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Agents of SHIELD: Recensione dell’episodio 3.02 – Purpose in the Machine e 3.03 – A Wanted (Inhu)Man

Se vogliamo trovare un tema comune a questi primi episodi (ma in verità sarebbe valido per tutta questa serie di SHIELD), questo è il cambiamento e la necessità di adattarsi ad esso.

Il primo vero cambiamento è avvenuto a livello mondiale o forse addirittura a livello interplanetario ed è stato portato dall’arrivo degli alieni. Il mondo li ha visti scendere dal cielo sopra New York e, volente o nolente, si trova ora a scendere a patti con la loro minacciosa concretezza. Per non parlare poi dell’affaraccio di Sokovia, con robot senzienti capaci di far volare intere città per poi farle schiantare al Shield_302-02suolo. E poi gli Inumani, che sono saltati fuori dal loro nido segreto con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Una raffica di avvenimenti destinati a minare ogni certezza, ogni senso di sicurezza reale o apparente. Purtroppo, né i film degli Avengers né lo stesso SHIELD, è mai riuscito a mostrare con efficacia quali cambiamenti abbiano portato nella vita delle persone comuni questi sconvolgimenti. Nell’ultimo episodio vediamo i telegiornali parlare tranquillamente di un alieno in fuga e da quel poco che ci è dato vedere, ma che possiamo facilmente intuire da soli, è che il sentimento comune sia quello di irrazionale terrore.

Ed è questo sentimento che ha portato, ancora una volta, alla creazione di una nuova task force speciale, dedita a fare pulizia, a far scomparire sotto il tappeto tutto quello che è anormale, che è inumano e per farlo ha il permesso di usare tutta la violenza necessaria. Come se per Coulson e i suoi non fosse già abbastanza complicato andare in giro in ascensori volanti a raccattare gente improbabile. Rosalind Price con la sua bella decappottabile e il suo caschetto deciso promettono di portare tanto scompiglio quanto avevano già fatto in passato l’Hydra e Talbot e il finto/vero SHIELD, soprattutto se continueranno a procedere con becera e violenta ottusità. Il cambiamento è qui e non lo si può semplicemente rimuovere con un colpo deciso di scopa. Serve un altro approccio. Quindi sorprende, ma alla fine si guadagna un voto di approvazione, la decisione di Coulson di cercare un modo per collaborare in alternativa al continuo e inutile scontro. Coulson che di cambiamento ne sa qualcosa, costretto a doversi abituare a non avere più una mano, a chiamare Skye, Daisy e a prendere tutte quelle decisioni scomode ma necessarie che la sua posizione richiede.

Quello che invece non vuole rassegnarsi è Lincoln. Viste cadere in frShield_302-04antumi tutte le sue convinzioni e tutto quello a cui aveva lavorato, Lincoln si ritrova dall’altra parte della barricata. Ad ascoltare da Daisy le stesse parole che lui le aveva rivolto, ma senza più riuscire a crederci. Si era avvolto strettamente nella convinzione che gli Inumani, contrapposti agli umani, fossero il bene, una sorta di gruppo di eletti destinato a qualcosa di grande. E invece il loro potere è stato usato per il male e la sua gente è dispersa e tutto quello che ora gli resta è confusione e incertezza. Lo SHIELD, e soprattutto Daisy, ci provano in tutti i modi a salvarlo e a tirarlo dalla loro parte, ma forse Lincoln deve ancora toccare davvero il fondo prima poter ritrovare la sua bussola. Sorprende che il suo futuro resti ancora così un’incognita. Che gli sceneggiatori abbiano in serbo qualche sorpresa per lui e per noi?

Ma chi è il vero maestro di cambiamenti qui in mezzo? Il caro Fitz che si guadagna un ruolo quasi da protagonista in questo inizio di stagione. In poco tempo è stato costretto a crescere, a modificare la visione del mondo e di se stesso, adattandosi a limitazioni fisiche e mentali. Ma l’unica cosa a cui non è riuscito mai ad adattarsi è stata la perdita di Jemma. E questa sua testardaggine, incurante di tutto e di tutti, lo ha reso un po’ il punto fermo di una squadra che ancora una volta ha dovuto rinsaldare i legami, mutare le dinamiche, consapevole che il restare uniti è l’unica chance di contrapporsi al nemico. Lui non ha mShield_302-03ai smesso di cercare Jemma, non ha mai smesso di credere che sarebbe stato in grado di ritrovarla e così è stato. E’ saltato dentro un instabile portale alieno e afferrandola per la mano l’ha trascinata indietro. Ma se Jemma è sempre stata il suo punto fermo, riuscirà Fitz ad accettarne i cambiamenti? (un piccolo sospiro per il ristorante interamente prenotato e per come tutto è andato a rotoli) Passare qualche mese in vacanza su un pianeta alieno non è uno scherzo da poco, anche se noi ancora non sappiamo praticamente nulla di quello che le è successo. Certo, gravità diversa, atmosfera diversa, ma che cos’era la presenza che le dava la caccia? Non ci sorprende il suo desiderio di saperne di più, in fondo non è sempre stata la scienza la risposta ad ogni suo dubbio? Ad ogni sua fragilità?
Lo devo ammettere, questo elemento che gli autori hanno introdotto è stato la fonte di maggior sorpresa. Sembra improbabile che possa essere introdotto un mondo totalmente alieno all’interno di un telefilm simile, ma l’intenzione di approfondirlo maggiormente è ormai chiara. Cosa potrebbe significare per i nostri personaggi un tale allargamento di panorama? Che ci sia forse un collegamento tra questo mondo e la creatura all’ospedale che cercava Lincoln?

E poi là fuori, forse peggio degli alieni, c’è anche quello psicopatico di Ward, che lui a cambiare non ci pensa nemmeno. Se già in passato aveva mostrato chiari segni di squilibrio, ormai pare solo intenzionato a vendicarsi e mettere a fuoco e fiamme tutto ciò che riuscirà a raggiungere.
La carne al fuoco è davvero tanta, con May e Hunter infiltrati per vendetta e Bobbi a lottare con le sue limitazioni fisiche. Basterà il carisma paterno di Coulson a tenere in riga i suoi mentre le minacce si moltiplicano e si fanno sempre meno chiare?

Questa terza stagione procede con un buon ritmo e tanti elementi in gioco. E resta impossibile non tenere in considerazione la Civil War che si avvicina con il prossimo film dedicato a Capitan America. Quanto influenzerà le vicende del telefilm? Quando la trama riuscirà a rimanere indipendente?

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Lalla32

Dopo tanti anni di telefilm americani e inglesi ho scoperto i Drama Coreani e me ne sono innamorata. Hanno tutto quello che cerco in una serie: grande cura per i personaggi, una punta di magia e romanticismo e grande sensibilità. Qui su Telefilm Central cerco di tenervi aggiornati su quello che di meglio arriva dalla Corea del Sud.

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