
Alphas – Recensione della Seconda Stagione
Un’altra stagione di Alphas è passata e il rating quest anno s è rivelato preoccupatemene basso, tanto da far temere per una possibile cancellazione dello show. Sarebbe un vero peccato, sia per il cliffhanger finale, sia perché la seconda stagione si è rivelata molto più complessa e intrigante della prima.
Nell’anno di esordio Alphas era stato per larghi tratti molto più procedurale, con la caccia all’uomo dai poteri straordinari della settimana, anche se aveva già iniziato ad inserire una traccia di trama orizzontale piacevole da seguire. La nuova stagione invece abbandona il caso della settimana per concentrarsi invece sullo sviluppo della trama ormai arrivata ad essere talmente importante e sfaccettata da lasciare poco tempo al resto.
Gli stessi personaggi iniziano ad essere più approfonditi e meno monodimensionali, correggendo alcune facilonerie iniziali e svelandone spesso le contraddizioni e le criticità. Inoltre il cast ha guadagnato molto, oltre al ritorno come guest in più episodio della sempre brillante Summer Glau, grazie all’inserimento del personaggio di Kat, interpretato dalla convincente Erin Way, che sono sicuro avrà un futuro brillante.
Il tema portante, che già nella prima stagione avevamo indicato come ‘ripreso’ dagli X-Men, della lotta tra differenti visioni del futuro, tra chi, come il Dottor Rosen, vede nell’integrazione tra umani e mutanti l’unica via e chi, come il villain dello show, Stanton Parish, vede nella guerra e nella creazione di un nuovo ordine retto dalla ‘nuova razza’ l’unica soluzione alla ghettizzazione degli ‘Alphas’, sale di livello e si allarga su scala più ampia.
Nella prima stagione si era dato maggiore rilievo alla condizione dei mutati e al fatto che il governo cerchi di rinchiuderli o eliminarli perché spaventato e così si apre anche la seconda stagione, quando la squadra, dopo lo smantellamento del finale della scorsa stagione, dovuto alla rivelazione al mondo del Dottor Rosen dell’esistenza degli Alphas, si deve riformare per risolvere il problema della sollevazione del Building 7, vero e proprio lager per gli Alphas. Il tema della ghettizzazione e dei soprusi sugli Alphas viene però poi abbandonato, a parte nell’episodio Alphaville, dove si vedono le conseguenze della rivelazione di Rosen su molti Alphas rifiutati dagli umani e costretti all’esilio per lasciare più spazio alla sfida tra bene e male, anche se con spruzzate di dubbio sparse qui e li.
Quelli che invece attraversano la fase più drammatica sono Hicks e Rosen. Il capo del team, ossessionato dalla lotta a Parish, deve fare delle scelte drammatiche in riferimento a sua figlia, compagna di Cameron e manipolata dal suo arcinemico, che porteranno prima all’imprigionamento della stessa figlia e poi alla sua morte nel momento in cui stava tornando a combattere al fianco dei ‘buoni’.