà alleare con nuovi alleati per sconfiggere i nemici e scoprire la verità: Chi è veramente Quellcrist Falconer?
Una serie in grado di migliorare
La prima stagione della serie, come già ricordato ha ricevuto molte critiche, tuttavia è stata riconosciuta la possibilità per la serie di poter migliorare soprattutto se riuscirà a scavare più a fondo su tematiche sociali come l’identità, il genere e la razza.
Laeta Kalogridis ha spiegato:
Tematiche relative al mondo LGBTQ e il modo in cui siamo o non siamo a nostro agio nel proprio corpo, sono cose che penso debbano essere esplorate nel nostro show, ma ancora non siamo state in grado di farlo.
Ha continuato: L’idea che questa tecnologia possa creare interessanti intersezioni tra l’idea del tuo io fisico e la tua idea del tuo io spirituale, certamente l’idea stessa di riassegnazione del proprio genere diventa molto più semplice se non lo si fa chirurgicamente.
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